- Ciao amore - mi dice baciandomi l'angolo delle labbra. - Questi fiori sono per tua madre e per te questi cioccolatini - aggiunge per poi pormi il tutto.
- Oh grazie amore. Dai entra -.
Chiudo la porta e mi accorgo che è la stessa marca della scatola nella casetta sulla spiaggia. Non ci faccio molto caso, sarà una coincidenza.- Vieni Eli? - mi urla mia madre dalla cucina.
Poso quindi la scatola e vado da loro. Incominciamo a mangiare e c'è un silenzio di tomba anche se, per fortuna, mia madre inizia a parlare.- Andate nella stessa classe, quindi avete la stessa età vero? -
- In realtà ho un anno in più, devo fare 20 anni. Sono stato bocciato -. Lo dice quasi in un sussurro come se si sentisse a disagio.
- Ah... e perché? - lancio uno sguardo suicida a mia madre.
- Mamma non sono affari tuoi! - la rimprovero immediatamente.
- No no tranquilla. Ho avuto dei problemi famigliari - Di nuovo silenzio. Ad un certo punto lascio le posate e mi fermo. Guardo Lucas e capisce cosa sto per fare.
- Mamma, Papà volevamo dirvi una cosa... - Faccio vedere l'anello e i miei sgranano gli occhi.
- Vi sposate? - chiedono in coro.
- Non per ora. Mi ha chiesto di essere ufficialmente la sua ragazza e fra un po' di anni se, saremo pronti, formeremo una famiglia - dico sorridendo come non mai. Mio padre batte i pugni e si alza dal tavolo.
- Ma dico sei impazzita? Anche fra un po' di anni siete ancora piccoli. Ma ti rendi conto? Non lo conosci neppure - urla come non mai. Ha la faccia tutta rossa e penso che da un momento all'altro stia per esplodere.
- Stai calmo papà - lo rassicuro ma è ancora peggio.
- E quando te lo avrebbe chiesto? - si intromette mia madre con tono calmo. Almeno lei ragiona...
Prendo un grande sospiro e le rispondo, so già che si incazzeranno ancora di più.- Sabato ero con lui non con Virginia -
- In pratica per tutto sto tempo siete stati insieme senza il nostro permesso e ci hai pure mentito l'altra sera passandola con lui -
- Amore dai calmati - dice mia madre.
- È colpa mia ma amo davvero vostra figlia e non le farei mai del male - si rivolge a me e io sorrido per ringraziarlo. Perché quando c'è lui io non riesco a non sorridere?
- Tu non parlare. Prenderla così facendola mentire ai suoi genitori... Ma come ti hanno educato i tuoi? Di sicuro sei uguale a tuo padre e ti ha spinto così a cambiare Elisa -. Vedo Lucas con gli occhi lucidi e intreccio la mia mano con la sua per tranquillizzarlo.
- Non dire ste cose papà - lo rimprovero alzando la voce. Quando è troppo è troppo!
- Scommetto che non te li ha neanche presentati. Voglio davvero vedere se suo padre e sua madre ti accetteranno in famiglia. Magari non gliene fregherà niente di loro figlio -
Lucas si alza all'improvviso, prende la sua giacca e se ne va senza dire nulla.- Ma cosa ti è preso? Lo capisci o no che suo padre è morto? Stavolta hai davvero esagerato - e arrabbiata esco di casa raggiungendo il moro.
- Lucas aspetta! - mi fermo con il fiatone per aver corso.
- No scusa ma non ce la faccio. Non mi accetteranno mai. Ti avevo detto che era una cattiva idea venire qui -. Si mette il casco e sfreccia lontano prima che io possa dirgli qualcosa. Rientro con le lacrime agli occhi e una voglia matta di uccidere papà.
- Non lo sapevo, mi dispiace - mi dice lui.
- Non mi rivolgere più la parola ok? Dovresti scusarti con lui non con me ma tanto non te ne frega niente della mia felicità. Hai rovinato tutto, come sempre! - Mi chiudo in camera mia e mi addormento tra un singhiozzo e l'altro.
- Sul serio? - chiede incredula la mia amica. Siamo nel corridoio della scuola. Lucas non mi guarda nemmeno ma lo vedo triste e io non so cosa fargli. Sono mortificata io per mio padre e qualunque parola mi venga in mente mi sembra del tutto sbagliata...
- Sì Virgi, sono infuriata con i miei, non li sopporto più - sbuffo al solo pensiero di ritornare in quella casa.
Passa così un'altra settimana. Il moro un giorno c'è e l'altro no a scuola.
Le poche volte che ci siamo parlati mi rispondeva freddo, come se non stessimo insieme, manco come amici mi prendeva in considerazione. Ritorno a casa e con i miei continuo a non parlarci.- Elisa, domani devi fare i soliti controlli in ospedale e devi starci solo due giorni per questa volta -. Annuisco prima di andare sopra e farmi lo zaino. Mentre prendevo i vestiti mi cade una foto. Ci siamo io e Caleb abbracciati con dietro l'albero di Natale. Eravamo così felici e nonostante sia passato tanto tempo, ci soffro ancora. Dietro c'è una data: 24 Dicembre, era la vigilia di Natale a casa mia. Me lo ricordo benissimo, i miei lo avevano invitato, a loro piaceva come ragazzo. Era un tipo tranquillo all'inizio e si preoccupava di me proprio come ora Lucas e ho paura che vada di nuovo così. Caratterialmente sono molto simili ma di aspetto totalmente diversi.
Si fa mattino e i miei mi accompagnano in ospedale. Se ne vanno dopo mezz'ora e io passo tutto il sabato a fare controlli.
- Vai a letto che domani ne faremo altri - mi dice l'infermiera che mi segue sempre, Sarah. Mi sistema nel letto visto che sono attaccata alla flebo troppo stanca per fare qualsiasi sforzo e, così, mi addormento in un battibaleno.
Mi sveglio all'improvviso nel cuore della notte dopo aver fatto un incubo. Giro la testa e noto sul comodino la maglia di Cameron ed è strano perché io non l'ho messa nello zaino. Vicino c'è un bigliettino. Alzo lentamente la schiena per prenderlo.
"Ti conosco molto bene e hai sempre voluto divertiti anche se non potevi ma ti avverto facendo il doppio gioco con loro due stai giocando col fuoco".
Mi gira la testa e perciò mi sdraio del tutto ma vedo due persone entrare nella stanza, una ragazza bionda e un ragazzo che parlano tra di loro.
- L'ennesima "litigata" tra il moro ed Elisa ma stavolta non é colpa loro. Secondo voi la reazione di Lucas era necessaria o ha sbagliato? Chi sono ora quella ragazza bionda e l'altro ragazzo? Cosa combineranno? Ok ok basta domande hahahaha.
Buon ferragosto ragazzi!
Io starò con mio nonno e il pomeriggio e sera uscirò con le mie amiche.
Voi cosa farete di bello oggi?
Serena
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One more day
Mistério / Suspense" E mentre tutti i ragazzi della mia età andavano alle feste più cool del momento, io ero sola in una stanza d'ospedale " - So tutto di te, so della tua vita da quando sei nata e so il tuo più grande segreto. Non puoi scappare da me perchè ti rincor...