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Per fortuna sono abituata alla monotonia delle feste nobili. Ma questa è di una noia assurda! Sono tutti dei morti in piedi!

-Figlia! Eccoti finalmente.-
-Salve padre.-
-Le volevo presentare il principe Lucas di Scozia. Principe, lei è mia figlia Annina Horan.-

Mi prende la mano e me la bacia.

-È un piacere, principessa.-
-Anche per me.-
-Le posso offrire da bere?-
-Perché no? L'importante è che non sia del vino o dello champagne.- l'ultima volta che ne ho bevuto un sorso sono andata in pallone e ho causato panico... meglio di no.

Ci avviciniamo al bancone delle bevande e afferro il bicchiere di Crodino che mi sta porgendo, con tanto di inchino, Lucas.

-Grazie.-
-Allora, non le fa niente se parliamo un po'? Così posso conoscerla meglio.-
-Non mi fa niente, ma credo che alcune cose siano strane da sentire.-
-In che senso?-
-Io non sono una principessa qualunque, è vero, essere di sangue reale è bello, però tutte le regole che danno i reali a volte sono difficili da rispettare.-
-Mi faccia degli esempi.-
-Ad esempio tenere abiti eleganti e tacchi chilometrici ventiquattro ore su ventiquattro. Io sono quella tipica ragazza che preferisce di gran lunga le scarpe da ginnastica, comode e meno dolorose dei tacchi. Invece lei, che mi racconta della sua famiglia?-
-Anche i miei hanno delle regole rigide riguardo l'abbigliamento reale ma la mia fortuna è che non devo indossare i tacchi e le gonne.-

Sento del pelo dalla seta della gonna e percepisco che si tratta di Michael o Ashton.

Infatti, appena abbasso lo sguardo, noto i due animali intenti a parlarmi.

-Mi perdoni, principe Lucas, ma devo portare fuori il gatto! Con permesso.- e prendo in braccio sia uno che l'altro.

Appena arrivati ai giardini, li appoggio a terra.

-Mike! Ash! Vi avevo detto di stare in camera! Se vi vede la mia matrigna di voi rimarrà solo il pelo sottoforma di tappeto!-
-Oh, andiamo Principessa Annina! Hai trovato il tuo principe a quanto abbiamo visto.-
-No, non lo è. Per trovare quello che si cerca ci vuole tempo, molto tempo. Comunque sia, che succede?-
-Volevamo vedere la situazione tra te ed il biondo grano, non te la stai cavando male.-
-Sentite, se ora non tornate in camera mia giuro che non vi faccio più dormire sul mio letto, rispettivamente sul mio cuscino o sulla ma pancia, ok?-
-Ricevuto.-
-Tra meno di mezz'ora vengo in camera dicendo che devo andare a prendere qualcosa.-

Si girano e corrono fino alla mia stanza e la raggiungono tramite un albero che si affaccia sul muro affianco.

Rientro come se nulla fosse e vado a sbattere contro qualcuno, probabilmente uno dei tanti nobili che ci sono nella nostra sala.

-Oh, mi scusi signorina...-
-Annina Horan, principessa di questo castello. Comunque mi devo scusare anche io, sa non stavo guardando dove mettevo i piedi.-

Ok, mi rimetto sui miei passi e vado a prendere un altro Crodino.

-Eccovi qui! La stavo cercando ovunque, principessa Annina!-
-Mi perdoni, il gatto non se ne voleva uscire.-
-Non fa niente. Mi concede questo lento?-
-Certo!-

Entriamo in pista e balliamo, ovviamente un lento.

All'improvviso la musica si stoppa e si apre come un canyon di persone davanti a me, facendomi vedere cosa diamine stia accadendo. Un ragazzo attorno alla mia età alto quanto me sta passando in mezzo alla folla come se niente fosse.

-Principessa Annina, lei sa chi è costui?- mi domanda con un leggero entusiasmo nelle sue parole.
-Mi scusi, ma non ne ho idea.-
-È il futuro duca di Norvegia! Si è trasferito qui per motivi di studio o una cosa del genere. Lei non è contenta?-
-Sì... Sono al settimo cielo...-

Oltre ai bisbigli delle persone presenti, si sentono i passi pesanti del ragazzo.

-Si trova in questa sala da ballo la principessa Horan?-

Ma che vuole da me?

-Oh! Signor Gunnarsen! Mi permetta di presentarle mia figlia, principessa Annina Horan!- si fa avanti mio padre.
-Eccola finalmente! Mio fratello la vuole vedere in privato.-
-Ma lei chi è di preciso?-
-Futuro duca Norvegese, primo erede di due figli, il più grande dei due gemelli.-
-Fin lì c'ero arrivata. Nome?-
-Marcus Gunnarsen.-
-Ok. E dove si trova la persona che vuole parlarmi?-
-Nella nostra reggia a pochi minuti da qui.-

Cavolo! Io tra poco devo andare dai miei animali, Michael e Ashton!

-Se mi permette, signor Gunnarsen, mia figlia non può abbandonare questa festa, è la più importante ed è quella in cui deciderò il suo futuro marito.-
-E ci risiamo...- sussurro talmente piano che non lo sento neanche io.
-Certamente, ma non le ho detto quando e oggi non può sia sua figlia, sia mio fratello. Che ne pensa domani per un tè delle cinque?-
-Certamente! Mia figlia verrà alla vostra reggia per quell'orario.-
-Grazie e mi perdoni per l'interruzione.- e se ne esce.

Guardo l'orologio posto sopra il camino e mi accorgo che è già passata mezz'ora.

Corro verso la mia stanza e mi trovo immarsa nel caos più totale.

-Michael, Ashton, cosa diamine avete combinato qui?-

I due diretti interessati si guardano, per poi scappare sotto il letto.

-Aprite bocca e non vi farò niente.-
-Ok, c'era un topo e volevo cacciarlo. Nel mio intento ci sono riuscito, ma per l'ordine, quello no. Mi perdoni principessa.-
-Ok, vi perdono, ma cosa dico alla mia matrigna?-
-Ah, non lo so. Riesce a sentire solo te.-
-A questo ci penserò poi. Domani devo andare a casa del figlio del duca Norvegese, quindi non ci sarò per un po' di tempo. Vi lascerò in camera del cibo e qualcosa d'altro, ok? Ora però devo ritornare. Passo a fine festa.-
-A dopo principessa, noi la aspetteremo qui.-

Speralo gatto.

-Annina! Nostro padre ti sta cercando da dieci minuti buoni. Ha deciso chi sarà il tuo principe e lo sta per annunciare!-
-Oh cielo! Devo fermarlo!-

Corro all'impazzata alzando persino la gonna perché se no sarei caduta almeno dieci volte.

Ed eccolo lì, davanti a tutti pronto ad annunciare quello che non voglio ai presenti.

-Bene, sono fiero di annunciare il futuro marito di mia figlia, Annina Horan, principessa di Irlanda. Ammetto di aver avuto dei dubbi su due nobili, ma alla fine ho preso una decisione. Il marito di mia figlia sarà... Marcus Gunnarsen, futuro duca di Norvegia!-

Corro incontro a lui e mi oppongo sottovoce.

-Padre, io non lo conosco neanche è me lo devo sposare? No! Io non voglio!-
-Figlia! Non fare la capricciosa e sii felice! Alla fine non è poi così male! Ti ha persino invitato per il tè delle cinque!-
-Ho capito, ma non hai mai pensato a quello che voglio veramente? Da quando la vera regina di Irlanda, nonché mia madre e sua moglie, la prima moglie, è scomparsa, lei, padre, è cambiato; è sempre più rigido, non ascolta più le mie opinioni, dà sempre ragione a chi invece ne ha torto, e sì,  sto parlando della sua seconda sposa. Il suo sorriso sta diventando sempre più raro da vedere e questo non lo voglio, come credo che lei non voglia che il mio di sorriso scomparva, non è così?-
-Sì, lo è, ma ormai ho preso la mia decisione. Tra due mesi ci saranno le nozze tra te, figlia, e il figlio del duca Gunnarsen, Marcus.-
-Padre, non si rende conto che mio fratello è scomparso il sorriso? A lui che era la persona più solare che conoscessi? Se andrà avanti così anche io spegnerò anche il mio.-

Ormai ho le lacrime. Non ho mai pianto, neanche quando ho scoperto che mia madre era scomparsa. Quel giorno ero piena di rabbia che neanche l'acqua poteva consolarmi.

Giro i tacchi e me ne vado via, chiudendomi in camera a chiave.

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Buon Giorgio people di wattpad!

Allora... che dire... Marcus è comparso e il fratello è stato nominato...

Nozze!!! Nozze tra Annina e Marcus!

Ok, non ho nient'altro da dire...

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora