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Sono tornata a casa da un paio di giorni e questa sera diventerò regina d'Irlanda. Non sono in ansia, di più!

-Amore, stiamo per fare il grande passo. Sei agitata?- domanda stupidamente Tinus mentre cerca di mettersi ben vestito.
-Ma che dici! Io agitata? Pff!-

Continuo a strusare con le mani finché lui non me le afferra entrambe portandole all'altezza della sua bocca e baciandole.

-Andrà tutto bene, non ti preoccupare. Ricordati che ci sono io al tuo fianco e non devi dubitare della mia presenza, ok?-
-Lo so, e questo mi rasserena, ma non abbastanza. Io non mi sento pronta per governare l'intera Irlanda sebbene ho te al mio fianco. Ho paura di sbagliare.-
-Hai e avrai sempre il mio sostegno e quello dei tuoi famigliari. Ora vai a metterti quel bel vestito bordeaux lungo e poi vai a stenderti un attimo sul letto. Ti verrò a coccolare non appena riuscirò a chiudere in modo giusto questa benedetta camicia.-
-Vieni qua che ti aiuto io.-

Si avvicina lentamente posizionandosi in piedi davanti a me con la camicia ancora aperta e gli addominali in mostra. Io invece faccio passare ogni bottone nei buchi giusti per poi mettergli meglio la giacca addosso. Lui si sporge in avanti e si abbassa quell'attimo per fare in modo che io riesca a far congiungere le sue labbra con le mie.

-Andrà per il meglio, non devi aver paura di sbagliare perché errare è umano, quindi anche una regina sbaglia.- mi sussurra a fior di labbra.
-Va bene, basta che tu non te ne vada.-

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-E con queste corone che vi presento al vostro popolo come re e regina d'Irlanda!- dice mio padre togliendosi la corona dalla sua testa ed appoggiandola con cautela su quella di mio marito che, dopo averla in testa, fa un inchino. Mia madre invece afferra il regalo di compleanno da parte della famiglia Gunnarsen da un cuscino bordeaux con le rifiniture in oro e la appoggia sui miei capelli.

-Sono sicura che sarai una regina fantastica!- mi sussurra la donna.
-Grazie della tua fiducia, mamma. Ti prometto che cercherò di governare questo popolo per il loro bene per te e per papà.-

Si avvicina anche Niall con in mano un bastone reale con la testina tonda (MENTADENT!) e ce lo porge. Martinus appoggia per primo la mano e io poso la mia sulla sua.

-Ecco a voi il Re Martinus Gunnarsen e la Regina Annina Gunnarsen Horan!-

Alziamo in aria il bastone e le persone presenti, tra cui anche la famiglia di Tinus, esultano e si sentono solo il loro battere di mani, le loro esaltazioni ed i loro fischi.

Parlando della famiglia Gunnarsen, Emma è diventata molto carina e snella ed indossando un vestito rosso con i brillantini, quello che le ho regalato a natale l'anno scorso.

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Al banchetto si è presentato anche il principe di Scozia Lucas Hemmings chiedendomi di ballare come è successo quasi un anno fa e io ho accettato, tanto è solo un ballo, niente di che.

-Si ricorda la prima volta che abbiamo ballato assieme?- mi domanda con fare curioso.
-Sì, mi ricordo che ci ha interrotto il signor Marcus Gunnarsen, nonché mio cognato e io non avevo la più pallida idea di chi potesse essere. Poi le cose sono diventate molto più complicate e adesso siamo qui, io sposata e lei non so.-
-Che fine ha fatto il gatto della festa?-

Tossisco rumorosamente facendo sì che gli sguardi di tutti finissero su di me e facendo avvicinare anche Michael e Ashton, entrambi in giacca e cravatta.

-Annina? Va tutto bene o hai bisogno che ti vado a prendere un bicchiere d'acqua?- chiede gentilmente il ragazzo dai capelli rossi. Ebbene sì, ha cambiato colore l'altro giorno e gli sta davvero bene il rosso, meglio del verde forse no, ma il rosso ha io suo stile.
-No, sto bene. Il principe mi ha chiesto che fine abbia fatto il gatto della festa in cui l'ho incontrato per la prima volta.-
-Ah! Il gatto ha trovato una famiglia assieme ad un suo amico scoiattolo e adesso sta bene.- racconta testa di pomodoro.
-Oh, meglio così. Ora la riporto da suo marito. Con permesso signori.-

Mi riaccompagna al trono e, dopo il solito inchino, mi siedo accanto al re e inizio a fissarlo. I suoi lineamenti sono fantastici e li sto tracciando con lo sguardo.

-Io mi chiedo ancora come tu sia rimasta con me sebbene hai un sacco di persone che ti fanno la corte, come il principe di Scozia o lo sceicco di qualche mese fa che di sicuro è molto più ricco di me.- apre bocca voltandosi nella mia direzione.
-Io invece mi chiedo come fai ad essere così bello anche dopo tempo che ci conosciamo. Sebbene non sia passato neanche un anno, l'altro giorno ti stava crescendo la barba, ma subito l'hai rasata per non apparire più vecchio, cosa che non ti è mai successa in tutti questi mesi fino ad adesso.-

Ci fissiamo intensamente ed intreccio le mie dita con le sue. Poi lui si sporge verso di me e mi stampa un bacio sulla guancia. Appena ritorna alla posizione di prima, mi avvicino al suo collo e appoggio la mia testa, per quanto riesca, nell'incavo.

-Ho scelto te perché prima di tutto non mi interessano i soldi di Malik, lo sceicco. Lucas non è male, ma è troppo reale, raffinato. Poteva starci Mac, ma lui non è te; solo tu sei riuscito a farmi perdere la testa e solo tu me la farai perdere per sempre.- bisbiglio per la vicinanza dal suo orecchio.
-A quanto pare l'ansia se n'è andata completamente adesso.-
-Hey! Mi sono impegnata per essere il più romantica possibile e tu esci con una frase come questa?!-
-Mi perdoni se ti rubo un bacio?-
-No, dovrei essere io a rubati un bacio!-
-Allora fallo!-

Prima mi faccio volere, poi mi butto sulle sue labbra. Un bacio che non va molto a fondo perché voglio essere un po' malefica nei suoi confronti.

-Ma dura così poco?- Si rattristisce leggermente guardandomi.
-I ladri non si devono far sgamare.-
-Però ti sei fatta vedere quando mi hai rubato il cuore. Lì ti ho visto che con una mano hai raggiunto il mio petto, hai toccato il mio organo vitale e te lo sei presa con te.-
-Stai cercando di ricavarci qualcosa?-
-Mah, ho rovinato un momento romantico e io sto cercando di rimediare ad un "casino" combinato.- risponde mostrando le virgolette con le dita.
-E cosa vorresti rimediare? Un bacio, un massaggio, un...- Non mi lascia il tempo di finire che mi interrompe.
-So che forse non è il luogo o il momento adatto, o forse tutti e due, ma credo che sarai pronta per fare questo ultimo passo assieme. Voglio rimediare un futuro erede.-

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Buon Giorgio!

Purtroppo questo è il penultimo capitolo di questa storia, ma non sarà l'ultimo libro che pubblicherò!

Non sono mai stata tanto romantica quanto nelle ultime righe, quindi spero siano riuscite a colpirvi, specialmente ciò che ha detto Tinus.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora