Epilogo.

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Sei un'opportunità che capita una sola volta nella vita.

Sei mesi dopo..

Accavallo le gambe mentre osservo dall'unica finestra della stanza il panorama della bellissima New York.
La sera sta quasi per calare mentre le luci delle strade si accendono per illuminare le strade newyorkesi.

Tic tac, tic tac, tic tac

Stringo la mano attorno al bracciolo della poltrona di pelle nera, cercando di trattenermi nel volermi alzare e afferrare la pistola che tengo nascosta dietro la schiena per sparare a quel fottuto orologio che continua a ticchiettare.

Tic tac, tic tac, tic tac

Stringo ancora più forte la poltrona con la mia mano destra, mentre l'altra la porto attorno alla ciocca di capelli che mi è caduta sul viso, cercando di essere la persona più calma da fuori, ma la più incasinata dentro.

<<Lola.>> giro il mio sguardo verso la dottoressa Stilinski, accorgendomi solo ora che i suoi capelli le ricadono lucenti e mossi lungo le sue spalle asciutte.

<< Se continui a stringere così forte la poltrona, mi toccherà addebbitartene il costo sul tuo conto.>> cerca di scherzare con quella frase stupida.

<< Faccia pure, tanto i soldi mi escono dal buco del culo.>> alzo le spalle svogliatamente, tornando a guardare fuori dalla finestra i grattacieli che decorano la città.

La dottoressa Stilinski si schiarisce la voce, iniziando a scrivere sul block notes.

<< Ascoltami bene Lola, ho capito che sei stata via tanto, che la morte di tuo padre è stata traumatica e che ora ti senti sola anche se hai ancora Samuel, ma non mi sembra il caso di rispondere così.>> faccio una risata finta, scuotendo la testa.

<< Non sa proprio un cazzo.>> non sa come ci si possa sentire nel perdere quella persona che credevi tuo padre, non può sapere cosa si prova a a scoprire che tuo zio ha ucciso i tuoi genitori per ripicca, non può sapere come ci si sente vuoti e persi nel perdere la persona che si ama con tutto il cuore e non può sapere cosa si prova nell'uccidere qualcuno.

Non può sapere come ci si sente nel perdere tutto.

<< Ti sei innamorata?>> mi irrigidisco, ma subito dopo cerco di addolcire la mia posizione per non dare nell'occhio.

Non perderò la testa per lui, non perderò la testa, non perderò..non questa volta. Non posso permettermi di perdere la testa per uno che mi ha detto bugie su bugie fin dall'inizio. Non posso, non può succedere. " questo è ciò che mi sono detta prima di perdere la testa per lui vorrei dirle.

<< No, che roba orribile. Non deve più dirlo.>> continuo a guardare le strade trafficate di New York.

<< Chi è il fortunato?>> mi domanda.

Peccato che era, non è.

<< Non c'è nessun fortunato qui! Sto solo male per aver perso molte persone e so bene che avrei potuto perdere anche Samuel e..>> tutto il mio discorso viene interrotto dalla dottoressa.

BAD LIES #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora