20.

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La corazza non ti serve se poi ti brillano gli occhi.

<< Chi sei tu?>> domando al mio riflesso.

Non sono una persona molto forte.
Lo sembro, ma non lo sono.
La verità è che sono fragile come la carta da zucchero, facile da sgretolare. Sono paranoica e alla perenne ricerca di conferme.

Fisso la mia figura allo specchio, chiedendomi mentalmente se i miei capelli sono veramente di questo colore ramato, se davvero mi chiamo Lola o in un altro modo, se davvero Samuel è mio fratello o..
Ho il cuore ustionato che vomita ancora disgusto. Non riesco più a guardarmi nello specchio, non riesco.

Non so più chi sono, non so più per cosa sto lottando e per cosa sto sopravvivendo.

<< Che cos'hai fatto?>> mi domando, cercando di reprimere quelle gocce amare che chiedono pietà per uscire dai miei occhi. Quelle lacrime che non meritano di cadere sul mio viso, rigandomi le guance. Perché tutto ciò è successo per colpa mia, sono io l'artefice di tutto questo.

Per ora so che Oliver Moore non è mio padre. La prima domanda è: chi sono veramente?
Mio padre e mia madre sono morti in un incendio, io sono l'unica sopravvissuta e, sinceramente, questa cosa mi puzza un po'.
Oliver conosceva i miei genitori, quindi è importante farmi dare qualsiasi informazione, in modo che Jonathan e Kevin possano aiutarmi a saperne di più.
Samuel è mio fratello?
Da cosa scappavo?
Perché mi sono ignettata un serio che mi ha cancellato la memoria?

<< Cazzo..>> impreco stringendo i palmi delle mie mani sul bordo del lavandino.

Così tante domande, così poche risposte. Ma ora voglio andare in fondo a questa faccenda, non mi tiro indietro.

Sbuffo, guardandomi un'ultima volta allo specchio di sfuggita, prima di uscire dal bagno per tornare dagli altri.

<< Oh Lola, finalmente..>> la voce di Oliver fa girare tutti verso di me, facendomi sentire in soggezione.

<< Ce ne dobbiamo andare, ora.>> mi afferra un polso, mentre i ragazzi stanno in mobile.

<< Che stai dicendo? A parte che dobbiamo seguire i consigli di Jonathan per..>> ma mi interrompe.

<< No, no! Ce ne dobbiamo andare via, solo io e te.>>mi strattona con forza verso l'uscita della mia camera mentre Jonathan e Kevin preparano le loro pistole, pronti per iniziare una battaglia.

<< Non vado da nessuna parte senza Jonathan.>> ringhio, tirandolo via il mio polso dalla sua stretta.
Oliver si gira verso di me con gli occhi sbarrati. Appoggia le sue mani sulle mie spalle e sospira esausto.

<< Tu non sai ancora nulla, dobbiamo cercare delle risposte Lola. Insieme, solo io e te.>> dice con calma.

<< No, anche con Jonathan e Kevin.>> affermo.

<< Lola, tu non ti dev...>> qualcosa di caldo arriva sul mio viso, facendomi sbarrare gli occhi. Porto una mano sul viso e le mie dita fredde arrivano in contatto con qualcosa di liquido e caldo. Sposto la mano verso il mio sguardo per vedere di cosa si tratta e quando capisco cosa sia, un senso di nausea mi invade lo stomaco. Il mio cuore inizia a tremare, mentre osservo come, lentamente, il corpo di Oliver si accascia davanti ai miei occhi.

BAD LIES #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora