L'ho baciato con gli occhi un milione di volte.
<< Cazzo..>> sibilo tra i denti, alzando gli occhi al cielo. Sapevo che sarebbe caduta questa dannata confezione di caffè e, ovviamente, mi toccherà pulire tutto il macello che ho combinato.
Abbasso lo sguardo per terra, facendo un sospiro di sollievo nel notare la confezione del caffè ancora chiusa e subito mi piego per raccoglierla e farmi finalmente un fottutissimo caffè. Mi rialzo, girandomi velocemente e sobbalzando sul posto appena vedo una figura possente davanti a me. << Mi hai spaventata..>> mi porto una mano sul cuore, cercando di regolarizzare i miei battiti cardiaci. Osservo Jonathan fissarmi con gli occhi persi e subito un moto di preoccupazione si fa largo dentro di me.
<< Qualcosa non va?>> gli domando avvicinandomi a lui cautamente. Lui alza gli occhi, incastradoli tra i miei, ma qualcosa mi colpisce; i suoi occhi...hanno una luce strana, un chiarore diverso dal solito, ma più caldo rispetto al solito color ghiaccio. E quanto vorrei entrare nella sua testa per capire, anche una sola volta, cosa gli passa nell'anticamera del suo cervello.
<< Jonathan.>> lo richiamo mentre nel frattempo cerco di capire quale sensazione o emozione gli passi per la testa, ma giuro che neanche la dottoressa Stilinski riuscirebbe a capire cos'ha questo ragazzo che non va, nonostante lei abbia un dottorato in psicologia.
<<Jonathan..>> non mi sente, è come se fosse su un altro pianeta a noi sconosciuto e sinceramente inizio un po' a preoccuparmi anche perché i suoi occhi mi stanno trafiggendo la carne come se da un momento all'altro volesse mangiarmi selvaggiamente.
<< Mi stai facendo impazzire.>> dopo alcuni minuti interminabili che sembravano ore, Jonatahn si degna di aprire la sua dolce bocca. Sogghigno divertita, non capendo a cosa si stia riferendo anche perché sono sicura di non aver combinato niente questa volta. Jonathan si riprende dal suo stato ipnotico, scuotendo la testa e indietreggiando da me, come se puzzassi o fossi spazzatura. Abbasso lo sguardo sul mio corpo, capendo immediatamente a cose si riferisse con mi sta facendo impazzire.
Il vestitino che indosso di seta nera, mi copre davvero poca porzione di pelle e in men che non si dica arrossisco velocemente, sentendomi in imbarazzo. Forse avrei dovuto coprirmi un po' di più e... Penso ancora un attimo a come Jonathan abbia reagito a me e una lampadina si accende nella mia testa.
<< Non ti allontanare..>> cerco di avvicinarmi a lui, fingendo di essere triste dalla situazione. Ogni volta che voglio Jonathan e siamo sul punto di baciarci, lui si allontana, scappando. Ma questa volta ce l'ho impugno, gli farò vedere come, velocemente e discretamente, abbatterò le sue grandi e alte mura che si è costruito intorno a sé. Dì ciao ciao al tuo bell'autocontrollo, Jonathan.
<< Devi starmi lontano, Lola. Te lo avevo chiesto con le buone, ma a quanto pare non capisci.>> si gira per andarsene, ma la mia mano gli afferra il polso e una scarica piena di elettricità mi attraversa tutto il corpo, facendomi distrarre appena dal mio scopo.
<< Ti prego..>> lo supplico, pentendomi subito delle parole che sono uscite dalla mia bocca. Forse era meglio starmene in un angolo, forse dovrei lasciar perdere Jonathan e girargli alla larga. Si gira verso di me, facendomi cadere il mondo ai miei piedi. Se prima mi sentivo invincibile e sicura di me stessa come donna, ora mi sento debole e sotto il suo controllo.
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BAD LIES #Wattys2018
Fiksi Remaja" Non perderò la testa per lui, non perderò la testa, non perderò..non questa volta. Non posso permettermi di perdere la testa per uno che mi ha detto bugie su bugie fin dall'inizio. Non posso, non può succedere. " questo è ciò che mi sono detta pri...