Capitolo 25

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Ritorno finalmente a casa ma i miei non ci sono visto che sono fuori per lavoro, di nuovo. Dopo aver pranzato ed essermi addormentata sul divano mentre vedevo The vampire diaries (è la vita questa serie) suonano al campanello e ancora rintronata vado ad aprire.

- Dai raccontami tutto mentre ci prepariamo - fa eruzione Virginia, sempre la solita! Iniziamo a truccarci mentre le racconto ogni minimo dettaglio. Va be minimo non è vero, non esageriamo.

- Che dolce! Ora mi sciolgo - dice prendendomi per il culo.

- A parte gli scherzi è stato molto romantico anche se alla fine era strano -

- In che senso? - chiede mentre si mette il rossetto.

- Come faceva a sapere delle lettere incise? -

- Glielo avrai detto tu ma non ricordi - fa spallucce.

- Non l'ho mai detto fidati, ma anche se fosse così allora come la metti il fatto che sapeva il cognome? Per noleggiare o comprare una barca specifica devi saperlo e non poteva essere l'unica rimasta visto che ce ne sono decine - spiego e detta ad alta voce è ancora più strana, non ha alcun senso.

- Questo è strano, sì. Hai provato a chiederglielo? - Anche più di una volta cara Virginia...

- Sì ma ha cambiato subito discorso ed è scappato via. Aveva delle "cose" da fare - dico facendo il segno delle virgolette.

- Va be ora cambiamoci che stasera ci si diverte - saltella tutta euforica.

- Ma viene anche Simone? - chiedo sistemandomi il vestito un po' stropicciato.

- Sì, non voleva lasciarmi sola e poi è un tipo abbastanza geloso - sbuffa.

- È una bella cosa però che si preoccupi tanto per te -.

Volevo che anche Lucas mi dicesse lo stesso, che fosse geloso degli altri che mi si avvicinano però mi fa andare senza problemi. Dopo una mezz'oretta siamo pronte e per colpa sua indosso un abito bianco, aderente e lungo che mi fa assolutamente sentire a disagio.

- Aspetta non trovo il mio cellulare - inizio ad agitarmi non trovandolo.

- No! L'avrò dimenticato sul molo... - aggiungo sbattendo la mano sulla testa. Sono un'imbecille!

- Che sbadata che sei... Dai forza, mentre andiamo passiamo di là -. Guida lei e si ferma davanti al molo.

- Fai presto -. Mi tolgo le scarpe per essere più comoda e salire tutte le scale. Cerco dappertutto e finalmente dopo poco lo trovo sul divano, sotto ai cuscini. Strano che sia lì anche perché sembra messo apposta, bah. Non ci do troppo peso così lo prendo ma accidentalmente, maldestra come sono, faccio cadere dei fogliettini e un pennarello rosso dalla tavola. Rosso, rosso sangue, uguale al colore dei biglietti che ho trovato. È impossibile! E poi cosa ci farebbe con un pennarello rosso? A cosa servirebbe? Lascio tutto così e all'improvviso ho paura di rimanere un secondo di più in quella stanza così ritorno frettolosamente in macchina.

- Trovato, parti - dico velocemente. Andiamo a prendere Simone e poi guida lui per il resto del tragitto. Appena ci avviciniamo si può già sentire la musica ad alto volume e l'odore dell'alcool che si espande in tutta la sala, odio totale!

 Appena ci avviciniamo si può già sentire la musica ad alto volume e l'odore dell'alcool che si espande in tutta la sala, odio totale!

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