Theo e Scott stavano discutendo sul da farsi. Quest'ultimo anche se molto riluttante, voleva dare una seconda possibilità alla Chimera. Spiegò quanto Stiles fosse preoccupato durante la telefonata di quella mattina, e il suo bisogno di costruire un branco, reclutando quante più creature soprannaturali possibili.
"Gerard sta costruendo un esercito" continuò Scott "e lo sta armando, se non ci uniamo non riusciremo mai a batterlo" Theo era pensieroso. Lo si capiva dalla fronte corrugata e gli occhi inchiodati sulla strada. Nella mente gli si stavano insinuando mille domande. Non capiva. Che lo stessero usando? Come poteva Scott fidarsi ancora di lui dopo che lo aveva quasi ucciso? Dopo che aveva ingannato tutti? E voleva formare un branco con lui. Ma perchè proprio lui? Poteva chiamare tante altre persone. Persone affidabili che gli avrebbero dato tutta la loro fiducia e lealtà. Nonostante fosse convinto di essere cambiato, non poteva essere certo di non tornare quello che era un tempo e fare altri errori. Non voleva più ingannare nessuno. Era troppo solo e non voleva allontanare chi stava tentando di avvicinarsi.
Poi puntò gli occhi sullo specchietto retrovisore dove appariva la figura di Liam. "Tu, Liam, cosa ne pensi?" chiese di slancio senza neanche pensarci. Il Beta cercò il suo sguardo e quando lo incrociò gli rivolse un'occhiata truce "Io penso che voglio ammazzarti". L'altro sospirò.
"Giusto, e io avrei dovuto lasciarvi li a farvi ammazzare, con tutto quell'argento, in due colpi sareste morti" quel ragazzo faceva uscire la parte peggiore di lui, ma questo lo divertiva un sacco. Stuzzicare Liam, da quando lo conosceva, era diventato il suo passatempo preferito. Adorava fargli perdere la calma e vederlo incapace di gestire la rabbia. Anche in quel momento ci stava riuscendo "sai, Scott, penso che mi unirò a voi così il piccolo Beta sarà ancora più contento" prese quella decisione così, per infastidirlo, in risposta ricevette un ringhio presto calmato da Scott.
"Bene, domani vi voglio tutti qui per discutere del piano" concluse Scott nel momento in cui il pick up si fermò davanti a casa sua, chiese a Theo di accompagnare Liam, il quale protestò e come se fosse un bambino non fu considerato. Sbuffò e si portò sul sedile del passeggero. La casa di Scott e la sua distavano circa venti minuti. Quindi avrebbe dovuto condividere lo stesso ossigeno con qualcuno che odiava, per venti minuti. Un tempo infinito, pensò.
"Perchè te ne sei andato? Dopo la Caccia Selvaggia sei sparito" chiese Liam, dopo attimi di silenzio, voltandosi verso il ragazzo, il quale sorpreso da quella domanda non rispose. Liam sorrise amaramente e distolse lo sguardo puntandolo poi sulle sue mani. "Non ero gradito" sussurrò Theo "come sempre".
"Non è vero, io ti ho cercato per ringraziarti, pensavo fossi cambiato dopo quella notte ma evidentemente non è così"affermò il più piccolo. Ed era vero. Prima delle raccomandazioni di Stiles aveva cominciato le ricerche, non sapeva più dove potesse essere. Voleva ringraziarlo, per togliersi quel peso e poi basta. Chiudere il capitolo 'Theo' una volta per tutte. Si sarebbe sentito meglio, invece da quel giorno a questa parte era diventato un pensiero fisso. Non riusciva a capire il perchè potesse diventare un problema esistenziale ringraziare Theo, ma sapeva che lo doveva fare.
"Ringraziarmi per cosa? Da quando sono arrivato ho sempre creato danni, ho ucciso un sacco di gente e vi ho mentito. Per cosa dovrei essere ringraziato?" sputò acido senza distogliere lo sguardo dalla strada. Il silenzio si formò in quello spazio ristretto, dove solo i respiri lo smorzavano.
"Per avermi salvato" disse talmente a voce bassa, ma sapeva che Theo aveva capito. Istintivamente abbozzò un sorriso incomprensibile per Liam. Non riusciva a capire se per una volta fosse sincero o lo stesse prendendo in giro come faceva sempre.
"Beh, tu mi hai tirato fuori da quell'Inferno, quindi siamo pari" affermò deciso, senza lasciar trasparire quella lieve contentezza provocata dalla sincerità di Liam. Mai avrebbe pensato che qualcuno potesse ringraziarlo per qualcosa, o che lui avesse salvato qualcuno che non fosse se stesso. Ma con Liam l'aveva fatto, l'unica cosa che aveva pensato in quel momento fu che doveva mettere in salvo quel piccoletto che lo aveva tirato fuori da quell'incubo. Doveva mettere in salvo Liam perchè non meritava di morire. Mentre lui si che lo meritava. Lui era solo, se fosse morto a nessuno sarebbe importato.
Arrivati a destinazione, Liam afferrò la maniglia e scese. "E comunque, per tua informazione, non ti ho tirato fuori perchè volevo salvarti, ma perchè mi servivi" detto questo chiuse la portiera e si diresse verso casa.
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Alone - THIAM
FanfictionBeacon Hills è sempre stato un luogo dove succedevano le cose più inimmaginabili, e questo entrambi lo sapevano. Così come entrambi sapevano di odiarsi a vicenda, così come entrambi sapevano di essere tremendamente soli. La solitudine è una consegu...