15.

113 5 0
                                    

Rimaniamo a guardarci per secoli, anche se non lo sono, ma oggi il tempo ha deciso di rallentare e di trascorrere piano.

-Annina?- domanda infine dopo quel lunghissimo periodo di silenzio.
-Sì, sono io. Ormai sono cambiata un sacco in dieci anni. Ma tu rimani sempre la stessa bellissima persona di una volta.-

Non mi lascia il tempo di continuare una nuova frase che mi abbraccia forte. Mi mancavano i suoi abbracci perché non sono come gli altri, sono quelli di una persona che mi ha sempre sostenuto, che mi ha sempre lasciato vivere una vita normale. Sono quelli di una mamma che non vedi da tempo.

-Mi sei mancata tesoro!-
-Anche tu mamma. Sono venuta a prenderti per portarti a casa e impedire una cosa importante.-
-Che cosa dovrei impedire?- e si stacca dall'abbraccio.
-Vieni con me, dormirai da noi.-
-Noi chi?-
-Lo scoprirai presto.-

Afferro il telefono e chiamo Tinus.

-Pronto?-
-Ciao Martinus! Potresti rintracciare tuo fratello e dirgli di trovarci al teatro?-
-Ma certo bella! A dopo!-

Mi ha chiamata bella! Aw!

-Spero non sarai stanca di camminare.-
-Perché?-
-Si va ad incontrare i "loro" che non conosci.-

La prendo per mano e comincio a camminare in direzione dell'edificio di riferimento.

-Mamma, non sai quante cose sono cambiate. È vero però che la serviente di papà ti ha portato qui lasciandoti poi al verde e abbandonandoti?-

Abbassa la testa, so il perché.

-Mamma. Ho bisogno di saperlo. So che non è bello ricordare cose del genere ma potresti sforzarsi un po'? Quella donna a casa nostra mi odia, mi tratta male, fa di tutto per darmi torto anche quando ho ragione.-

Non risponde ancora.

-Ti prego mamma. Ho bisogno di te.-

Inizio a lacrimare, non so neanche il perché ma vederla così mi fa male.

-Sì. È stata lei. Mi ha portata qui e mi ha abbandonato senza neanche un soldo.- e piange anche lei.
-Grazie per avermelo detto. Ora possiamo denunciarla e scacciarla dal castello.-

Arriviamo con facilità all'edificio e, appena arrivano tutti, la presento.

-Mamma, loro sono Marcus e Martinus, mentre lui te lo ricordi dieci anni fa?-
-Mi ricordo di un ragazzino ricciolo con gli occhi verdi come lo smeraldo. Harry era il suo nome.-
-Ebbene ora è diventato un vero stallone!-

Dopo questo leggero distacco riprendo il discorso di prima, saliamo in macchina e parliamo del problema al castello.

-Il problema più grande è quella donna. Ha dettato regole improponibili, mi obbliga a chiamarla madre, a dare del lei a tutti, a tenere vestiti da cerimonia e scarpe con i tacchi tutto il santo giorno e, la peggiore di tutti, sposare il mio migliore amico, cioè Marcus. Il tuo contributo farebbe bene a tutti al castello. Papà non è più quello di una volta, io sono diventata acida con tutti e Niall ha perso il suo bellissimo sorriso che indossava tutti i giorni.-
-Cosa ha fatto quella donna?!? Potete fare tutto, ma togliere la felicità alla mia famiglia no. Quando si torna a casa?-
-Tra meno di una settimana. Ti ho  portato dei vestiti.-
-Grazie ragazzi, per dormire mi basta anche il divano.-
-Ma lei è la regina! Dormirò io sul divano!- si intromette Martinus.
-No giovanotto. Ho detto che dormo sul divano e così sarà. Niente ma.-

Lui si meraviglia da come glielo ha detto, poi mi guarda e sfocia un sorriso che non sfugge ai miei occhi.

-Perché sorridi?-
-Siete uguali; determinate. Se non è come avete detto alzate la voce.-
-Su questo hai ragione Marco.-
-Mi chiamo Martinus.-
-Non c'era mica un Marco?-
-Sì, più o meno. Mio fratello Marcus.-

Arriviamo all'Hotel e saliamo in stanza, dove subito mando in doccia mia madre.

-Che ne dite se domani andiamo al mare?- chiede Mac.
-Non è una brutta idea, ma io ho un problema.- rispondo.
-Non dirmi che hai perdite di sangue.-
-Oh! Non portare sfiga! Comunque no. Non sono mai andata al mare, né in piscina.-
-Quindi? Non sai nuotare?-
-Oltre a quello. Non ho un costume da bagno.-
-Non ci sono grandi problemi! Te ne compriamo uno qui!-
-No, ci vado io adesso. A dopo!-

Faccio per andarmene ma qualcuno mi afferra il polso.

-E tu credi di andare da sola in giro per questa grandissima città?- ironizza.
-Sì, ma se vuoi seguirmi sei il benvenuto, Tinus.-

###

Cercare un costume da bagno non è facile: devi trovare la taglia sopra, la taglia sotto e fare in modo che le due parti stiano bene assieme.

-Io ti vedo con un mimetico e nero oppure blu elettrico e nero.- consiglia lui appena varchiamo l'entrata del primo negozio. Per fortuna che solitamente ci metto poco a scegliere qualcosa, vestito da sposa a parte.
-Sei fortunato! Ci sono entrambi e me li voglio provare!-

Afferro il costumi e corro verso i camerini. Infilo prima quello blu elettrico e, devo dire, sto almeno decentemente. Però non è il massimo.

-Fatti vedere appena sei pronta.-
-Con questo no, ma col prossimo forse.-

Mi cambio e con questo mi sento molto meglio. Mi dona di più il verde che il blu.

Esco per avere un'opinione maschile ma l'unica cosa che vedo è la mascella di Tinus a terra.

-Chiudi la bocca che entrano i moschini!- e me ne ritorno dietro le tende.
-Sì, scusa. Lo prendi questo?-
-Certo! Però ne ho visto un altro carino.-

Vado a riportare quello blu e cerco quello bello di prima, cioè sotto nero e sopra verde con i contorni delle zampe da gatto in nero. Me lo provo nel camerino, mi faccio vedere dal Gunnarsen e, dopo la sua approvazione, li acquisto entrambi.

-Fai in fretta a scegliere. Le altre ragazze solitamente ci mettono ore solo a scegliere un rossetto che non metteranno mai!-
-Lo so, ma non sono come le altre, ricordi?-
-Mi è venuto un dubbio però.-
-Che dubbio?-
-Tua madre?-

Ops...

###

-Ah! Alla buon ora!- scherza Harry.
-È orribile andare alla ricerca di vestiti.- parlo.
-Come mai ci avete messo tanto?-
-Ne abbiamo acquistati quattro; due a me e due a mia madre.- dico lanciandole un sacchetto con i suoi due completi.
-Grazie tesoro! Sei sicura che mi vanno?-
-Mamma. Siamo identiche fisicamente e sicuramente il fucsia ed il giallo ti stanno alla grande.-

Ne toglie uno dal sacchetto e lo posiziona sopra la maglia.

-Sì! Risalta molto.-

Scoppiato a ridere, per poi andare a mangiare da qualche parte e tornare in camera a dormire, sperando che almeno stanotte non prendo a ginocchiate il mio compagno di letto.

______________________________________

Buon Giorgio!

Facciamo finta che siano passati tre giorni dall'ultimo aggiornamento e non cinque.

Bene.

La ciurma si allarga e la madre di Annina raccontaaaaa!

Ma ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

P.s. so che il costume da bagno non è come quello che ho descritto, ma non ce n'erano col sopra mimetico ed il sotto nero. Sorry:)

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora