Capitolo 18.

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Oli esce dalla stanza dopo qualche minuto, con indosso una canottiera nera e un paio di pantaloni della tuta con degli unicorni sopra, i piedi scalzi.

<oddio mi hai fatto prendere un colpo!> quasi mi urla contro

<sshhh> le dico, mettendole un dito davanti alla bocca.

la metto spalle al muro e la bacio, sulle labbra e sul collo, sulla clavicola, baci veloci e leggeri. lei si appoggia completamente alla mano che tengo dietro la sua schiena, e quasi le scappa un gemito. metto le mie labbra sulle sue, e le chiedo l'accesso con la lingua. le mie mani passano dai suoi fianchi al suo sedere. mi stacco, ricordandomi che Tristan ci sta aspettando dentro.

mi abbasso per farla salire a cavalluccio, e poi al galoppo entro nella mia stanza. Tristan è su uno dei due letti matrimoniali, e quando ci vede entrare inizia a ridere. lascio cadere Oli sull'altro letto, e poi torno indietro a chiudere la porta.

<tv?> chiede lei, mettendosi comoda sotto le coperte

annuisco, e tristan si alza per prendere il telecomando.

ci mettiamo tutti e tre nel mio letto, e Olive e Tristan iniziano a litigare su cosa guardare, alla fine decidiamo per Spongebob.

-

sono le tre di notte, e stiamo ancora guardando i cartoni, ma Tristan si è addormentato. prendo il cellulare e la luce per poco non mi acceca. faccio una IG story, dove inquadro me, Olive super concentrata sulla tv, e poi Tristan che dorme. la posto.

scuoto tristan, che sotto il mio tocco si sveglia subito.

<hey, ti sei addormentato> gli dico

<mmh si, buonanotte Jam, buonanotte Olivia> dice alzandosi spegnendo la tv e andandosene nel suo letto.

<okay, allora io vado> dice Olive

<no, non te ne andaree> dico, prendendole un braccio

protesta, ma alla fine la prendo di forza e la butto nel letto.

mi alzo, e mi levo la maglietta e i jeans, restando solo in boxer.

<uhm.. hai una felpa per me?> mi chiede

mi chino e afferro nel borsone una felpa, senza zip, nera. gliela lancio, e poi mi metto nel letto anche io.

<non guardare> mi dice

mi metto un cuscino sulla faccia, e aspetto.

<okay, ora puoi>

levo il cuscino e vedo lei con indosso la mia felpa. nonostante la felpa le stia enorme riesco a vedere che si è levata il reggiseno, probabilmente stava scomoda.

<sta meglio a te che a me> le dico

mi sorride, e mi bacia.

<belli i pantaloni> la prendo in giro

fa l'offesa, quindi mette il broncio e si gira di là.

mi avvicino e la stringo forte a me. sposto la felpa e le bacio il collo. mi fa cenno di aspettare e si alza. si avvicina al letto di Tristan e gli ride in un orecchio. lui non si muove neanche, continua a dormire. corre e si lancia nel letto, poi inizia a baciarmi. la faccio sdraiare a pancia in su, e mi metto sopra di lei, reggendomi sui gomiti. le sue mani giocano con i miei capelli, mentre con le gambe si stringe forte a me. mi mette le mani sul petto e fa sdraiare me. si mette sopra di me, e continua a baciarmi. le infilo le mani sotto la felpa, restando però solo sulla schiena. mi sfila la maglietta, e mi bacia il collo, scendendo poi sui pettorali e gli addominali.

cazzo, questa ragazza mi farà impazzire.

si ferma di colpo, e si infila sotto le coperte. rimane sopra di me, e con una mano segna le mie clavicole. con l'altra mano scende fino ad incontrare l'elastico dei miei boxer. con una mano segue l'elastico, andando avanti e indietro.

mi tortura.

basta, non ce la faccio più. le blocco la mano, e inizio a fare lo stesso. prendo l'elastico della sua tuta, e infilo una mano sotto i pantaloni. sento uno strato di pelle, e poi scendendo più giù il pizzo. le sfilo i pantaloni, e continuo a giocare con il bordino di pizzo. la bacio, ma mi ferma.

<Jamie.. io..> inizia a parlare

lei cosa?

<io non voglio farlo> mi dice abbassando lo sguardo

cazzo.

le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<non preoccuparti piccola, la prossima volta> le dico, spostandola da sopra di me

<no.. io.. non so quando vorrò farlo>

ah..

<se vuoi vado via> mi dice quando non le rispondo

<No! non andare. senti, non mi importa se non vuoi farlo. aspetterò. hai fatto bene a fermarmi. non farò mai niente che tu non voglia. okay?>

annuisce, e si stringe a me.

<solo.. posso sapere perchè? ho fatto qualcosa che non va?> chiedo

<Cosa? no! tu sei meraviglioso, è solo che.. io..>

lei?

oh cazzo. sono un coglione. cazzo cazzo cazzo.

<tu sei vergine?>

annuisce, e diventa rossa.

sono proprio un coglione. certo che è vergine, è piccola! deve fare quindici fottutissimi anni. quindici! ciò vuoldire che ne ha 14. sono un coglione. e io che me la volevo pure fare.

<ma quindi.. proprio zero?> chiedo

<non ho nessunissima esperienza, no..> mi dice

<e.. ora ti è piaciuto? cioè, non abbiamo fatto niente ma.. >

<molto. mi è piaciuto moltissimo>

le sorrido, e la bacio.

la mia piccolina. ho deciso, voglio essere io il primo. e l'ultimo.

<a che pensi?> mi chiede dandomi un bacio a stampo

<a noi due.. il mio colore preferito è il grigio, il tuo?>

<azzurro.. jamie è proprio il tuo nome?>

<no, mi chiamo James Metcalfe Campbell Bower, ma non lo sa nessuno.. cosa ti manca più di tutto di Roma?>

<il mio cavallo.. si chiama Zorandina. lei beh, è bellissima. bianca, ma sempre sporca. quando ero triste andavo da lei e mi sentivo subito meglio. mi manca così tanto.. a te?>

<la pioggia. sembra strano, ma qui non piove quasi mai, non nevica, sono tutti abbronzati, non mi piace.. canzone preferita?>

<Rivivere, di Nitro.. è una canzone italiana> mi dice.

poi allunga una mano e prende cellulare e cuffiette, e cerca la canzone su youtube. mi traduce ogni strofa, e passiamo la notte così, con le cuffiette nelle orecchie.

questa ragazza è decisamente pericolosa.

A little change. || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora