Capitolo 19

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Vado in bagno spaventata e incomincio a camminare da destra a sinistra nervosamente. Visto che sono maggiorenne decido di ritornare a casa ma prima che io possa andarmene vedo venirmi incontro il moro.

- Lucas che ci fai qui? Ritorna in classe - gli consiglio.

- Ho chiesto al prof. il permesso. Ma che ti succede? - chiede confuso.

- Niente davvero, non ho proprio dormito stanotte e sono stanca, solo questo - lo rassicuro ma io dentro sto esplodendo.

- Tranquilla ci sono io ora, dai ritorniamo -. Mi prende la mano ma la lascio subito dopo. Lui si gira e mi fissa per una manciata di secondi.

- Cosa c'è ora? - chiede alzando gli occhi al cielo.

- Tu vai io non ci riesco, salto le lezioni -  spalanca immediatamente gli occhi.

- Elisa ma sei impazzita? Non puoi saltare così le ore - dice incredulo.
Lo so che non se lo aspettava, insomma non è da me ma non resisto altri due minuti qui dentro.

- Me ne vado e basta. Per favore ho bisogno di rilassarmi, capiscimi - gli accarezzo la guancia per rassicurarlo.

- In realtà ultimamente mi viene difficile capirti ma va bene. Se hai bisogno di questo io ci sarò lo stesso - mi dice prendendomi la mano e stringendomela.

- Grazie Lucas davvero -. Gli do un bacio a stampo e poi esco da questa gabbia di scuola.

Decido di stare un po' in spiaggia per rilassarmi e non pensare a quello che è appena successo anche perché a casa non posso tornarci o i miei mi fanno fuori.

È già dicembre e fortunatamente fra poco iniziano le vacanze natalizie, infatti in spiaggia fa abbastanza freddo ma quando c'è il sole si sta parecchio bene, non sembra per niente inverno.

Comprendo Lucas, insomma cerca di capire cosa stia succedendo ma questo non lo so neanch'io.
In questo momento vorrei fermare il tempo e godermi ogni minimo istante ma purtroppo non si può fare e sono proprio in questi momenti che il tempo passa troppo in fretta. Metto le cuffie nelle orecchie e risuonano le note di una canzone di Selena Gomez che io adoro, in realtà adoro lei infatti è la mia cantante preferita.

"We’re running out of time
Chasing our lies
Everyday a small piece of you dies
Always somebody
You’re willing to fight, to be right

Your lies are bullets
Your mouth's a gun
And no war and anger
Was ever won
Put out the fire before igniting
Next time you’re fighting

Kill 'em with kindness
Kill 'em with kindness
Kill 'em, kill 'em, kill 'em with kindness
Kill 'em with kindness
Kill 'em with kindness
Go ahead, go ahead, go ahead now"

In questo momento rispecchia troppo il mio stato d'animo, troppe bugie che non portano a nulla di buono, si sa, ed è per questo che ora mi ricattano e mi stanno addosso. Come possono solo immaginare di farmi una cosa così tanto crudele?
Passano così due ore e ora posso ritornare a casa senza dare troppi sospetti. Apro la porta con tanta ma tanta paura.

One more day Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora