Capitolo 20

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Il giorno dopo mi ritrovo a scuola digiuna non avendo mangiato niente e per di più mi guardano tutti male ma questo non è una novità. Per fortuna sono sempre stata brava a non farmi notare e a stare in un angolino.

- Non ti vedo in gran forma - spunta Virgi da dietro sedendosi nel banco a fianco.

- Per favore Virginia non incominciare anche tu che non è giornata - sbuffo e così lei capendo la situazione non continua ed è una cosa che amo nelle persone. Lei capisce quando ho bisogno di stare da sola e mi lascia gli spazi necessari, per fortuna è una vera amica.

Arriva Cameron e con tutta tranquillità inizia a interrogare e chi esce ovviamente? Io! Perfetto è la prima volta che mi dimentico di studiare e non è da me. Una volta alla lavagna cerca di aiutarmi ma con scarsi risultati.

- Come mai non ha studiato? - mi chiede stranito dal mio comportamento.

- Io... me ne sono dimenticata - dico con totale sincerità. Una cosa che ho imparato è che i prof sanno benissimo quando menti anche se sei bravo a fingere quindi sempre meglio dire la verità.

- Mi dispiace ma non posso darti più di 5, certo hai detto qualcosina ma minima - .
Tutti mi guardano straniti, non si aspettavano nemmeno loro che io prendessi un'insufficienza perché non è mai successo in cinque anni. Sono sempre stata eccellente a scuola per dimostrare ai miei che so fare qualcosa.

Suona l'intervallo ma mi ferma il prof. prima che io possa uscire dalla classe.

- Signorina Nardi è successo qualcosa in particolare? -. Per la prima volta in un mese è riuscito a parlarmi. Wow!

- Sono stata male ma farò di tutto per recuperare il voto - rispondo convinta.

- Lo spero visto che sei molto brava -  mi sorride e ritorna in classe.

Vado nel corridoio ma per mia sfortuna il moro mi viene incontro e non è un buon segno.

- Hai sempre studiato, che ti succede? - mi chiede preoccupato e un po' incazzato.

- Hai finito di farti i cazzi miei? Sono umana anche io... Cosa non hai capito della frase "è finita stammi lontano"? Non è così difficile! - dico spasientita e me ne in bagno seguita dalla mia amica.

- Ma perché lo tratti male? Non ti ha fatto niente, non capisco - mi dice davvero non capendo le cose e mi dispiace molto non poterle dire nulla...

- Senti Virginia non posso dirtelo e non ne voglio parlare. Scusa - e me ne vado prima di iniziare a piangere.

Per i corridoi trovo di nuovo Cameron, anzi, gli vado completamente addosso per poi pigerami e raccogliere il foglio che gli è caduto.

- Stai cercando una baby-sitter? C'è lei sta... - mi correggo imbarazzata.

- Tranquilla non siamo in classe, dammi del tu. Comunque sì, sono disperato, mio fratello vuole lasciarmi suo figlio per un po' e non riesco a portarlo a scuola e badare a lui con il lavoro -. Sì, si vede, è veramente disperato povero!

- Oh potrei farlo io, me la cavo abbastanza con i bambini - sorrido.
È vero, a me piacciono un sacco i bambini e li so gestire.

- Sei sicura di saperlo fare? E con i compiti? - chiede sistemando la sua borsa.

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