2.

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Noemi

<<Che cosa avreste intenzione di fare, scusa? >>

Sento una voce, purtroppo familiare, e mi giro di scatto, ritrovandomi di fronte a Shawn.

Per una volta che stava andando tutto bene, ovviamente lui deve rovinare tutto. Come sempre.

Eh già, come sempre. Dico così perché non è la prima volta che ci rovina un bello scherzo, mentre lui riesce sempre a farcela. Tipo quella volta che...

<<Allora? >> mi chiede, incrociando le braccia sull'ampio petto.

Io e Denise ci guardiamo, mentre in una mano abbiamo un barattolo di colla e nell'altra un cesto di brillantini.

<<Stavamo solamente finendo un lavoro per scuola>> dico, muovendo una mano in aria come per lasciar perdere l'argomento.

<<Ma lei mica ha un anno in meno? >> risponde Shawn, con un sopracciglio alzato.

Okay, devo dire che per una volta ha ragione. Ragionandoci un po', ma non trovando una scusa, gli dico la prima cosa che mi viene in mente:

<< E tu come mai sei già qui? >>

Mi sbatto mentalmente una mano sulla fronte, dato ciò che ho appena detto. Ma a quanto pare a lui passa momentaneamente di mente quello che stiamo facendo, perché mi risponde con tono tranquillo:

<<Niente di che, solo che nessuno mi avrebbe potuto dare un passaggio se fossi arrivato alla solita ora, quindi o sarei venuto adesso o me la sarei fatta da casa mia a qua a piedi. E casa mia non è a due passi da qui e io non ho voglia di camminare, quindi... >>

Si, beh, in effetti non ha tutti i torti. Comunque pare che si sia dimenticato dello scherzo per ora, quindi mi rilasso un attimo.

<<A cosa stai pensando, nana? >>

<<Di sicuro a qualcosa di più interessante di te. Anche se non è che ci voglia molto >>

<<Oh che paura, la nana si sta ribellando. Posso sedermi? A guardarti dall'alto in basso mi fa male il collo. >>

<<Io non sono una nana. Sei tu che sei alto >> dico gesticolando <<E tu sei un... >>

Ma non faccio in tempo a finire la frase perché sento qualcuno ridere, così mi giro di scatto per vedere chi è, con un istinto omicida. Ma poi noto chi è e allora rinuncio ad ucciderlo. È Sam, mio cugino. Mi ero dimenticata che oggi sarebbe venuto a nuotare e intanto passava a salutarmi. Faccio per controbattere verso Shawn quando noto che sta guardando male Sam e che lui continua a ridere. Così, prima di riprendere a litigare, dico :

<<Ehi, ciao Sam! >> gli sorrido <<perché ridi? >>

Lui smette un attimo di ridere e mi risponde, passandosi una mano nei capelli:

<<Per voi due >> riprende fiato <<mi fate veramente morire >>

Mi giro verso Shawn e noto che anche lui sta riflettendo su ciò che ha appena detto mio cugino quando dice:

<<Scusa, ma tu chi sei? >>

Tra tutto ciò che poteva dire questo.
Ma prima che lui possa aprire bocca gli rispondo io:

<<Lui è Sam, mio cugino. >>

Poi, rivolta a lui, dico:

<<Potrà essere un pochino divertente ma non trovo il motivo di tutte quelle risate. >>

<<Ma non è solo per quello. Stavo ridendo perché le dichiarazioni d'amore mi divertono, soprattutto quando si tratta di amore non corrisposto, al momento. >>

Risponde, lasciandomi a bocca aperta. Di cosa cavolo sta parlando? A me non piace Shawn, assolutamente. E sono più che sicura che per lui è lì stesso, quindi non capisco proprio.

<<Di cosa diamine stai parlando? >>

Chiede Shawn. Caspita, sa fare domande intelligenti, non me lo aspettavo.

<<Niente, in realtà era solo la parte di un libro che mi piaceva. >> dice, scuotendo le spalle. Guarda un attimo Shawn e risposta lo sguardo su di me, facendomi l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo e lo saluto.

Certe volte non lo capisco proprio, ma alla fine è simpatico.

<<Comunque non hai risposto alla mia domanda: che cosa volevate fare con quella roba? >> mi chiede indicando quello che ho in mano.

Cavolo, credevo se ne fosse dimenticato. Denise è andata via silenziosamente circa dieci minuti fa, come ha fatto a ricordarselo se il discorso non c'entra nulla? Devo assolutamente trovare una scusa. Ci ragiono, ma poi finisco per dire la semplice verità.

<<Ecco... Volevamo farvi uno scherzo. Stavamo mettendo della colla sulla panca così quando vi sareste seduti sareste rimasti incollati, poi dovevamo mettere in quel cesto dei brillantini, che si sarebbero rovesciati tirando quel filo. >>
Rispondo, indicando i passaggi.

Shawn mi sta guardando con un misto di orrore, probabilmente immaginando lui ricoperto dalla testa ai piedi di brillantini e colla, e di rabbia.
Quando sembra che sarebbe rimasto a fissarmi con quello sguardo per tutta la vita, dice:

<<Volevate coprirci tutti di brillantini e colla? Che scherzo è questo? >>

<<Sarebbe stato bellissimo! Dai, immaginati tu e tutti gli altri ricoperti di brillantini. Possibile che arrivate tutti sempre in ritardo e oggi, l'unico giorno che dovevate arrivate dopo, tu arrivi pure in anticipo? >>

<<Forse il destino vuole che gli scherzi arrivino soltanto a voi, mentre a noi vuole che vada sempre bene, ci hai mai pensato? >>

<<Oppure, semplicemente, è stata una coincidenza. Il mondo non gira intorno a te, sai? >>

<<Le coincidenze non esistono, è il mondo che vuole che certe cose accadano >>

Spazio autrice :

Ehi, ragazzi! Questo è il secondo capitolo del libro,spero vi sia piaciuto. Scusate se i capitoli sono un po' corti ma mi piace dividerli. Un bacio❤️ (scusate se ci sono errori grammaticali)

amo il mio peggior nemico  ||Shawn Mendes||❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora