" E mentre tutti i ragazzi della mia età andavano alle feste più cool del momento, io ero sola in una stanza d'ospedale "
- So tutto di te, so della tua vita da quando sei nata e so il tuo più grande segreto. Non puoi scappare da me perchè ti rincor...
- Ora mi spieghi? - mi fa cenno di parlare la mia amica. A lei posso dire le cose, mi fido. Siamo nel bagno della scuola e fortunatamente non c'è nessuno.
- Faccio la babysitter al nipote del prof. - dico tutto d'un fiato. È stata stupenda la scena, lei intenta a mettersi il mascara e salta dalla notizia che le ho dato macchiandosi così tutta quanta. Epico!
- Cosa? - chiede sbarrando gli occhi.
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- Hai capito bene. Aveva bisogno di aiuto e ieri visto che si è fatto tardi, e dopo aver saputo che i miei non erano a casa, mi ha convinta a dormire da lui - spiego brevemente.
- Avete dormito insieme? - quasi urla per poi mettersi comoda sul davanzale.
- Sì ma fai silenzio! Non abbiamo fatto nulla ovviamente, insomma è il mio prof sarebbe assurdo - rispondo come se fosse la cosa più normale del mondo per poi sedermi anch'io.
- E perché tratti male Lucas allora? - chiede non capendo e in effetti ha anche ragione.
- Perché i miei controllano che non mi avvicini a lui e allora l'ho lasciato. Non potevo fare altro - sospiro ripensando a quello che mi hanno fatto fare i miei genitori.
- Diglielo no? - e certo per lei è facile!
- No ma che sei pazza? Non voglio che vada da loro, sarebbe peggio. Per favore non dirlo a nessuno tanto meno a lui - la supplico e sbuffa, so che a lei non piace mentire.
- Okay ma secondo me ha bisogno di una spiegazione, è di Lucas che stiamo parlando non il primo che passa - e prima che io potessi controbattere suona la campanella e ritorniamo in classe. Per tutto il resto delle lezioni non faccio altro che pensare a quello che mi ha detto Virginia, ha ragione. Lui merita di sapere tutto pure della malattia ma ho troppa paura...
Finisce la giornata di scuola e ritorno a casa per mangiare e cambiarmi prima di andare da Cameron perché andiamo direttamente a prendere Simone.
- Ciao Simo! Com'è andata oggi a scuola? - chiede lui tutto allegro. Mh... Secondo me è l'effetto di una ragazza!
- Bene, siamo andati a giocare anche in cortile - risponde tutto contento. Ah che bello esser ancora piccoli e spensierati!
- Wow che bello! Hai fame? Andiamo a fare merenda? - chiedo e gli si illuminano gli occhi non appena nomino merenda.
- Siii - risponde saltando tutto felice.
- Allora ti porto in un posto speciale che piacerà sia a te che a zio - faccio l'occhiolino - Un posto molto speciale - aggiungo per poi incamminarmi con loro dietro che mi guardano male.
Passiamo da un bar a prendere dei cornetti e un gelato nonostante faccia freddo e dopo cinque minuti arriviamo.
- Ma è la spiaggia! - urla entusiasta Simone correndo subito sulla sabbia.