Capitolo 17

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Finalmente è sabato mattina quindi posso uscire dall'ospedale. Dall'altro ieri non é successo più niente per fortuna.
I miei mi vengono a prendere e per tutto il giorno non ci parliamo, nel tragitto cala silenzio ed è una cosa che proprio non sopporto! Forse mi credono pazza ma sto dicendo la verità, non ho mai preso droga e dovrebbero credermi.

Accendo il cellulare ma lo spengo subito dopo notando un sacco di chiamate perse e messaggi di Lucas e Virginia, non ho alcuna voglia di rispondere.
Decido di fare i compiti di recupero che i prof mi hanno mandato tramite email per non rimanere in dietro col programma.

Lunedì mattina senza alcuna voglia mi alzo dal letto e vado a scuola nonostante non sia ancora proprio in formissima.

- Hey che fine avevi fatto? - mi chiedono preoccupati per l'ennesima volta.

- Scusate è che sono andata a trovare i miei zii e in campagna non c'è segnale - ed ecco un'altra bugia, grandioso Elisa!

- Oggi usciamo? - propone il moro tutto euforico.

- Mi dispiace ma sono in punizione - abbasso la testa triste.

- Successo qualcosa con i tuoi? - chiede preoccupato.

- No tranquillo Lucas, le solite litigate tra genitori e figli -. Odio mentire soprattutto se devo farlo con loro due...

Ci dirigiamo in classe e iniziamo la lezione di disegno tecnico che fortunatamente non è una materia pesante. All'ultima ora c'è Veronica purtroppo, non la sopporto proprio!

- Interroghiamo un po'. Vediamo... la signorina Nardi - e appena mi chiama alzo la testa e tutti mi fissano. Ovviamente chi doveva chiamare se non me? Non avevo dubbi.

- Vieni alla lavagna - mi incita.

- Mi scusi ma sono stata assente alle ultime lezioni e non ho capito alcune cose - mi giustifico. Che poi in parte è vero.

- Ma io le ho spiegate - risponde.

- E io le sto dicendo che ero assente! - rispondo sbuffando.

- Ma lei non è la più brava della classe? - mi chiede sarcasticamente in tono di sfida. Vuole prenderle?

- Beh sa sono umana anch'io e non sono un genio - ribatto alzandomi in piedi.

- Senta se non viene le metto un 2 -

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- Senta se non viene le metto un 2 -.
E mettimelo volevo urlarle ma così sarei sembrata solo una pazza isterica e non mi sembrava il caso.
Tutti mi guardano straniti e io sto perdendo la pazienza. Il moro sta per intervenire quando bussano alla porta e compare Cameron, meno male!

- Mi scusi, succede qualcosa? - chiede notando me in piedi.

- No stavo solo per interrogare la signorina - mi indica scioccata.

- Potrebbe rimandare? Devo parlarle di un compito che ha svolto. Posso? -
Oh certo che puoi, alleluia!

- Oh sì certo tranquillo - e subito mi guarda male come se volesse dirmi  "ora l'hai scampata ma la prossima volta non finirà così". Voleva mettermi un 2 ovviamente! Ma poi tutta sta confidenza di dargli del tu dove l'ha presa?

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