19.

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Noemi

Vengo svegliata da qualcuno che mi scuote dolcemente,mi giro e vedo che è Denise. Devo essermi addormentata mentre piangevo.

Mi sorride dolcemente e poi mi dice :

<<Ehi... Non volevo svegliarti, ma hai mezz'ora per prepararti. Alle tre dobbiamo essere in piscina,e ci metteremo dieci minuti ad arrivare con il pullman. >>

Guardo verso la sveglia e noto che sono le due e venti, questo vuol dire che mi hanno lasciata in pace e non mi hanno svegliata per mangiare (anche se non penso che avrei mangiato, non ho fame... E fidatevi, per me non avere fame è stranissimo), e che ho pochissimo tempo per prepararmi.

Scendo pigramente dal letto, stropicciandomi gli occhi,se fosse per me oggi non verrei nemmeno, ma ci hanno detto che se avessimo saltato qualche stage per ragioni che non riguardano il nostro stato di salute ci avrebbero rispedito subito a casa, e io non voglio perdere questa opportunità per lui. Per colpa sua. Come sempre. È sempre colpa sua: è stata colpa sua quando non ci hanno fatto fare sincro per un mese ma solo ginnastica e nuoto intensivo, colpa sua quando ci hanno sgridato per due ore di fila, colpa sua quando credevano che avessimo rotto i phon, sempre colpa sua, e ogni volta ci rimettiamo noi!

Così mi alzo controvoglia dal letto e mi dirigo verso il bagno della stanza. Sono a metà strada tra il mio letto e il bagno quando mi giro e corro verso Denise, abbracciandola forte. Sa sempre cosa dire e cosa non dire nei momenti giusti e mi tira sempre su il morale.

La stringo forte a me e appoggio la mia testa nell'incavo tra la sua spalla e il collo (dato che molto più in alto non ci arrivo...) e sorrido. A volte sono le piccole cose, come un abbraccio, un sorriso, o un gesto d'affetto, a migliorarti la giornata e l'umore.

Ci stacchiamo dall'abbraccio e mi dirigo verso il bagno. Chiudo la porta dietro di me e vado verso lo specchio. Cavolo, ho un aspetto orribile. Ho gli occhi rossi e gonfi di pianto, i capelli in aria per essermi buttata varie volte sul cuscino e il mascara sbavato. Io non mi trucco praticamente mai, ma ieri sera Denise ha insistito, quindi...

Mi fisso ancora allo specchio, poi mi ricordo che ho pochissimo tempo e allora mi spoglio e mi fiondo in doccia. Lo so che devo andare in piscina quindi mi farò la doccia dopo, ma è più forte di me. Quando sono triste o arrabbiata ho bisogno d'acqua : che sia una piscina, il mare, una doccia, una vasca da bagno poco importa. Ma ne ho bisogno. È l'unico posto in cui riesco a pensare e a calmarmi, quindi metto l'acqua bollente e il corpo inizia a bagnarsi. Non mi faccio lo shampoo né mi lavo il corpo, quello lo faccio dopo, ma voglio solo sentire l'acqua su di me. Sto nella stessa posizione (sotto il getto d'acqua con la testa abbassata) per un sacco di tempo, poi mi decido ad uscire. Prendo un accappatoio e me lo metto, poi decido di cambiarmi perché i vestiti sono tutti spiegazzati a causa della dormita di oggi, quindi esco dal bagno e vado verso l'armadio. Prendo dei jeans strappati neri e una maglietta verde. Torno in bagno a cambiarmi, mi do una pettinata e cerco di fare qualcosa per gli occhi, che sembrano due pomodori, ma niente, quindi lascio stare.

Esco dal bagno e vedo Denise sdraiata sul letto con in mano il cellulare, guardo la sveglia e sono le due e quarantotto. Abbiamo due minuti per prendere le borse di nuoto, arrivare la piano di sotto, e trovare i ragazzi. Ci guardiamo e scattiamo come due fulmini : prendiamo veloci le borse, saltiamo le scale tre gradini alla volta e corriamo per tutto il piano cercando i ragazzi, che li troviamo sulla porta davanti al pullman guidato da Luca.

Arriviamo con il fiatone e le ragazze vengono verso di me. Mi abbracciano e fanno battute, cercando di tirarmi su il morale. Tranne Chiara che voleva fare la dimostrazione di un uccello ed è caduta di faccia su una borsa, ma lei è un caso a parte.

Ridono tutte, tranne me. Apprezzo il loro tentativo, davvero, ma ora non sono in vena. Mentre le ragazze stanno ancora ridendo per la figuraccia di Chiara io giro la testa, per vedere uno Shawn mortificato che mi guarda. Giro subito lo sguardo, non voglio che veda i miei occhi rossi.

Luca ci dice di salire subito sul pullman. Sono le due e cinquanta, quindi abbiamo esattamente dieci minuti per arrivare. Iniziamo a salire, io sono la penultima in fila, davanti a me c'è Nash. Sta per mettere il piede sul primo gradino quando si ferma e si gira verso di me :

<<Ehi, tutto bene? >> dice, scrutando i miei occhi con i suoi. I suoi bellissimi occhi azzurro ghiaccio. Ma non quelli che sono semplicemente azzurri... Sono occhi pieni di sentimenti e semplicemente fantastici. Faccio un sorriso finto, che spero sembri vero, e rispondo:

<<Sì, sì... Non preoccuparti. >>

<<Certo che mi preoccupo, insomma... Vedo una ragazza che corre in lacrime dopo una litigata con un mio amico, eh... Beh... >> cerca le parole adatte ma smette, perché poi parla come se dovesse confidarmi qualcosa....

<<Senti, Shawn è il ragazzo più dolce che esiste sulla faccia della terra. So che ti sembrerà strano questo, ma fidati, è così. E anche noi siamo scioccati, lui non si è mai comportato in questo modo con nessuno. Nessuno. Ed è per questo che mi preoccupo : tu susciti qualcosa, in lui, che lo spinge a fare così. E io mi preoccupo perché non è mai successo, e non sappiamo cosa potrebbe succedere. A te e a lui. Perché ti ho vista, sai? Gli altri molto probabilmente non se ne sono accorti, ma io si. Ho visto come lo guardi. Quando sorride, quando era senza maglietta ieri, quando fa l'antipatico... Nei primi due sorridi, nell'altro ci rimani male. Forse non lo vuoi ammettere, ma in fondo lo sai anche tu che provi qualcosa per lui. E lo so che non dovrei dirti queste cose perché sono cose private e di cui dovete discutere tu e Shawn, ma... >> fa una pausa 

<< Io tengo molto a Shawn, e sì, anche a te. Noi ragazzi non lo dimostriamo, ma... Abbiamo imparato a volervi bene. Siamo insieme solo da un giorno e mezzo, ma è bastato per farci capire che siete diverse da come credevamo. Quindi voglio la felicità per Shawn e per te, chiaro? Dovete chiarire. Hai gli occhi gonfi di pianto, si nota molto, e so quanto Shawn stia soffrendo in questo momento. Tu non lo conosci bene, ma io si, e so che si sta uccidendo per il dolore che ti ha fatto. Credimi. >> detto questo sale sul pullman e mi lascia sbalordita con il piede a metà tra il marciapiede e il primo gradino.

Shawn è il ragazzo più dolce della terra? Mi piace? Ci tiene a me? È dispiaciuto? Si sta distruggendo?

Rimango ancora perplessa in quella  posizione, fino a quando mi accorgo che sto andando a sedermi. Ma non sto muovendo le gambe, come... Vedo Cameron che mi ha sollevato, mi appoggia vicino a lui e poi mi dice :

<<Scusa, ma stavi lí impalata e noi dobbiamo partire. >> dice, facendomi un sorrido. Gli sorrido anch'io e poi partiamo.

Spazio autrice :

Ehi ragazze e ragazziiiii

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Scusate se non ho aggiornato prima, ma dovevo andare dal dentista, poi farmi i compiti, la piscina.. Insomma un casino. Vabbè.... Baci, Noemi 💘




amo il mio peggior nemico  ||Shawn Mendes||❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora