J A M I E' S P O V
Apro la porta, ed entro nella stanza con lei al seguito. Chiudo la porta e mi getto sul letto, che è nella parete opposta alla porta. Lei si guarda intorno, ancora più incuriosita di quando è entrata in casa, va subito alla mia libreria, che però non è un granchè, avendo quella di sotto qui tengo pochi libri. Guarda attentamente il mio stereo gigante, accanto al quale c'è la mia collezione di CD, poi si avvicina alla chitarra, nell'angolo.
<mi suoni qualcosa?> si gira verso di me.
Mi alzo in piedi e la abbraccio da dietro.
<ora no, i miei mi potrebbero ammazzare se mi metto a suonare ora, se me lo ricordi domani> le sussurro
Lei annuisce e inizia a canticchiare una canzoncina in italiano, ondeggia i fianchi. Si libera dalla mia presa e va verso la mia scrivania, davanti a questa, sulle pareti grigie, c'è un enorme lavagna di sughero, guarda tutti gli appunti e le foto attaccate, poi si sposta ancora e si affaccia alla finestra, poco lontana dal letto. Guarda fuori verso il giardino di casa, perfettamente curato, con il piccolo labirinto di siepi e la fontanella all'interno. Mi lancio sul letto e la guardo, i capelli scompigliati e gli occhi vispi. Lei si volta verso di me e mi sorride, poi si sdraia accanto a me.
<maglietta, prego> tende una mano
Mi sfilo la maglia nera e gliela porgo, poi accendo la tv. Arrivo fino ai canali dei cartoni, e decido di lasciare Doraemon. Mi guarda e ridacchia, faccio finta di non vederla ma sorrido anch'io. Si leva la camicia e il top, poi anche i pantaloni, rimanendo in intimo. Si alza in piedi sul letto e mi guarda, alzo lo sguardo verso di lei, cazzo, cazzo, cazzo.
<posso farti una foto?> mi chiede
<io posso farne una a te?> sfodero uno dei miei sorrisetti e lei diventa fucsia. Le prendo una caviglia e cerco di far arrivare il più in su possibile la mano, ma arriva giusto sotto il ginocchio visto che lei è in piedi. Non accenna al volersi mettere seduta, perciò la faccio cadere, e precipita ovviamente addosso a me. Ride come una matta, e quella risata è il suono più bello che abbia mai sentito. Le faccio il solletico e lei si dimena sotto di me, mi tira anche qualche schiaffo, allento la presa intorno ai suoi polsi, e lei coglie subito l'occasione per alzarsi dal letto e allontanarsi da me.
<dai, torna qui, scemaaa> strascico la voce le allungo una mano verso di lei.
Mi guarda incerta, poi si siede sul bordo del letto e mi guarda. Le prendo i fianchi nudi e la porto vicino a me, la stringo forte al mio corpo. Lei si mette sopra di me, mi traccia i bordi dei tatuaggi, sembrano piacerle molto. Si morde un labbro, è così bella.
<ti fidi di me?> le chiedo portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lei annuisce e abbassa lo sguardo. La faccio scendere da sopra di me, mi sostengo con i gomiti sopra il suo corpo, le nostre labbra si incontrano ed accade la magia. Ogni volta che la mia bocca si unisce alla sua è come se scoppiassero una serie di fuochi d'artificio. Le bacio il collo e inizio a succhiare con forza, passando anche sulle clavicole e la parte di seno che non è coperta dal reggiseno, si lascia sfuggire un gemito. Continuo a lasciare baci umidi sul suo corpo, le sue gambe si aggrappano al mio corpo, mentre si spinge verso di me. Ridacchio per la sua reazione, è così innocente che si eccita per niente. La guardo per un secondo negli occhi, voglio essere certo che lei sia sicura, sono il primo e spero anche l'unico. I suoi occhi ardono di desiderio, mi bacia di nuovo. Faccio scendere una mano sul bordo dei suoi slip, poi sulla parte interna della coscia, lei continua a baciarmi senza neanche respirare più, come se fossi io il suo ossigeno. Le mordicchio un orecchio, sorride. Le lascio qualche succhiotto sulla clavicola, poi scendo tracciando con le dita il bordo del reggiseno, le bacio la pancia, arrivo al bordo degli slip, lascio dei baci lungo l'elastico. Le sue mani sono sui miei capelli, la guardo un attimo negli occhi, la mia bambina.
O L I V I A' S P O V
Lascia dei baci lungo la parte superiore dei miei slip, non resisto più. Gioco con i suoi capelli, come faccio sempre, del resto. Mi guarda negli occhi, come se chiedesse il mio consenso, poi sfila molto lentamente le mie mutandine nere, mi bacia. La sua mano scende verso la mia intimità, infila un dito. È una sensazione strana, ma non lo molto tempo per pensarci, perché sono invasa dal piacere. Si muove come se conoscesse a memoria ogni centimetro del mio corpo, continua a baciarmi. Infila un altro dito e il piacere aumenta. Stacca le labbra dalle mie e inizia a baciarmi il collo, mi sfugge un gemito. Scende con le labbra e arriva sempre più giù, sfila entrambe le dita da dentro di me, la sua lingua si muove abilmente provocando ancora più piacere. Perdo la cognizione del tempo e di tutto ciò che accade attorno a me, un'ondata di piacere mi colpisce, non resisto più.
Jamie si tira su e mi lascia un bacio, non penso di averlo mai visto così sorridente.
<brava la mia bimba> mi prende una mano.
<vieni, facciamo una doccia> mi fa scendere dal letto e mi da una felpa: il bagno è al piano di sotto. Infilo la felpa che mi sta gigante, arriva a metà coscia, poi scendiamo insieme di sotto. Jamie mi tiene stretta a lui, come se pensasse che mi possa perdere da un momento all'altro,
J A M I E' S P O V
La tengo stretta a me, non voglio che pensi sia cambiato qualcosa. Poco fa era così bella, aveva una luce negli occhi diversa dal solito.
Arriviamo nel grande bagno al secondo piano, la faccio entrare e chiudo a chiave la porta dietro di noi, sono le 2 e i miei dormono, ma non si sa mai. Apro l'acqua della doccia, lei si leva la felpa ed entra.
<non vieni?> mi chiede da dentro
<nah, penso che tu abbia avuto abbastanza esperienze per oggi, ti aspetto qui> le rispondo
Chiude lo sportello scorrevole della doccia e inizia a canticchiare. Mi siedo sullo sgabello e prendo il telefono. Ci sono una decina di chiamate perse da Sam e altrettanti messaggi, faccio un giro su Instagram e rispondo alle mail di locali che ci propongono delle serate. Dopo circa 15 minuti l'acqua si chiude. Le passo un asciugamano e una piccola Olive con i capelli bagnati e il trucco colato mi si presenta davanti. Le lascio un bacio sulle labbra. Si guarda allo specchio e inizia a pettinare i capelli, poi li lega in un perfetto chignon sopra la testa. Torniamo di sopra, le presto la mia maglia per dormire, ci mettiamo a guardare i cartoni fino alle cinque, si addormenta sul mio petto. Sono felice. non pensavo che l'avrei mai detto, ma lo sono veramente.
![](https://img.wattpad.com/cover/118473621-288-k886577.jpg)
STAI LEGGENDO
A little change. || Jamie Campbell Bower
FanfictionOlivia è una ragazza normalissima, vive a Roma, monta a cavallo e non vede l'ora di iniziare il suo secondo anno di superiori. purtroppo però la sua vita viene completamente stravolta quando sua madre riceve un lavoro in California, e così lei, sua...