Siamo fatti per uccidere i silenzi.
Nelle orecchie continuo a sentire il suono prolungato di un fischio e riesco a percepire quello che succede intorno a me molto lentamente. La testa si fa pesante mette serro gli occhi per il dolore lancinante alle tempie. Cerco di respirare, ma tutto quello che mi attraversa i polmoni è un miscuglio di fumo e polvere di cemento.<< Dobbiamo muoverci, Lola.>> la voce di Jonathan mi arriva alle orecchie impercettibilmente mentre mi aiuta ad alzarmi.
Maledetto Kevin e i suoi esplosivi. Non poteva aspettare che uscissimo da questo fottuto bunker?!
Le sirene iniziano a suonare, segno che tutti gli uomini sono in allerta, specialmente Nicolay.
<< Cazzo.>> borbotta Jonathan afferrando il mio polso e dirigendosi verso un corridoio illuminato soltanto dal lampeggiante rosso dell'allarme.
<< Samuel e Lily.>> mi scanso dalla presa ferrea di Jonathan, facendolo bloccare e girare verso di me.
<< Prima dobbiamo armarci. Non hai idea di quanta gente armata giri per questi corridoi, soprattutto ora che l'allarme sta suonando.>> gli faccio segno con la testa di andare avanti e lui segue il mio ordine.
Gli sto dietro, finché non arriviamo davanti a una stanza con la porta semichiusa.
Jonathan si gira verso di me e si porta il dito indice verso le labbra per indicarmi di non fare rumore.<< Ci avrei scommesso che la piccola Nicolov sarebbe scappata ancora, ma questa volta Nicolay non..>>
<< Basta parlare e muoviamoci!>> grida un altro uomo nella stanza, spalancando la porta e trovando me e Jonathan fuori.
L'uomo alza subito il fucile verso di me, ma con una mossa veloce lo disarmo, sbattendolo a terra e afferrandogli il collo per ucciderlo. Giro di colpo il collo, sentendo un osso per osso rompersi al mio movimento, ma nonostante questo mio gesto, il mio cuore non ha ancora trovato la pace. Devo radere al suolo questo posto, uccidendo tutti quelli che stanno dalla parte di Nicolay.
<< Non ce n'era bisog..>>
<< Non sai nulla.>> sbotto superando il corpo ed entrando nella stanza. Vengo investita da una quantità enorme di arma da fuoco appese contro il muro: da RPG a granate, da mitragliatrici e semplici pistole.
Afferro una semplice pistola, rifornendomi il più possibile di proiettili.
<< Ragazzi..>> ci giriamo di colpo verso l'entrata, puntando la pistola addosso al tizio che ha fiatato.
<< Oh, calma ragazzi..>> Kevin alza una anno in segno di resa mentre l'altra tiene saldo il corpo debole di Samuel.
<< Samuel.>> corro verso di lui, facendolo appoggiare al tavolo posto in mezzo alla stanza e alzando gli il volto. Il suo viso tumefatto mi fa perdere un battito mentre un senso di colpo mi mangia lo stomaco lentamente.
<<Perdonami.>> stringo i pugni sui sui jeans, finché una mano non si posa sulla mia mano.
<< N-Non..è...co-colpa tua..>> la voce di Samuel esce spezzata dalla sua bocca che ripete più volte le parole.
<< Non sforzarti, ora ce ne andiamo..>> lo riassicuro mentre lui annuisce debolmente.
<< Andiamo.>> Kevin lo riprende delicatamente sotto il suo bracco, uscendo cautamente dalla porta.
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BAD LIES #Wattys2018
Teen Fiction" Non perderò la testa per lui, non perderò la testa, non perderò..non questa volta. Non posso permettermi di perdere la testa per uno che mi ha detto bugie su bugie fin dall'inizio. Non posso, non può succedere. " questo è ciò che mi sono detta pri...