Capitolo 22

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Quando Liam si svegliò, in un primo momento prese paura. Di fianco al suo letto, c'era Theo che stava dormendo sulla sedia della sua scrivania. Poi ricordò la notte precedente, pensava se ne fosse andato come aveva detto.
Lo osservò attentamente. Non sembrava molto comodo, le braccia conserte e la testa gli ricadeva di lato. Facendo meno rumore possibile, si alzò, prese un paio di Jeans e una felpa blu dall'armadio e si chiuse in bagno.
Si lavò il viso, si ordinò i capelli e rimase un attimo a fissarsi allo specchio. Non sembrava migliorato di molto rispetto al giorno prima. Aveva ancora due segni scuri sotto gli occhi, ed essi erano stanchi, segno della notte movimentata passata.
Si tolse la maglietta che usava come pigiama e indossò la felpa.
Uscendo dal bagno trovò Theo nella stesa posizione in cui lo aveva lasciato, guardò la sveglia sul comodino che segnava le 7.45. Era in un ritardo stratosferico dal momento in cui avrebbe dovuto fare venti minuti di strada a piedi per arrivare a scuola.

"THEO" lo chiamò urlando. Suo padre era già in ospedale, quindi non si preoccupò di urlare. L'altro non dava cenno di svegliarsi. Si avvicinò e lo scosse per la spalla, Theo si mosse impercettibilmente, mugugnò qualcosa di incomprensibile ma niente.
Ci volevano le maniere forti, quindi gli tirò un pugno dritto in faccia. Theo preso alla sprovvista urlò e si portò le mani sul viso. Il naso stava sanguinando.
"Finalmente, sbrigati che siamo in ritardo" Theo lo fissò arrabbiato.
"Sei impazzito? Mi hai spaccato il naso" urlò mentre il sangue gocciolava sui pantaloni. Liam fece spallucce, entrò in bagno e uscì con un asciugamano, che lanciò nello stomaco della Chimera.
"Sbrigati" lo intimò. Theo lo guardò incredulo, afferrò l'asciugamano e si sbattè la porta del bagno dietro.
Ci mise più del dovuto, quindi Liam entrò e lo vide chino sul lavandino con il naso che gocciolava di sangue.
"Se non mi avessi tirato un pugno, idiota" lo ammonì Theo guardandolo dallo specchio.
"Se ti fossi svegliato quando ti ho chiamato-" Liam si avvicinò "fammi vedere" gli prese il viso e lo alzò di modo che potesse vedere, annuì "si, è decisamente rotto, ma sei un lupo e guarirai presto" lo consolò quasi.

Theo lo spinse via e mormorò un "vaffanculo".
"Mio padre è un medico, mi ha insegnato alcune cose, quindi lasciati aiutare" lo prese di nuovo e con un pezzo di carta lo pulì dal sangue.
"Ti ha insegnato a baciare le persone per farle guarire?" lo provocò riportando a galla il ricordo del salvataggio nel sotterraneo. Liam non disse nulla e proseguì. Quando ebbe finito ritornò in camera. Vide l'ora. Erano quasi le otto, le lezioni sarebbero iniziate da lì a poco, cominciò a fare tutto alla velocità della luce, sotto lo sguardo critico e confuso della Chimera.

"Che problema c'è? Hai l'auto, in cinque minuti arriviamo" gli disse ovvio Theo. Liam imbarazzato lo guardò "non sai guidare" si rispose il più grande. Alzò gli occhi al cielo e si portò le mani sul viso.
"N-non è che non so guidare, è che ho provato poche volte" esclamò giustificandosi Liam.

"Ok, ok non dire altro. Prendi le chiavi e andiamo"

*******
"Liam, la frizione, cazzo. Devi lasciarla lentamente e nello stesso momento schiacciare LENTAMENTE l'acceleratore" ripetè Theo esasperato per l'ennesima volta che si spegneva l'auto. Liam si impegnò ma non ci riuscì comunque.

"Guida tu, siamo già in ritardo" lo pregò Liam. Theo lo fissò con aria truce.
"Non me ne frega un cazzo se siamo in ritardo. Tu devi imparare a guidare un'auto. Vuoi farti vedere uno sfigato da tutti?-" gli domandò "quando esci con Hayden chi guida? Lei?". Liam strinse il volante talmente forte che avrebbe potuto staccarlo. Ma non rispose. Quando uscivano succedeva così, o guidava lei o prendevano il bus.
"Non ci posso credere, sapevo che eri uno sfigato, Dunbar, ma non fino a questo punto" fece per aprire la portiera e andarsene ma Liam lo afferrò per il braccio.
"Ok, va bene insegnami" affermò il Beta convinto. Voleva imparare ma non per Hayden, non per quelli che lo consideravano uno sfigato, non per essere un campione ad andare in macchina, ma perché a fianco a lui c'era Theo. Averlo vicino lo faceva stare bene, come non lo era mai stato. Forse, si disse, qualcosa tra loro stava nascendo. Nonostante ciò però era ancora titubante verso quel sentimento di 'affetto', se così si poteva definire, tra loro due. Qualcosa di molto profondo li legava, partendo dal fatto che Liam riusciva a calmarsi solo con lui e nessun altro. Né con Mason, né con Hayden, né con Scott.

Finalmente l'auto partì e sul volto della Chimera si formò un sorriso di soddisfazione, tirò una pacca sulla spalla a Liam e lo invitò a procedere.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora