Capitolo 6

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Venerdì 15 Settembre 2017

«Buongiorno papà» saluto allegramente varcando la porta di casa.

«Ciao Stella come stai? Davide?» chiede premuroso. Per papà la sua priorità è sempre sapere se io e Dade stiamo bene, ma proprio bene bene, storie del tipo puntura di ape, storta al piede, febbre improvvisa, una botta allo spigolo, una scivolata in casa lo manderebbero in crisi e non oso pensare a come reagirebbe a problemi ben più gravi. Ci ama alla follia, credo che se stiamo bene noi stia bene anche lui.

«Si papà, tutto ok. Davide l' ho lasciato tranquillo a scuola» gli lascio un bacio veloce «Mamma?»

«È in veranda» mi risponde velocemente mentre riprende a sistemare delle carte.

La raggiungo subito «Ciao Mamma!»

«Stella! Speravo che passassi, ti stavo preparando un'insalata per pranzo, vai di fretta?» parla senza voltarsi, ma sporgendosi sulle piante.

«No no, questa mattina non ho nulla da fare, dopo di qui, raggiungo la signora Franca»

«Allora stenditi un po', vieni, finisco di prendermi cura delle piante».

Mentre mi accomodo sulla poltrona a dondolo, la osservo togliere i fiori secchi dalle piante. Io personalmente non amo il giardinaggio, alle mie piante mi limito a versare un po' d'acqua «Mamma quando passi a sistemare le mie? L'acqua la verso, eh!» sorrido quando penso a Gabri ieri sera che mi ha tolto l'impiccio sapendo che non ho la passione per il verde «Non ne ho molta cura ma mi dispiacerebbe se seccassero, il terrazzino sicuramente è più bello colorato» la butto lì, sperando di ricevere aiuto.

«Se riesco passo una di queste mattine, guai se vedo che sono seccate, spero proprio che ce la versi davvero un po' d'acqua. Devi averne cura, oltre che rendere bello il tuo terrazino, occuparsi della terra e delle piante può avere gli stessi risultati della meditazione, riduce lo stress e cura la salute mentale. A me fa questi effetti, passerei ore e ore. Dovresti farlo, ti servirebbe».

«Mi servirebbe?» Vorrei padellarmi in testa, mi parlo allo specchio, sono un po' provata per strane situazioni, ma tutto questo non ha niente di nuovo dalla mia solita routine. Sbuffo, cacciando via le parole sottintese da mamma. «Ieri sera Gabri mi ha confermato le ferie, sarà felice la mia salute mentale».

«È stato da te ieri sera?» domanda come una delle peggiori giornaliste della più scadente rivista di scoop.

«Sì, è passato da casa» dico impassibile.

«Novità? C'è qualcosa che finalmente dovrei sapere?» Smette di sistemare voltandosi verso di me ed eccola che parte seriamente.

«Quali novità? Non sai di cosa parli» la devo bloccare.

«Oh figlia mia! Ma quando ti svegli? Quel ragazzo è pazzo di te!» mi urla alzando le mani verso il cielo.

«Ma che dici? Siamo amici! Poi Gabri pazzo di me? Non hai visto bene! Noi siamo perfetti insieme da amici, non c'è altro. Se vedi confidenza è data da quanto tempo stiamo insieme. La complicità non tramutarla in altro».

Finalmente sembra arrendersi, continua a dedicarsi alle sue piante, tuttavia non si trattiene nel dire altro «Ma... non sono ancora una babbiona che non vede e capisce le cose».

«Comoda questa sdraio dondolo, devo prenderne un paio anch'io» dico oscillandomi avanti e indietro.

Batte le mani «Sì sì, cambia discorso, ti riesce sempre bene. Se ti è andata male la prima volta, non vuol dire che ti andrà male sempre. L'amore è ridere, donarsi, devozione, sentire musica nel cuore, condividere ma è anche soffrire, sudare, cadere e ricadere. L'amore è un impegno, è un lavoro continuo, ma quando ti riesce bene è l'impegno più gratificante della tua vita. Credi di aver sofferto solo tu? Ohi! Tutti ne hanno avute di batoste» dopo due secondi di silenzio, continua «E comunque Stella, l'amore alla fine ti trova».

ELP Effetto Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora