ELP Effetto Luna Piena

8.12.2017

Venerdì 8 Dicembre 2017

Leggera, vuota, persa. Mi sembra di ritrovarmi sospesa in aria, come polvere fluttuante che vaga spinta da correnti. Mi sento così fragile, sola, smarrita come in un sogno profondo. Non ho tatto, non ho udito, non ho olfatto. Nulla. Non sento nulla.

No!.. Forse no.

D'un tratto mi sento piena, completa. Dal totale buio ho visto quella luce, così forte e rassicurante. Lo scenario si modifica lentamente, come se il desiderio di varcare la soglia del mio terrazzino divenisse realtà. Percepisco il vento che mi accarezza in viso mentre un velo di rugiada mi abbraccia lungo tutto il corpo. Sento, sento tutto. In modo strano, amplificato, come un sesto senso, ma sento tutto, più del solito. Avverto a pieno il fresco del pavimento salirmi su per i piedi, mentre ciocche lunghe di capelli svolazzano solleticandomi le spalle. Mi basta sporgermi verso i fiori per respirare intensamente il delicato profumo dei ciclamini e risollevarmi poi per osservare quella luce che aggrazia il panorama con rare sfumature di colore mai viste.

Ed eccolo lì, dopo cinque passi lenti, il mio panorama preferito: la visione in lontananza di distese di ulivi secolari e vigneti divisi da una masseria fortificata. La terra rossiccia, sanguigna che viene intervallata dal verde della macchia mediterranea, in mezzo un muretto a secco segna una strada sterrata. È di una bellezza unica, quella luce è sprigionata ovunque.

Non lo vedo, ma lo sento, so che c'è, dietro quel paradiso si trova l'opera più bella, il mio naso ne è inebriato e colpito dalla brezza marina. Sì, il mio mare è lì dietro.

Mi sento così bene qui, calma, serena. Come in una bolla, non può accadermi nulla, lo sento, mi sento sicura, niente mi farà stare più male.

Respiro e ho tutto sotto controllo, percepisco e vedo ogni cosa, oltre ogni spazio. Resto ferma a osservare quel silenzio e quella beatitudine.

Inaspettatamente la proiezione si sfoca e le mie percezioni cambiano. Alle spalle avverto una presenza, qualcosa al di fuori di questa realtà. Qualcuno afferra la mia gamba, viene tirata con forza, come se volessero portarmi via da lì. Afferro le mani alla ringhiera, voglio restare qui, non voglio andare via. Voglio continuare a restare in questa pace.

Un vociare forte mi stordisce. Rumori in sottofondo e suoni di macchinari sono così assordanti, ma le mie mani restano saldate lì mentre quella dolce luce si affievolisce.

Inizio a ricordare qualcosa, qualcuno: un angioletto, il mio angioletto dai folti capelli ricci e corvini. L'angelo che ha completato la mia esistenza, che ha illuminato le mie giornate con il suo sorriso e che ha travolto il mio cuore con un'ondata di tenerezza. Una mamma e un figlio: due cuori complementari uniti inesorabilmente da un forte legame.

Ho ricordo della mia mamma, la mia cara mamma... e papà.

Poi lui... lui e il suo amore.

Ho dei flash di cosa ho lasciato mentre combatto con la forza che mi tira indietro. Non voglio andare via. Non voglio lasciare questa luce.

《Dai Stella...》sento chiamare più volte.

Ma la Stella che invocano loro ancora esiste? Dov'è?

Ho il ricordo di una Stella scintillante, illuminata di luce propria e il più delle volte dal riflesso della luminosità di suo figlio. Una Stella folle in grado di danzare con altre stelle, così coraggiosa e capace di allontanare l'oscurità del buio con la sua luce bianca. Una Stella pronta a non arrendersi mai, a cadere sulle nuvole e rialzarsi più splendente di prima.

《Forza Stella...》

Ma la Stella che chiamano alla fine si è allontana, forse in procinto di esplodere. Quella Stella si era persa alla deriva di qualche sistema stellare e avrebbe dovuto non perdersi per poi desiderare altro tempo e sognare una seconda possibilità. Voleva redimersi, rivolere il calore della sua casa, desiderare l'abbraccio di suo figlio, aveva bisogno di sentirsi guardata alle spalle dalla sua cara mamma. Poi, necessitava dell'amore, di lui, del suo amore e sognava l'amore che non ha dato.

Ma è tutto un leggero ricordo ormai. Lontano.

《Dai Stella... Aiutaci... Resta con noi》

Adesso sono qui e non tornerò indietro, troverò qui la mia pace, la mia tranquillità.

E no... non mollerò le dita dalla ringhiera.