Capitolo 13

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Sabato 22 Settembre 2017


Con il borsone alle spalle mi avvio, stanca, verso l'uscita del locale. Come ogni consueto venerdì, ho lavorato con Max. Ho avvisato Diego che mancherò per due weekend per la trasferta a Barcellona, non è rimasto contento, ma piano piano si è fatto una ragione e io mi sono tranquillizzata.

La mia settimana di ferie è quasi terminata, è passata così velocemente e sono successe così tante cose. Mi sento più stanca del solito, le ore piccole di tutte le notti non mi hanno di certo aiutata, ma che vita è se non la vivi?

«Stella!» mi chiama Diego da lontano, prima di uscire dalla zona ristorante.

«Ehi! Che succede?» gli vado incontro.

«Tieni!» mi passa una rosa gialla con entusiasmo «L'ho trovata in ufficio da me, non so chi l'ha lasciata, però sulla bustina ho letto <Per Stella>»

«Oh!» resto stupita «Grazie!»

Chi mi ha potuto lasciare questa rosa?Incuriosita dal contenuto della busta, la apro. Resto interdetta alla vista di un semplice punto, un bigliettino bianco con solo un punto. Inizio ad essere stanca di questi misteri e giochetti: messaggi da sconosciuto, ombre strane e adesso questa rosa, che per quanto sia bella non sono contenta di averla tra le mani.

All'uscita dello stabilimento noto subito, seduto sul muretto, Gabriele.

«Gabri! Ma che stai facendo?» richiamo la sua attenzione notando una sigaretta in mano «Non ti ho mai visto fumare!»

«Ooh... Un'idea del cazzo» spegne la sigaretta lasciandola nella ceneriera «Chi è geloso?» dice mettendosi una gomma in bocca.

«Cosa?» chiedo confusa.

«Io te la regalerei se fossi geloso di te» indica la rosa «Insomma, si sa il suo significato in generale».

Oh, cavolo! Non ci avevo proprio pensato... Gelosia... Questa rosa gialla è da intendere gelosia da parte del mittente?

«No... Niente di tutto questo» rispondo subito per non incuriosirlo «Casualità. La porto a mamma. Tu? Che ci fai qui? Non ti ho visto prima».

«Sono arrivato da poco e mi sono tenuto lontano dal locale» si avvicina per salutarmi.

«Io vado a casa, devo ritirarmi» allungo la guancia per prendermi il suo bacio.

«Vai via? Già?» mi afferra per mano.

«Sono stanchissima!» mi divincolo dalla sua presa.

«Non mi stai evitando?» mi chiede parandosi avanti.

«No! Non ti sto evitando! Non vedi le mie occhiaie?» rafforzo il concetto indicando la parte nominata.

«Sei sempre così fresca, bella» accarezza delicatamente il viso «Non hai occhiaie».

Rido «Allora sei stanco tu! Non ci stai vedendo bene!» come fa a negare l'evidenza?

«Non mi stai evitando?» insiste.

«No! Sono stanchissima e devo fare ancora la valigia» mi sposto di lato cercando strada libera.

«Sicura?» mi afferra prontamente ai fianchi con entrambe le braccia, riportandomi alla sua visuale.

«Gabri! Voglio andare in macchina. Sono stanchissima!» piagnucolo ancora «Guarda che ore sono... Te lo dico io, l'una passate!»

«Non c'è altro?» continua con tono indagatore poggiando la sua fronte alla mia. Reggendomi per bene, con braccia incrociate sulla mia schiena, mi invita a indietreggiare verso il parcheggio.

ELP Effetto Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora