Capitolo 11

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- E perché ti fai trattare male dagli altri? - mi fa una domanda che in realtà non so nemmeno io.

- Forse perché é inutile parlare con loro, sono soltanto dei cretini che vanno dietro ad Emily. Non ha senso discutere se le cose non le sanno - dico giocherellando con la sabbia.

- Secondo me dovresti farti rispettare-

- Io sto bene così - faccio spallucce. Anche se so che non è assolutamente vero, io ci sto male quando parlano male di me, sono una di quelle persone che, purtroppo, tiene alle parole degli altri quando invece dovrei fregarmene.

- Sei una persona stupenda Elisa - mi stringe la mano facendomi sorridere.

- Ma se sei tu che sei magnifico! Tutte vorrebbero un ragazzo dolce come te e infatti hai una fila di ragazze ai tuoi piedi - gli rispondo facendo finta di vedere la fila.

- Vieni qui che ti svelo un segreto -
Mi avvicino a lui che mi sposta un ciuffo di capelli dietro all'orecchio.

- L'unica ragazza che voglio sei solo tu principessa, le altre non mi interessano - mi sussurra all'orecchio ed io arrossisco per la millesima volta.

- Mi piace quando arrossisci per causa mia - dice avvicinandosi di più a me e delicatamente sento le sue labbra sulle mie. Okay penso che prima o poi morirò a causa sua. Ci stacchiamo e non posso fare a meno di sorridere.

- Forse é meglio che ti porti a casa, i tuoi ti avranno data per dispersa - dice ridendo. Ho già detto che amo il suo sorriso?

- Già, andiamo - Mi prende per mano per farmi alzare e in cinque minuti con la sua moto arriviamo sotto casa mia.

- Mi sono divertita tanto oggi, grazie per questa splendida giornata - gli porgo il casco.

- Figurati, è sempre bello vederti sorridere. Buonanotte principessina - mi bacia delicatamente, come solo lui sa fare.

- Notte Lucas -. Se ne va e io rientro senza fare troppo rumore.

- Quindi com'è andata? - spunta mia madre dalla cucina facendomi fare un sussulto per lo spavento.

- Mamma mi hai fatta spaventare! Mi hai aspettata tutto sto tempo? - chiedo sorpresa.

- Ovvio. Quindi? - chiede tutta euforica. Certe volte è peggio di me sta donna!

- Tu sei pazza! Comunque niente stiamo cercando di stare insieme ma con calma mamma - marco l'ultimo pezzo.

- Oddio amore mio sono così felice per te - dice baciandomi dappertutto e abbracciandomi.

- Sì okay ma ora lasciami che mi soffochi. Vado a dormire che sono stanca, notte -.

- Notte tesoro - mi da un bacio e salgo in camera mia. Mi addormento subito sognando tutta la bella giornata appena trascorsa.

Il mattino dopo cioè domenica mi sveglio e con i miei faccio colazione.

- Non ti vedevo così felice da molto tempo ormai - emerge mia madre.
È vero, non ero così felice da... Caleb.

- Già con lui sto davvero bene - sorrido ripensando a ieri.

- Mi dispiace dovertelo dire proprio ora ma domani devi fare un'altra chemio e devi stare in ospedale fino a venerdì - mi informa mio padre.
Ecco te pareva!

- Così tanto di nuovo? Mi fanno sempre gli stessi controlli che senso ha stare tutti quei giorni? - sbuffo al solo pensiero degli aghi nel mio braccio. Schifo, schifo e ancora schifo.

- Lo so che non é facile ma devi farle. Hanno trovato del sangue compatibile al tuo quindi é una buona notizia -

- Sì ma non posso sempre sparire nel nulla! Devo inventarmi sempre qualche scusa e non voglio più dire bugie a Lucas e a Virginia proprio ora che sono diventati miei amici - mi lamento.

- Tesoro mio ma devi deciderlo tu se vuoi dire tutto a loro o no - risponde mia madre. Come non darle torto...

- Come se fosse facile! Scusate ma voglio stare da sola - dico alzandomi e andando di sopra.

Non c'è la faccio più a mentire sempre ma purtroppo i miei hanno ragione. Devo essere pronta io a raccontare tutto ma non lo sono ancora.
Insomma è così difficile dire a qualcuno che sei malata perché tanto mi lasceranno subito dopo averlo saputo e ritornerei in crisi o peggio resteranno al mio fianco per pena.

La giornata passa in fretta e arriva subito il giorno dopo. Con i miei vado in ospedale e mi dirigo direttamente nella mia solita stanza, ormai ci ho fatto l'abitudine.

Poco dopo arriva il medico per portarmi in una stanza e mi fanno sdraiare. Prima mi fanno i soliti controlli di routine, i più fastidiosi secondo me e poi la chemio che è più stancante però.

Mi fa sorridere vedere ogni volta che nella stanza gioco i bambini si divertono anche se stanno passando un pessimo periodo, ma mi piange anche il cuore sapere che tutti quei bambini stanno male, a volte anche neonati e inevitabilmente ripenso a quanto faccia schifo il mondo.
Nessuno meriterebbe di stare male ma preferirei star così per il resto della mia vita piuttosto che sapere che nella mia stessa situazione ci sono ragazzini molto più piccoli di me che hanno tutta la vita per essere normali adolescenti.

Passano così cinque giorni e arriva venerdì. Sembra passata un'eternità!
Mi vengono a prendere i miei genitori che mi portano a casa.
Sono troppo debole per fare qualsiasi cosa perciò mi metto a letto.
Ma mentre i miei mi chiedevano come fossero andate le analisi, sentiamo un rumore di sassolini sul vetro della mia finestra.

- Elisa per favore, so che sei lì rispondimi - e dalla prima parola capisco subito che è lui.

- Mamma per favore vai tu non voglio vedere nessuno in questo stato -. Sembro un mostro vivente!

- No ora vado io - e si affaccia mio padre. Ecco quando fa così non é mai nulla di buono...

- Ragazzo o te ne vai o ti mando via a calci - Ecco, lui è mio padre!

- Mi scusi ma devo vedere sua figlia, sono in pensiero per lei. Sta male? - che dolce!

- Non ti interessa, non puoi vederla quindi ora vattene immediatamente - gli urla spasientito.

- Ho solamente bisogno di sapere se sta bene... per favore -. Si è davvero preoccupato così tanto per me?

- Ha solo l'influenza ora puoi benissimo andare - e detto ciò non sentiamo più rumore quindi presumo che se ne sia andato.
Mio padre ritorna da noi molto orgoglioso ma riceve solo uno sguardo omicida, il mio.

- Ma papà! Perché l'hai trattato così male, non ti ha fatto niente - lo rimprovero.

- Non voglio che si avvicini tanto a te soprattutto ora che ti serve riposo - ribatte.

- Lui si prende cura di me. Chissà cosa ora avrà pensato ora! - sbuffo. Quando fa così è insopportabile.

- Ha ragione tua figlia, non dovevi reagire così ma ormai è fatta. Andiamo così la facciamo riposare - dice mia madre e mi lasciano dormire.

Mi ha fatto fare una figuraccia ma so che lo fa per il mio bene anche se certe volte è davvero pesante! Dovrò raccontare un'altra bugia domani purtroppo.

- Allora ragazzuoli finalmente sono tornata! Vi sono mancata?
Scusatemi davvero se non ho aggiornato ma sono stata tanto occupata con lo sport e scuola.
A proposito scrivetemi che sport e quale scuola fate sono curiosa.
Ritornando alla storia l'uscita di Elisa e Lucas è andata molto bene ma prima o poi la verità sulla malattia verrà a galla. Chissà quando però...
Spero che vi piaccia
Baci baci
Serena

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