Capitolo 18

8.1K 635 368
                                    

Theo si guardò allo specchio della sua piccola stanza, aggiustandosi il maglioncino blu scuro che aveva acquistato per l'occasione. Non era mai stato a cena con nessuno e questo lo rendeva agitato. Era strano vedere Theo Raeken agitato quando anni prima era stato la persona più sicura del mondo.

Andò in salotto e si sedette sul divano aspettando l'ora di partire. Osservò per un attimo quella che da pochi mesi era diventata la sua casa. Una casa vera dopo molto tempo. Era un appartamentino molto piccolo, un po' fuori dal centro di Beacon Hills. L'aveva acquistato con i soldi che aveva rubato alla sua famiglia biologica ormai morta. In quegli anni era riuscito a risparmiarli dormendo quasi sempre nel suo pick up, ma da quando non l'aveva più trovato era stato costretto ad acquistare quell'appartamento.
Era contento, però. Dormire al caldo in un luogo sicuro, farsi da mangiare, senza dover ricorrere ai panini non proprio ottimi della tavola calda di Steve, era bello. Tutto quello era bello ed era contento. Finalmente dopo tanto tanto tempo poteva godersi il calore di una casa, che anche se non fosse sua, era comunque meglio di tutti i posti in cui aveva vissuto fino a quel tempo.

Guardò l'orologio decise di uscire di casa, indossando il suo giubbino di jeans e si incamminò verso casa di Jane. Sapeva dove abitava, l'aveva intravista mentre tornavano a casa da scuola. Purtroppo non avendo il pick up era costretto a spostarsi a piedi, ma non era un problema. La casa di lei non era molto distante e poi avrebbero aspettato un bus.

Durante la camminata aveva avuto il tempo di pensare. Ultimamente i dialoghi con la sua mente erano molto lunghi. Pensò che avrebbe dovuto cercarsi qualche lavoretto da svolgere così da poter acquistare un'auto, perché i soldi della sua famiglia li avrebbe usati per l'affitto.

Poco dopo arrivò a casa di Jane, suonò il campanello e aspettò. Aprì la porta una donna, abbastanza piccola con capelli rossicci corti. Gli rivolse un sorriso cordiale invitandolo ad entrare.
"Tu devi essere Theo, sono Claire la mamma-" esclamò lei. La voce delicata e leggera "Jane mi parla spesso di te". Lui annuì e la seguì in cucina titubante. Non sapeva come comportarsi. Tutta quella gentilezza e cordialità erano sconosciute a lui "si sta preparando, arriva subito" disse poi trafficando con una pentola fumante.
Theo se ne stava lì impalato aspettando Jane, che finalmente fece il suo ingresso. Indossava un vestito color corallo e un paio di scarpe nere con un accenno di tacco. Lui le sorrise quando lei lo salutò sorridente.

Quando uscirono di casa, Jane le porse le chiavi dell'auto di sua madre.
"So che non hai un'auto. Non è un problema" le sorrise ancora lei, era davvero bella, Theo lo pensava veramente. Soprattutto gli occhi; quelli erano stupendi.

Dopo una decina di minuti arrivarono al ristorante, Theo scese e provò a fare il gentiluomo. Aveva visto qualche film e lì gli uomini aprivano la portiera delle loro donne e facevano tante altre cose che lui avrebbe considerato stupide. Ma in quel momento lo stava facendo.
"Sei molto gentile, anche se non sei di molte parole" Jane gli sorrise e alzò gli occhi al cielo con fare ironico.
Quando si accomodarono e scelsero dal menù, Theo decise che prima o poi avrebbe dovuto dire qualcosa: "Sei davvero bella, stasera" suonava buffo, erano strane quelle parole uscire dalla sua bocca.

"Gli altri giorni, no?" chiese lei prendendolo in giro, lui sorrise poi distolse lo sguardo, non riusciva a guardarla negli occhi. Non riusciva perché continuava a vedere quel piccolo stupido lupo. Lei si rabbuiò e gli toccò la mano, poggiata sul tavolo "cos'hai Theo? Sei strano. Cioè sei sempre strano ma stasera lo sei di più".
Lui scosse la testa e corrugò la fronte "non è niente, stavo solo pensando-" poi rivolse lo sguardo a lei, rassicurandola "sai, mi ricordi una persona" ammise, era una mezza verità. Con lei sapeva che poteva confidarsi.
"Una persona importante?" chiese lei incuriosita. Lui sorrise.
"Ha importanza?"
"Pensi che ne abbia?" quegli scambi di battute gli piacevano, con lei si riusciva a parlare di una cosa seria anche ridendo. Questo le piaceva di lei.
"Forse" voleva stuzzicarla.
"Non mi dici altro?" continuò lei, voleva sapere cosa turbava l'amico, voleva che sapesse che di lei poteva fidarsi.
"È complicato" disse solo Theo. Ed era vero. Tutto si era complicato da quando aveva conosciuto Liam.
Dopo attimi di silenzio lei sospirò "Mia nonna diceva sempre che niente è complicato se lo si vede con gli occhi di un bambino, fai finta di essere un piccolo Theo e raccontalo con fantasia" confessò Jane sorridendo, sembrava facile in quel modo. Lui la osservò e sorrise di rimando scuotendo la testa. Non lo era mai stato, un bambino. Era diventato grande troppo in fretta. Non sapeva nemmeno come un bambino ragionasse.

"Io sono un mostro e per i mostri non c'è un vissero felici e contenti".


**********
Ok, premetto che questa sarà una delle poche note che scriverò durante tutta la storia per il semplice fatto che non mi piacciono.

Volevo cogliere l'occasione per dire GRAZIE. Grazie a tutti voi che la state leggendo, voi che la state votando e commentando. Era iniziata come una storia scritta solo ed esclusivamente per me, volevo sognare, volevo poter immaginare cosa sarebbe successo se le cose, tra Liam e Theo, fossero andate diversamente. A poco a poco è diventata una storia scritta anche per voi e non mi aspettavo questo "successo" se così si può chiamare.
Grazie davvero e spero di arrivare alla fine di quest'avventura con tutti voi. Vi voglio bene e i vostri commenti mi fanno morire dal ridere e a volte anche piangere per il sostegno che mi date.

Bacioni.

PS. Spero si sia capito che il salto temporale di un anno fosse necessario. Non sarei in grado di inventare storie su lupi mannari, ghost riders, oni e chi più ne ha più ne metta, che si discostino dalla serie reale. Per evitare di copiare la serie ho preferito lasciare stare, la parte del soprannaturale la lascio a Jeff ;) Ovviamente ci sarà qualcosa perché il mondo di Beacon Hills è quello, ma comunque mi concentrerò sulla storia d'amore.
La nota è più lunga del capitolo, quindi mi dileguo.
Spero vi piaccia.

Alone - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora