Capitolo 9.3

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Ohi ohi! Che dolore al sedere, grazie alle cadute a calcetto saponato sono piena di lividi, in più ho dolori muscolari dappertutto. L'arrivo di Davide in spiaggia di certo non è stato come un pomeriggio in spa, le rincorse sulla sabbia sono state determinanti.

Attendo Gabriele fuori dal cancello di casa. Per chiudere la serata in bellezza, ci siamo accordati nel fare un giro con i motorini dopo cena. Nel frattempo ho avuto modo di sistemare Davide e farlo addormentare. Lasciarlo che dorme, mi fa sentire meno in colpa.

Mi sono vestita comoda con shorts di jeans strappati e una maglietta in cotone bianca, sopra ho indossato un maxi cardigan kimono. Ho truccato solo occhi e labbra e lasciato i capelli con mosso naturale.

Due motorini svoltano l'angolo, sono loro. Il primo guidato da Mattia con alle spalle Sara e nel secondo Gabriele.

«Buonasera! Serve un passaggio?» mi chiede seriamente Gabriele passandomi il casco.

«Ciao Ragazzi» saluto i primi «Sono rimasta a terra e ho disperatamente bisogno di un passaggio. Sì!» rispondo anch'io seriamente afferrando il casco e indossandolo.

Mi posiziono dietro di lui. Dopo l'accelerata sistemo meglio il mio corpo, appoggio il mento sulla sua schiena e faccio presa con le mani tra pettorali e addominali.

Con un movimento dolce e delicato, avvicina la mia mano alle sue labbra e con un bacio accarezza il dorso «Sei bellissima!» Si volta verso il mio viso, sicché io possa sentire.

«Stella hai freddo? Ti prendo la giacca a vento?» mi chiede premuroso.

«No! Sto benissimo... Grazie!» rafforzo la presa con le mani, stringendolo più forte a me. Un modo per ringraziarlo.

La serata è piacevole, niente vento, ci sfiora solo una leggera brezza marina. Mi sento davvero in pace. Non ho necessità né di parlare e né di sentire nulla, quel contatto magnetico è tutto quello di cui ho bisogno.

Gabriele parcheggia la moto seguito da Mattia, da qui non siamo lontani dal baretto sulla spiaggia.

«Cosa vuoi da bere?» Mi chiede.

«Cosa prendi tu?» Rispondo con domanda.

«Birra» dice secco.

«Ok! Prendine due!» Sollevo le dita.

Siamo rimasti soli, dopo che Sara e Mattia si sono incontrati con una zia di lei, ne hanno approfittato per salutarla e fare due chiacchiere.

«Tieni» Gabriele mi passa la birra «Andiamo di qua, intanto facciamoci una passeggiata sulle passerelle tra le dune»

«Ok! Basta una chiamata per trovarci con loro» parlo e lo seguo.

«Guardami!» si ferma, sorseggia la birra e poi fissandomi continua a parlare «Domani chiami il Direttore, sì?» mi chiede preoccupato.

«Mmm» mugugno bevendo dalla bottiglia.

«Se ci penso che partiremo insieme, per vivere quell'esperienza pazzesca... tremo» imita la scena «Una figata pazzesca!»

«Non ho cambiato idea, però ho addosso uno strano senso di colpa»

«Stai tranquilla, ci sono i tuoi con lui»

«Non voglio angosciarti! Parliamo di altro...»

Lascia la sua bottiglia nel cestino e poi gli passo anche la mia.

«Vieni!» afferra veloce la mia mano «Ho un'idea! Siamo ancora in tempo».

Mi tira con se, in sottofondo il rumore dei nostri passi veloci sulle aste di legno ritmano la nostra corsa.

ELP Effetto Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora