Mi trovo la mia migliore amica davanti, preoccupata e con un viso stanco.
- Elisa ma che ci fai qui? Forza che ti porto a casa -. Riesco ad alzarmi, a fatica, con il suo aiuto ed entro nella sua macchina.
Durante il viaggio non mi chiede niente e la ringrazio mentalmente per non assillarmi e darmi il giusto spazio. Guardo fuori dal finestrino le gocce scendere sulla vetrata, le persone con l'ombrello che tornano a casa. La vita va avanti e io sembra che faccia un passo indietro ogni giorno. Come sarà la vita senza di me quando morirò? Qualcuno oltre ai miei genitori si accorgerà che non ci sarò più?
In questo momento vorrei fermare il tempo e gridare senza che nessuno mi senta ma mi limito a guardare Virginia che sembra piuttosto nervosa e strana ultimamente. Esce sempre, dice che va da Simone ma a sto punto non ne sono poi così tanto sicura. Quella persona al telefono mi hai detto di non fidarmi dei miei amici. Dovrei non fidarmi della mia migliore amica e farlo, invece, di qualcuno che non conosco? Infondo lei non mi farebbe mai nulla...
Arriviamo a casa sua e nemmeno i suoi mi fanno domande vedendo il mio aspetto penoso. La mia amica va in cucina a prepararmi una tisana e ritorna da me, impaziente di sapere tutto. Mi guarda come per rassicurarmi e io mi sento subito più tranquilla. So di potermi fidare di lei.
- Oggi ho visto Lucas... E quando ne ho parlato con Cameron si è incazzato e abbiamo litigato - abbasso la testa per non farmi vedere così triste.
- Hai vi... Visto Lucas? Cosa ti ha detto? - chiede balbettando.
- Che non è stata colpa sua e che presto ci rivedremo. Sono sicura che qualcuno lo sta ricattando -. Abbassa la testa e giocherella con il braccialetto che ha al polso. È a disagio, lo sento. Cosa mi stai nascondendo amica mia?
- Perché non mi hai detto che lo incontravi? -.
Si vede che è impanicata ma non ne capisco il motivo.- Eri a scuola e non volevo disturbarti... - le sussurro.
- Beh la prossima volta fallo! Comunque è meglio se stai attenta, insomma è ricercato dalla polizia - dice come per mettermi in guardia su un qualcosa che non riesco a capire. Si è decisamente strana.
- Domani resto ancora a casa - avverto la mia amica spegnendo la luce e addormentandomi poco dopo.
Mi sveglio di sobbalzo a causa della suoneria del mio telefono ma non faccio in tempo a rispondere che smette di suonare. Lo prendo e noto troppe chiamate perse sia dai miei che da Virgi e Cameron. Chiamo la mia amica preoccupata e con la voce tremolante chiedo che succede.
- Come che succede? I tuoi e Cameron sono stati convocati dal preside! Forse è per le troppe assenze... In ogni caso fai presto che qui si mette male -.
Riattacca subito dopo e impanicata mi preparo alla velocità della luce per poi prendere un taxi per arrivare a scuola. Cosa c'entra Cameron in tutto questo?
Mi dirigo velocemente dal preside con gli occhi degli studenti puntati su di me. Nell'ufficio trovo tutti loro seduti e si respira già aria di disagio.- Si sieda signorina - esordisce il preside. Faccio come dice sotto lo sguardo severo dei miei. Che è successo di così grave?
- Senta se è per le assenze sono stata male... -
- Cosa significano queste foto Elisa? - sbatte mio padre, incazzato, delle foto. Appena le vedo rivolgo uno sguardo di sorpresa a Cameron. Foto di me e lui troppo vicini, di noi in discoteca e di noi che ci baciamo in classe. Chi avrebbe potuto fare questo?
- Lei e il signor. Daren avete una relazione? - mi chiede il preside serissimo. Apro la bocca ma la richiudo subito dopo non sapendo cosa dire.
- Parla Elisa perché rischi tanto - questa volta a parlare è mia madre. Lei è sempre stata la persona più tranquilla che ci sia a questo mondo. In ogni discussione lei era quella che faceva ritrovare la serenità in famiglia monostante le numerosi liti che ho avuto con mio padre.
- Non è stata colpa sua. Prenda provvedimenti solo di me la prego... - risponde d'istinto lui.
- Allora lei è stata costretta? Ha subito atti sessuali? - Prima che lui possa aggiungere qualcosa intervengo io.
- No, lui non mi ha mai fatto niente e tanto meno costretta! Non è successo niente al di fuori di un bacio... - abbasso lo sguardo perché in questo momento mi sento una sciocca. Insomma un'alunna e un professore insieme... Eppure gli voglio troppo bene.
- Lei è stata con una sua allieva e non posso fare finta di nulla. È licenziato -.
Il mio sguardo cade su di lui che ha la testa abbassata, in fondo ci aspettavamo tutto questo.- Non può farlo se non ha fatto niente e per di più perderebbe un ottimo professore -
- È già fortunato che non chiamo la polizia signorina -. A quel punto non ci vedo più dalla rabbia e mi alzo dalla sedia sbattendo i pugni sulla scrivania.
- Per che cosa eh? Sono maggiorenne e di conseguenza conseziente. L'ho voluto io e sa perché? Perché è un ragazzo d'oro, un uomo. Lui non fa semplicemente il suo lavoro ma trasmette la sua passione dei libri e della letteratura e se un professore e un'allieva si amano non può impedirlo - tiro fuori tutto quello che non mi aspettavo nemmeno io che pensassi. Penso di aver capito almeno una cosa nella mia vita.
- Penso sia meglio che se ne vada - dice a lui che mi guarda tristemente prima di andarsene perciò lo raggiungo.
In quel momento ho capito che tengo a lui più di quanto pensassi. Gli prendo la mano e finalmente ci guardiamo dritti negli occhi come se fosse l'ultima volta che ci vediamo. Mi lascia la mano e si dirige verso l'uscita della scuola facendomi rimanere in mezzo al corridoio come una cretina.
Le lacrime minacciano di uscire ma cerco di trattenere. Ritorno sul pianeta terra solo quando vedo gli occhi di tutta la scuola puntati su di me. Non faccio in tempo a correre verso l'uscita che mia madre mi prende per il polso obbligandomi a venire con lei. Lo sguardo di mio padre è rigido e severo, si sta sforzando per non urlarmi contro. Lo vedo dai suoi occhi pieni di rabbia.
La mia vita finirà appena metto piede in casa, perfetto!-Finalmente ho aggiornato! Lo so che non lo faccio da parecchio tempo ma non ho un attimo di tempo, per di più non ho più ispirazione e quindi non so come continuare la storia. O almeno lo so nella mia mente, ma non riesco a scrivere tutte le idee che mi frullano in testa quindi mi scuso ancora una volta.
In ogni caso ecco un altro capitolo, un capitolo tosto per la nostra protagonista. Forse avrà finalmente capito quello che prova o è ancora più confusa... Spero vi piaccia!
Sere
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One more day
Misteri / Thriller" E mentre tutti i ragazzi della mia età andavano alle feste più cool del momento, io ero sola in una stanza d'ospedale " - So tutto di te, so della tua vita da quando sei nata e so il tuo più grande segreto. Non puoi scappare da me perchè ti rincor...