Capitolo 12

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"tu che sai colmare, tu che sai calmare."




senza che me ne accorga siamo sulla via di casa mia. guardo l'orologio viola che porto al polso, lo stesso da quando avevo cinque anni, segna le 18.

<beh, allora..> inizia jamie

<mi sono molto divertito> continua

<ti va di fermarti a cena?> chiedo, a brucia pelo

<oh, non so.. non creo problemi?> mi chiede

<non penso proprio> dico, aprendo lo sportello e scendendo dalla macchina.

percorro qualche metro sul marciapiede grigio chiaro, che ormai conosco a memoria, e sento il motore della macchina spegnersi, la portiera chiudersi, e in qualche secondo jamie è già accanto a me. mi accosto davanti alle tre scalette che precedono la porta, e apro la zip della borsa. dove sono le chiavi?

<ma che cazzo, è possibile che io non le trovi mai?> borbotto

sento jamie ridacchiare dietro di me, e esasperata tiro fuori le chiavi dalla mia borsa nera.

<sono a casaaaaa!> urlo, aprendo la porta, e facendo entrare Jamie.

mi levo le scarpe, e le tengo in mano. senza quei 10cm di zeppa sono decisamente più bassa di lui, almeno 20cm.  

<maaaaaaammmaaaaaaaa, dylaaaaaaaan?!> continuo ad urlare

mi affaccio in cucina, in salotto, sul portico, niente. faccio cenno a jamie di seguirmi, e andiamo al piano di sopra. apro tutte le porte, ma non c'è traccia né di mamma né di Dylan.

<uff, ma è possibile? vieni jam> dico, entrando in camera mia, e buttandomi sul letto

compongo velocemente il numero di Dylan

<hey oli, dimmi> mi dice, con il fiatone

<dove sei?>

<sono agli allenamenti di calcio, ricordi?>

<ah no, mi ero scordata.. quando torni?>

<non torno, devo uscire con Jennifer>

<mmh okay.. mamma?>

<boh, chiamala>

<ciao>

 chiudo la chiamata, e mi giro a guardare jamie, che è girato di spalle, guarda attentamente i cd.

compongo il numero di mia madre

<mamma?>

<ciao olivia, tutto bene?>

<sisi, volevo solo chiederti a che ora tornavi..>

<eh tesoro, non lo so. qui è successo un casino e stiamo tentando un affare, potrebbero volerci ore>

<ah okay, ho capito>

<perché? non c'è tuo fratello?>
<no, dylan non torna, e beh.. volevo sapere se jamie poteva rimanere a cena>

<jamie bower?>

<si, ma non ti preoccupare..>

<nono, fallo rimanere! è così un caro ragazzo. perché non uscite? che so, in discoteca, al cinema, qualche locale..>

A little change. || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora