Capitolo 11

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Mercoledì 20 Settembre 2017

E se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, questo risveglio può prospettare una giornata strabiliante, può davvero far partire al meglio il nuovo giorno. Una visione come poche.

Ho accanto il mio divino, steso a pancia sotto con un braccio sopra il cuscino. Indossa solo slip neri. Un fisico perfetto abbinato ad un'abbronzatura dorata. Quelle spalle larghe mi donano uno straordinario senso di protezione.

Vorrei avvicinarmi, sento da qui il profumo di vaniglia. Si sarà fatto una doccia prima di mettersi a letto.

Mi avrà svestita lui ieri sera, visto che il mio abito, la mia borsa e le scarpe sono appoggiati sulla sedia e ora indosso una sua maglietta.

"Allora, pensa Stella. Cosa sarà successo?"

Dopo essere stati insieme e poi aver pensato a come uscirne, ho ripreso a bere. Ok! Fin qui tutto chiaro, ma del dopo ho solo qualche ricordo e Gabriele non è incluso in nessuno di questi. Sono sicura che non sia successo altro tra noi, ero messa male immagino, poi ho l'intimo addosso e non ci sono tracce di avvicinamenti pericolosi.

Con delicatezza mi alzo dal letto, non voglio svegliare nessuno. Uh! Che mal di testa, la sento davvero pesante. Con molta calma, senza fare rumore, scelgo dall' armadio una sua maglietta e un pantaloncino con laccetto da poter stringere, mi serviranno da indossare dopo una rinfrescata in bagno.

Termino in fretta la doccia più veloce della mia vita. Con il dito passo del dentifricio in bocca. Mi asciugo e ripenso a ieri. La mia lei allo specchio sembra rassicurarmi «È tutto ok».

Ricordo ogni cosa, le sue mani sul mio corpo, quegli occhi profondi e quella lingua tanto dolce quanto abile. L'energia e la passione che vagavano nel mio corpo, dalle punte dei miei capelli a quelle delle dita dei piedi, sentivo che aumentava in concomitanza a quelle provate da lui.

Appoggiata allo stipide, con i capelli bagnati legati a chignon e una sua maglia bianca annodata di lato con shorts arrotolati, l'osservo. È un dio greco ma... non ho dubbi su cosa devo fare.

"Ieri sera non è successo nulla! Rimuovi qualsiasi cosa."

Avrò bisogno di una terapia per dimenticare l'incantevole ricordo, ne avrò bisogno, sì!

Sono pronta per fuggire, per andare via in silenzio. Indosso le scarpe alte di ieri non avendo altro, piego il vestito e afferro la borsa.

Mi ricordo troppo tardi del ticchettio delle scarpe. Scorgo subito Gabriele sedersi sul letto e poi appoggiarsi alla testata a braccia incrociate e viso accigliato «Buongiorno! Te ne volevi andare così?»

Mi giro verso di lui sentendomi come una bambina beccata dopo una terribile marachella «Ciao, non volevo svegliarti, tra un po' ti sarebbe suonata la sveglia» mi concentro a parlare nonostante la sua bellezza mattutina.

«Appunto!»

Mi avvicino verso di lui, cerco di parlare più rilassata possibile e soprattutto come sempre, il piano mi riuscirà solo se saprò recitare bene «Ho preso in prestito i tuoi abiti e ho fatto anche una doccia».

«Ho visto. Bello questo nuovo mood! Vuoi ritornare a ballare per combinare altri casini?»

"Stella tira fuori l'attrice che c'è in te!"

«Gabri... Perché dici così?»mi siedo sul letto accanto a lui «Che ho combinato? Non dirmi che mi sono messa a ballare con sconosciuti?... Non ricordo nulla!»

«Sì, anche, eri con un tipo impasticcato di brutto, si vedeva da lontano, dopo un minuto di show ti ho presa e portata via»

«Oddio!»

ELP Effetto Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora