Capitolo 2

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Appena svegliata faccio la doccia e mangio una brioche per strada per non arrivare tardi il primo giorno di scuola. Non sono pronta ad iniziare un nuovo anno, l'ultimo anno, e affrontare la famosa maturità. Dovrò studiare tanto, avrò l'ansia e in più le mille chemio...
Mi metto come sempre all'ultimo banco vicino alla finestra da sola e pochi secondi dopo suona la campanella.

Entra il prof di biologia ma per fortuna oggi non faremo niente essendo, ovviamente, il primo giorno.
Questo é un istituto tecnico e io ho scelto di fare informatica, non so nemmeno perchè l'abbia scelto visto che non mi entusiasma così tanto.

All'intervallo sto sempre in disparte non avendo degli amici. Diciamo che è anche il mio carattere a frenarmi, essendo molto timida non riesco a relazionarmi facilmente ma quando lo faccio mi affeziono subito e poi resto delusa come al solito.

Decido di dirigermi alle macchinette quando, la mia solita sfortuna, decide di farmi scontrare con un ragazzo che mi fa cadere tutti i libri che avevo in mano.

- Hey guarda dove vai la prossima volta - gli urlo acida recuperando alcuni libri caduti.

- Stai attenta tu invece - ribatte e si piega per prendere le cose cadute.

- Ecco a te - dice porgendomele. Le prendo e lo supero andando dalla parte opposta alla sua.

- Almeno ringraziami! - mi urla. Allora mi fermo, gli faccio il dito medio e irritata gli rispondo a tono.

- Prima scusati e poi ne riparliamo - e così dicendo mi avvio in classe visto che i dieci minuti d'intervallo sono passati. Che gente maleducata che si trova!

Arriva la prof d'italiano con un ragazzo nuovo. É molto alto, ha dei tatuaggi sulle braccia e ha un ciuffo abbastanza notevole biondo. Non so perché ma mi ricorda tanto il ragazzo sulla spiaggia.

- Ragazzi lui è un nuovo alunno e farà parte di questa classe. Dai presentati - lo incita la professoressa.

Il ragazzo timidamente incomincia a parlare.

- Sono Lucas Valente, ho 19 anni e vengo da Roma - dice passandosi una mano sul suo ciuffo, segno di imbarazzo.
Di solito sono molto gentili e belli gli italiani, mi ha sempre affascinato l'Italia con i suoi posti meravigliosi e poi beh... la loro pizza è qualcosa di speciale. Mi è capitato di andare a Napoli un paio di anni fa, prima della malattia e sono rimasta a dir poco meravigliata!

- Okay puoi sederti dove ci sono banchi liberi - dice lei. No, no fai che non si sieda accanto a me. Cammina e, fortunatamente ma non troppo, si siede davanti a me. Beh poteva andarmi peggio dai!

Appena si accomoda mi lancia uno sguardo e poi sorride e sì, devo dire che ha un bel sorriso. Ricambio e abbasso la testa dalla vergogna, penso di essere tutta rossa, che figura!
È da un sacco di tempo che un ragazzo non mi sorrideva visto che tutti mi vedono sempre da sola.

Passano le ore e finalmente si esce da qui ma, appena faccio per alzarmi dalla sedia, il ragazzo nuovo mi ferma.

- Hai dimenticato questo - dice dandomi il mio libro sorridendo. Ma dico, questo ragazzo è sempre allegro?

- Ah già, grazie e che sono molto sbadata - mi faccio sempre riconoscere subito è incredibile!

- Figurati, comunque anche se lo sai già io sono Lucas - dice porgendomi la mano in modo educato.

- Io sono Elisa. Scusami ma ora devo proprio scappare, a domani - rispondo andandomene più in fretta possibile.

- Piacere di averti conosciuto Elisa - sento urlare da lui.

Okay non so perché l'ho fatto ma sono letteralmente scappata, ero molto imbarazzata...
Apro la porta di casa e trovo un foglietto in cucina.

"Buongiorno tesoro. Sono a lavoro e ritorno domani sera con papà. Ti ho lasciato pronto qualcosa e se vuoi prendere una pizza ci sono i soldi. Ti voglio bene tesoro da mamy".

Bene di nuovo da sola, sai che novità! Pranzo e faccio subito i compiti per poi andare in spiaggia. É settembre ma fa un po' freddino perciò prendo una felpa e vado. Fortunatamente ci metto poco ad arrivare essendo a 5 minuti da casa mia.

Mi stendo sulla sabbia e ascolto la musica senza cuffie. Ascolto sempre canzoni nuove perché mi piace essere aggiornata sulla nuova musica.
Stavo per addormentarmi quando sento un rumore ma non vedo nessuno, forse me lo sono immaginato. Si fa sera e allora decido di dormire, come al solito, nella casa abbandonata.

Il giorno dopo mi sveglio ma, non avendo tante forze, non vado a scuola. I miei su questo mi hanno sempre appoggiata infatti quando non me la sento non ci vado ma riesco comunque a recuperare tutti i compiti e le spiegazioni. Sto sulla sabbia e inizio a cantare però non sono per niente stonata perché ho studiato canto da quando ero piccolina ma ho dovuto lasciare perché si pagava troppo. Era l'unica cosa che mi faceva stare bene... Per fortuna non ho mai smesso di cantare.

Mentre canticchio sento di nuovo lo stesso rumore di chitarra ma stavolta invece che alzarmi, continuo a cantare e mi lascio trasportare. Quando però non sento più niente, smetto.

Non riesco a camminare tanto allora decido di andare a casa mia e passo tutta la giornata a letto visto che domani ho la chemio e starò in ospedale come minimo per due giorni.

- Ciao a tutti! Come state?
Secondo voi chi può essere questo misterioso ragazzo della spiaggia? Chissà....
Spero che il capitolo vi piaccia e mi raccomando commentate e lasciate una stella se vi va.
Intanto vi faccio una domanda,
da dove venite?
Serena

One more day Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora