Capitolo 22

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Non. Ci. Posso. Credere...

Blocco velocemente il telefono per evitare di guardare ancora quella foto che mi trafigge il cuore come un pugnale. Gli occhi mi pizzicano, cerco di trattenere le lacrime, ma tutti i miei tentativi falliscono, inondando così le mie guance.

Affondo la testa sul cuscino nel tentativo di togliermi quell'immagine dalla testa, ma accade il contrario. Mi torna in mente tutto quello che abbiamo passato insieme e mi chiedo il motivo per cui lo stia facendo.

È vero, non stiamo insieme, ma quel bacio, quei baci, davvero non significano niente? Mi ha preso in giro tutto questo tempo?

Con questi pensieri mi addormento dimenticandomi totalmente della cena. Ma in questo momento mi è passata la fame...

Il giorno dopo

Mi sveglio infastidita dalla luce che entra dalle finestre con gli scuretti aperti. Mi alzo e vado a guardarmi allo specchio. Ho occhi rossi, forse per il pianto, forse per la stanchezza o forse per il mascara che, a causa del pianto, mi è entrato negli occhi, ho la faccia tutta sporca di trucco, sembro un panda venuto male.

Rimuovo  il trucco sparso sulla mia faccia e decido di scendere.

Sul tavolo trovo un biglietto con scritto:

Sono in città a fare commissioni, tornerò stasera. Hai tutto nel frigo.

-Vale-

Bene, Vale non c'è. Sono da sola a casa. Andrò a salutare  Morena, non mi interessa che sia la madre di  Fede, vado semplicemente a scambiare quattro chiacchiere con lei.

Io: E permesso?!-chiedo mentre busso alla porta semi aperta.

M: Certo, entra tesoro.

Io: Grazie. Sono passata solo per sapere come stai e scambiare quattro chiacchiere.

M: Oh che gentile. Comunque tutto bene, tu invece?

Io: Bene, grazie- mentii e forse se ne accorse, ma non fece altre domande, sapendo che forse non era il caso.   

Vedo una figura passare nel corridoio, era Fede. Non si è fermato, né girato verso di me. Forse sapendo che con lui non volevo aver a che fare e ha ragione.

Invento una scusa per uscire da questa casa. Non posso stare ancora un minuto qui dentro.

Io: Em, scusa Morena, mi sono ricordata una cosa importantissima, devo scappare.....ci vediamo dopo

M: Si, cert...

Non fa in tempo a finire la frase che esco di corsa dalla casa e corro in camera mia.

Mi sento il cuore esplodere, ma ho deciso di non piangere più per lui, non merita le mie lacrime, non merita me.

All'improvviso la tristezza si trasforma in rabbia, ma una rabbia che scorre nel sangue, una rabbia che sei costretto a sfogare contro qualcosa o, in questo caso, qualcuno. Ma non posso essere così cattiva, anche se vorrei fagli provare tutto il dolore che sto provando io...

Ho deciso che chiamerò Benji, lui saprà, almeno spero, darmi una spiegazione o semplicemente saprà darmi dei giusti consigli. Lui conosce Fede molto meglio di me e sa come comportarsi con lui.

Prima di chiamare Benji però, posterò una foto su Instagram, così se Fede la vedrà capirà da solo cosa ha combinato in me.

Foto pubblicata su Instagram

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dark_smile89 ... quando lui ti dice che sei tutto ma in realtà non significhi niente... Ti usa e ti butta come un fazzoletto sporco...😶😢

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Spazio Autrice

Questo capitolo non è tra i più felici...😢
Ma apparte questo, come pensate che vada avanti la storia?
Siamo a 800 visualizzazioni grazie tantissime😍😍 Vi amo❤

Il 07/10 sarà un mese che ho iniziato la storia😍😍 Riusciamo entro sabato sera a farla arrivare a 1000 letture? Sarebbe davvero un sogno😍

Mi vuoi? Vieni a prendermi! | Federico Rossi | [COMPLETA] #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora