Capitolo 12

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Giovedì 21 Settembre 2017

All'uscita dal party shop, mi fermo in strada per mandare un messaggio sul gruppo e ricordare a tutti della cena: -Memo: questa sera, alle 21, alla Terrazza Stella, party cinematografico-

Immediatamente il telefono squilla. Rispondo presto «Allora come stai? Ieri non ti sei fatta sentire per niente» sento Sara rimproverarmi al telefono.

«Hai ragione, c'è voluta una giornata intera per mandar via i danni di una sbornia presa male» e vorrei dirgli "non solo quelli", ma mi contengo nel raccontarle le avventure di una ragazza confusa, stupida e irrazionale.

«Ti prometto, che dalla prossima volta che ti vedrò con un bicchiere in mano, farò comparire la mia bacchetta e trasformerò la bevanda in succo o Coca-Cola... Non voglio più vederti ridotta in quel modo» risuona una piccola ramanzina.

«Hai ragione...» tento di cambiare discorso «sono in strada...»

«Gabriele era furioso» mi interrompe «ma mi è sembrato già strano dopo che ti ha trovata, qualcosa non mi torna».

«Chiedi un po' alla tua bacchetta!Comunque, ascoltami... ho preparato tutto per la cena di questa sera» dico ricordandomi il contenuto delle buste in mano «ho preso oltre alla plastica colorata della tavola, un kit photobooth con il tema cinema, carinissimo il ciak e la statuetta del premio oscar. Ci divertiremo con i selfie».

«Ma come sai organizzare tu queste cene, non lo è in grado nessuno» si complimenta la mia amica.

«Mi piace» dico convinta. Adoro avere gente in casa, ma di più saperla contenta e felice. Ho perso più di un'ora al PC per la stampa di frasi celebri di alcuni film e parti di sceneggiature da poter interpretare. Ho pensato a piccoli giochini per intrattenerci e trascorrere la serata con piacevoli risate.

«E da mangiare?» chiede curiosa.

«Organizzata anche lì. Come aperitivo fritturine...»

«Wow» mi blocca «friggerai pure?»

Vado avanti, senza dare importanza alla frase «Poi ti cito qualcosa: una lasagnuccia, crespelle ripiene in vari gusti, pollo alle mandorle...»

«Wo wo, frena!» mi stoppa.

«No tesoro! Sono attiva dalle sette di questa mattina. Ovviamente ho preparato macedonia di frutta e porzioni monodose di cheesecake» dico ancora tutto ad un fiato.

«Non vedo l'ora, mi è venuta una fame pazzesca» grida piagnucolando.

«Mancano un paio d'ore. Ti aspetto chica!» la saluto rilasciando il cellulare nella tracolla.

In strada, sola, mi vien da ridere alla sua domanda "friggerai pure?". Io friggere? Di sicuro non farò nulla che si possa neanche avvicinare. Mi organizzerò nel raggiungere il mio intento. Ho piccoli trucchetti, segreti che tali rimarranno.

Manca un isolato per arrivare alla friggitoria, prenderò al volo quello che mi serve e raggiungerò presto casa. Da vera professionista, poi, nasconderò carte e vassoi sospetti.

Termino quasi di attraversare l'angolo e un forte fischio mi trafora i timpani. In pochi istanti, il tempo di voltare il capo al mio fianco, ho conferma che quello sia un forte stridio di due pneumatici.

Lo scooter arriva sempre più vicino, finché sento alle spalle come una folata di vento, salvata da due braccia che mi cingono forte e mi trascinano lontano dall'incrocio.

«Pezzo di merda!» sento urlare contro il motorino che sfreccia lontano incurante della scena.

Mi sorreggo ancora forte su quelle spalle, sconcertata e confusa dell'accaduto.

ELP Effetto Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora