Non sono mai stata così silenziosa.
Dopo la storia raccontata dal signor Hood, che inizialmente ho stentato a credere ripetendo a me stessa che non poteva essere vero, me ne sono ritornata dentro, lasciando che Calum se ne potesse tornare a casa bello e più rilassato. Da lì in poi il mio silenzio ha governato il mio corpo. Si sentono solo i miei denti masticare il contenuto del mio piatto, ormai freddo, ma la delusione non me lo fa percepire.
-Annina? Stai bene?- chiede preoccupato Marcus.
-Starei meglio se in questo preciso istante potessi parlare in privato con tuo fratello, se possibile.-Mi alzo dalla mia sedia e mi dirigo verso camera mia, con sguardo fisso sul muro, viso serio e braccia conserte.
Appena entra anche lui nella stanza, lo faccio sedere sul letto.
-È vero che hai rapito una bambina?- vado diretta al sodo.
-C-Come fai a saperlo?-
-Quindi non stai dicendo che non lo hai fatto, vero? Mi stai rispondendo positivamente ponendomi una insulsa domanda, corretto?-
-Tu come sei venuta a scoprire della bambina?-
-No! Tu adesso rispondi alla mia domanda! Poi vedrò di rispondere alla tua!-Abbassa lo sguardo, ma anche se non c'è un contatto visivo tra noi, percepisco un gran senso di colpa.
-Sì, ho rapito una bambina, ma non ero in me! Ero ubriaco fradicio, e non domandarmi nemmeno come io ci sia finito in quello stato! Sta di fatto che, nel momento in cui non ero brillo, ho preso una bambina, me la sono portata a casa e l'ho lasciata passeggiare per il bosco, senza essere consapevole del fatto che i genitori fossero alla festa e si preoccupassero subito della pargoletta scomparsa. Quando la polizia l'ha trovata, hanno cercato in tutta casa mia, ricavando una corda usata. Io in realtà non ho usato quella corda per legarla, è venuta con me senza protestare e poi è successo quello che è successo.-
-Come ti sei permesso!!! Era una bambina!-
-Sì, ma è capitato due anni fa!-
-E tu ti ubriachi anche prima dei diciotto!!! Ma che sei impazzito?!?-
-Te l'ho già detto! Non so come io sia riuscito a conciarmi in quel modo!-
-Rimane comunque un fatto imperdonabile! Tu sei imperdonabile! E ora fuori!!!-Cerca di protestare, ma ormai ha capito che non lo voglio vedere in casa mia e se ne va via.
Mi butto sul letto e comincio a piangere forte, tanto che non riesco quasi a respirare.
-Annina! Calmati cazzo!!!- mi sgrida Michael.
-Non ci riesco! Mi è impossibile in questo momento!-
-Provaci!!! Cazzo, sei una dura o una femminuccia?!?-Mi metto a sedere e cerco di riprendere a respirare normalmente per la seconda volta in una serata.
-Il problema, se così lo si può definire, è che io amo con tutta me stessa quel coglione!- riprendo a parlare dopo svariati minuti di silenzio assoluto.
-Questa per noi non è una notizia nuova!-
-Ah, fantastico.-Qualcuno bussa alla porta e subito apre. No, ma con comodo!
-Annina! Sei qui? Stai bene? Posso parlarti?- urla appena entra.
-Marcus! Sto male, sono qui e dipende dall'argomento.-
-Tinus.-
-Sno... non lo so... tu sai della storia della bimba rapita da lui?-
-Certo... e non c'è giorno in cui non se ne pente.-
-Può anche darsi, ma non credo che lo perdono così facilmente.-
-Fallo però! Credo che lo renderebbe di sicuro la persona più felice al mondo. Gli hai completamente cambiato la vita; sei riuscita a fargli perdonare l'accaduto, cosa che neanche lo psicologo è riuscito. Adesso ci saranno grandi rischi.-
-Cosa intendi dire?-
-L'ho visto prima ed era furioso. Anzi, non furioso, bensì depresso. Continua a piangere, non parla con nessuno, tiene lo sguardo fisso sul pavimento come se ne fosse attratto. Non è mai successa una cosa del genere, però lo psicologo ha detto che se succedesse ci sarebbero delle catastrofi che potrebbero riportarlo sulla strada scorretta.-
-Mi stai dicendo che potrebbe ricominciare a bere, a fare pazzie e cose del genere?!?-
-Può essere. Lo dovrò tenere a bada mentre rifletterete entrambi.-Fa per alzarsi, ma lo fermo all'istante.
-Mac! Devo confessarti una cosa che solo io so.-
-Dimmi tutto.-
-Prima mi prometti che non lo verrà a sapere nessuno oltre quella porta.-
-Perché?-
-Promettilo!-
-Ma...-
-ADESSO!!!-
-Va bene! Lo prometto!-
-Bene. Devi sapere che io lo amo.-
-Ami chi?- fa un sorrisetto furbo.
-Te lo devo anche dire? Pensavo si fosse intuito!-
-Ti sto prendendo in giro, il tuo sorriso mi rasserena. Inoltre me lo avevi già detto.-Lo lascio uscire e aspetto svariati minuti, troppo impegnata a fissare il muro dopo la sua scomparsa.
Indosso il mio sexy pigiama e mi infilo sotto il piumone, con Michael sulla pancia e Ashton tra il collo e la spalla sinistra.
-Notte tesori miei!- auguro.
-Notte bella principessa, non piangere che ci va di mezzo la mia pelliccia!-Grazie Ash, simpatico come un dito in culo.
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Sono ancora su questa rotonda, assieme a It il pagliaccio e Annabelle. Tinus è ancora legato alla sedia e il lampione comincia a fare le bizze.
-Allora, che ci racconti Annina?-
-Cosa dovrei raccontarvi? "E, oggi sono andata al cesso tre volte e sono dimagrita di un chilo!"-
-Non sei divertente, lo sai?-
-Sì e l'ho fatto apposta!-In pochi attimi me li ritrovo davanti alla faccia, lui col coltello puntato verso il mio collo e lei una mazza da golf sopra la mia testa.
-Non ti conviene scherzare con noi. Ne va della vita tua e di quella del tipo legato.-
Alle mie spalle si intromette una voce in più.
-Il tipo ha un nome e non è più legato!- dice mentre fa girare la corda come un lazzo.
Salta addosso ai due mostri e li stordisce, per poi legarli e prendermi per il polso portandomi con sé.
-Scappiamo da qui! Presto!!!- e comincia comincia a correre più velocemente.
Mi faccio trascinare dal polso fino ad arrivare in un luogo abbastanza illuminato e nascosto.
-Non ti hanno toccato, vero?- mi chiede preoccupato.
Mi limito a scuotere la testa.
-Stai bene?-
-Sì...-
-Vieni qui.- e mi stringe a sé. Tra le sue braccia ci trovo un riparo da ogni male. Lo so, è una cosa che dicono tutti, ma ormai è così. È come quando ti chiedono se ti piace qualcuno e tu per fargli credere il contrario rispondi di no, ma pensi a quella persona costantemente.-Spengo le luci, tu mettiti sotto le coperte che arrivo.- Mi indica il divano.
Faccio come mi ha detto, ma non si mette vicino a me, bensì a cavalcioni su di me.
-Ehm... che stai facendo?- domando al quanto confusa.
-Lasciamelo fare.-
-Fare cos...- Non mi lascia il tempo di finire la mia frase che mi bacia.______________________________________
Buon Giorgio!
Oggi sono in anticipo, ma lo faccio per farmi perdonare.
La prima grande lite è scoppiata tra i due ed entrambi sono peggio di Niall alla vista di sua madre all'aeroporto.
Mac cerca di consolare Annina, non riuscendoci per giunta, e le racconta di una piccola parte del loro passato.
Tra l'altro ieri sono stata al concerto dei due ed ero troppo euforica che la mia accompagnatrice non ce la faceva più. Mentre tutti dicevano "MARCUS AND MARTINUS!" lei urlava "AVE MARIA!"
Ma solo io mi vado a trovare gente così...
Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!
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Two Land In Two // M. G. //
FanfictionDue nobili che, dopo essersi conosciuti, scoprono di avere un qualcosa in comune e che li legherà particolarmente.