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Good girl with dirty mind.

Jonathan's Pov

Osservo attentamente ogni suo movimento. È ferma, seduta sul ripiano di marmo della cucina mentre nella mano tiene ben salda una mela verde.
Che disgustose quelle mele, troppo dure come troppe aspre, ma forse adatte a una persona come Lola, dura con se stessa e aspra come la mela che tiene in mano, o almeno, così era prima che si cancellasse la memoria da sola.
Ora sembra quasi un'altra persona, ma forse tutto ciò è dovuto al fatto che lei non ricorda ancora le vicende fondamentali della sua vita.

Abbassa lo sguardo sulla sua mela mentre si afferra una ciocca di capelli caduta di fronte ai suoi occhi, per poi portarla dietro l'orecchio. La luce del sole batte sul suo viso, mettendo in evidenza quelle chiazze chiare che le colorano il viso e rimango stupito da tanta semplice bellezza quando si afferra con i denti il suo labbro inferiore.

<< La vuoi smettere di fissarla in quel modo?>> sussurra Kevin, smettendo di digitare qualsiasi cosa stesse cercando in quel fottutissimo computer che si porta sempre appresso, manco fosse il suo pupazzo preferito dell'infanzia.

Stacco lo sguardo svogliatamente dalla sua dolce figura, per sposarlo su quella del mio migliore amico.

<< In che modo?>> domando alzando il sopracciglio destro. Kevin si acciglia un po', per poi tornare serio sul suo computer e sinceramente rimango sbalordito nel constatare quanto la sua faccia sia diventata così seria.
Solo una volta l'ho visto così e giuro su dio che avrei preferito scappare il più lontano possibile.

<< Che ti prende?>> domando leggermente agitato.
Kevin inspira pesantemente, per poi rilasciare tutta l'aria che prima era entrata nei suoi polmoni.

<< Concentrati sulla missione.>> mi avverte prima di chiudere il portatile con forza e alzarsi dalla sedia.

<< Aspetta..>> lo seguo, facendo una smorfia di dolore nel muovere troppo velocemente la spalla. Sto guarendo, ma ovviamente non sono stato operato in un ospedale con tanto di attrezzature e anestesia, bensì dalle mani di Lola, da una pinzetta e da dell'alcool puro, quindi è normale che mi faccia ancora male.

<< Sono concentrato sulla mis-..>>

<< No che non lo sei! Ho visto come la guardi, Jonathan.>> punta un dito verso Lola, intenta a guardare ancora la mela nella sua mano.

<< Non la guardo in nessun modo.>> digrigno i denti e serro i pugni, infilzando le unghie nella carne dei miei palmi. Non la guardo più in quel modo..

<< Stai scherzando?!>> la sua risata isterica mi arriva alle orecchie come un rumore fastidioso.

<< Te la sei portata a letto e va bene, dato che di solito ti porti mezzo mondo pur di sentirti appagato nel trattare le donne di merda, ma ho visto come la guardi, come ti soffermi su ogni suo movimento..>> abbassa il dito e di conseguenza abbassa la voce, portandosi il pollice e l'indice sul ponte del naso.

<< Jonathan, non ti puoi innamorare di lei! Cazzo, lei è la missione!>> la sua voce si alza ancora un po', facendomi letteralmente incazzare.

<< Mi prendi per il culo?>> rido, muovendo la testa a destra e sinistra.

<< Io, innamorarmi di lei? Ma non esiste, Kevin. Tu lo sai meglio di me che dopo Giuliette, nessuna può prendere il mio cuore.>> gli rinfresco la memoria.

<< Mi ricordo le tue parole, ma ricordo bene anche come la guardi. Non va per niente bene questa cosa, lo sai meglio di me che voi avete dei trascorsi movimentati, che vi stavate infatuando l'uno dell'altro. Jonathan, la farai soffrire e basta e..>> gli appoggio una mano sul petto, bloccando tutte quelle insulse parole che continuano a uscire dalla sua bocca.

BAD LIES #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora