Spegni la testa e lasciati
andare.Ancora non ci posso credere.
Non ci posso credere che finalmente andrò sul campo, che finalmente potrò scoprire qualcosa di più su questa situazione, su questa situazione in cui mio padre si è cacciato. Certo, sarà difficile sopportare Jonathan tutto il tempo, ma ho bisogno assolutamente di sapere qualcosa.
Tiro il lembo dello stivale fin sopra il ginocchio, per poi alzarmi in piedi dal letto. Vado davanti allo specchio, sistemandomi bene il vestito cream.<< Lola! Muoviti o ti vengo a prendere con la forza! >> la minaccia di Jonathan trapassa i muri, arrivando fino alle mie orecchie. Alzo gli occhi al cielo, specchiandomi un'ultima volta.
<< Ce la puoi fare..>> ripeto alla mia figura riflessa nello specchio della mia camera. Inspiro ed espiro con il naso più volte, cercando di calmarmi, cercando di darmi quella poca forza che possa aiutarmi ad affrontare questa serata.
Do le spalle allo specchio, dirigendomi verso la porta. Scendo le scale, stando sempre attenta alla caviglia, e vado verso l'entrata della cucina.
<< Oh, finalmente...>> la voce di Kevin rompe il continuo picchiettare dei tacchi dei miei stivali per terra.
Noto subito Jonathan che si gira verso di me, lasciandomi con la bocca asciutta. Sono sempre stata abituata a vederlo con un paio di jeans neri e una maglietta bianca o nera, trovandolo sempre un bell'uomo. E' strano vederlo portare un completo firmato addosso, mentre i suoi tatuaggi compaiono sulle sue mani nude contornate dai suoi soliti anelli. Faccio scorrere lo sguardo lungo tutta la sua figura piazzata, arrivando fino al suo viso. E quando mai l'ho fatto.
I miei occhi si incrociano con i suoi solo per un attimo, i suoi occhi che già mi stavano guardando da un po'. Sono sempre stata abituata a far imbarazzare gli altri, visto che non sono una di quelle ragazze che arrossisce per poi fissare per terra, anche perché se io voglio ti guardo anche per un'ora e mezza senza farmi problemi.
Lui però non si è girato, non ha smesso di guardarmi e non lo ha mai fatto da quando lo conosco. Ha sempre retto il mio sguardo, trafiggendomi con quegli occhi ghiaccio che sarebbero capaci di trafiggere pure l'anima più forte di questo pianeta.
<< Cazzo Lola, complimenti..>> la voce rauca di Kevin interrompe il gioco di sguardi che si era creato tra me e Jonathan, riportandomi alla realtà. Sposto il mio sguardo su Kevin, notando che si sta leccando le labbra e nonostante lo riconosco come un mio amico e sto bene con lui, è pur sempre la mia seconda guardia del corpo. Istintivamente mi abbasso il lembo del vestito, trasalendo al leggero contatto che le mie mani fredde hanno provocato sulle mie cosce. Jonathan si schiarisce la voce, girandosi subito dopo verso il suo amico.
<< Allora, dicci tutto quello che dobbiamo sapere..>> inizia a parlare Jonathan, avvicinandosi a Kevin.<< Allora, tu sarai Dimitri, mafioso della casata dei Molotov. Mentre Lola...bhe lei sarà la tua dama da compagnia.>> chiarisce bene l'ultima parte, facendomi alzare le sopracciglia per lo stupore.
<< C-Cosa? Dovrei fare la puttana?>> domando sorpresa.<< Prima vuoi sapere di più e poi ti rifiuti di aiutarci?>> mi domanda Jonathan guardandomi. Non è che io mi rifiuto di aiutarli, solo che non è molto bello fare la puttana. Dio, forse era meglio se me ne stavo con i miei maglioni larghi sul letto a leggere qualche libro o magari a pitturare qualcosa.
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BAD LIES #Wattys2018
Teen Fiction" Non perderò la testa per lui, non perderò la testa, non perderò..non questa volta. Non posso permettermi di perdere la testa per uno che mi ha detto bugie su bugie fin dall'inizio. Non posso, non può succedere. " questo è ciò che mi sono detta pri...