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Sono sveglia prima di tutti, cosa che non era mai successa per varie ragioni.

A quanto pare qualcuno mi vuole sveglia presto.

Cerco di non fare casini e mi alzo, mi dirigo verso il balcone della stanza e assaporo l'odore della natura; probabilmente un contadino ha concimato perché si sente solo odore di merda (e la domanda da farsi è, per quale ragione valida tu devi spargere merda di vacca a dicembre?)

Rientro e chiudo la porta finestra dietro di me. Poi prendo i vestiti dalla sedia e vado in bagno a cambiarmi, sperando di non dover odorare altra merda.

Busso piano e, non ricevendo alcuna risposta, varco la soglia e mi cambio di fretta e furia.

-Annina, tanto so che sei sveglia. Che stai facendo?- domanda con voce assonnata Tinus.
-Sto arrivando, mi stavo vestendo.- ed esco dal bagno.

Appena varco la porta vedo i suoi pettorali ed arrossisco; oddio li voglio per Natale!

-Mac ci sta aspettando in sala da pranzo per la colazione.-
-O-ok...- e scendiamo assieme.

Seduto al tavolo ci aspetta il fratello, almeno lui con i pantaloni del pigiama e una felpa. Sta parlando al telefono in una lingua strana che con le mie doti psichiche non capisco. Riesco solo a percepire che il suo "Ha det!" sia un "Ciao!".

-Chi era?- chiedo.
-Era il duca di Norvegia, nonché nostro patrigno. Tra due giorni andiamo nel nostro paese Natale e abbiamo anche la possibilità di incontrare la nostra vera famiglia. Perché non chiedi di venire con noi? Prima al caldo e adesso al freddo!- mi risponde Mac.
-Ok, per me andrebbe bene, ma a Michael non piace viaggiare...-
-Annina, puoi lasciarlo con tuo fratello, sono solo tre settimane, dal ventitré dicembre al otto gennaio. Ci stai?-
-Beh, prima devo chiedere...-
-Fai una chiamata svelta, così che noi abbiamo già una risposta e possiamo informare anche il duca.-
-Va bene...-

Afferro il mio telefono e chiamo, spiegando ai miei l'intenzione di questo viaggio ricevendo inoltre una risposta positiva.

-Va bene, ma da quando a quando scusatemi?-
-Dal ventitré, cioè tra due giorni, al otto.-
-Quindi comprende Natale, Capodanno e il mio compleanno. Ok!-
-Eh già... aspetta; compleanno?-
-Sì, l'otto gennaio faccio finalmente diciotto anni!-
-Giusto! Appena hai finito vieni che ho preparato i Waffle con la Nutella!-

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Ho preparato tre valigie questa volta, una per ogni settimana. Inoltre farà freddo e le mie due giacche Napapijri sono piuttosto ingombranti, se poi parliamo dei miei maglioni in lana...

Questa sera atterrerò all'aeroporto di Oslo assieme ai due gemelli e non vedo l'ora. Ieri ho comprato tutti i regali che dovevo fare e, tra l'altro, un po' di spazio lo occupano i due regali dei Gunnarsen.

-Annina! Ti stiamo aspettando qua fuori!- mi parla al telefono Tinus.
-Sto arrivando! Però ho dei seri problemi con le valigie perché ho due mani e non quattro.-
-Allora vengo ad aiutarti.- e chiude la telefonata.

In pochi istanti si trova esattamente davanti a me, con un sorriso sulle labbra e il capo chinato verso il basso mentre il mio verso l'alto, così che riesco a vederlo negli occhi.

-Ciao!-
-Ciao bella! Dammi che ti aiuto!-

Prima di passargli la borsa da viaggio gli lascio un bacio sulla guancia, per poi uscire e scaricare i borsoni nel retro della carrozza.

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Durante il viaggio in aereo ho imparato alcune cosette in Norvegese:
-Hei!
-Ha det!
-Hva heter du?
-Hvordan går det?
-Jeg heter Annina!
-Takk, bare bra!
-Ja.
-Nei.

Il resto delle cose me le sono dimenticate.

Oltrepassiamo il check out e veniamo accolti, come sempre d'altronde, dai giornalisti. Questa volta però non mi arrabbio; non capisco assolutamente niente!

-Vieni Annina, altrimenti ti perdiamo di vista!- e mi fanno salire su una limousine. Ora mi spiegate per quale motivo nel regno dei regni si va in giro con le carrozze vecchie di decenni, mentre in Norvegia, che neanche sapevo esistessero dei duchi, hanno le limousine?

-Ti presenteremo tutte le persone che conosciamo! E per lo meno non sono tante.-
-Già, io invece conosco fin troppa gente!-

Continuiamo a parlare per tutto il viaggio fino a quando il veicolo su cui siamo si ferma davanti ad una villa bianca e spaziosa.

-Wow. Una bella villa!-
-Grazie, ma il bello sta all'interno.-

Tinus afferra la mia mano e mi fa salire gli scalini che portano alla porta d'ingresso. Appena la raggiungiamo, essa si apre di colpo, mostrandomi il duca e la duchessa, due visi che all'apparenza sembrano simpatici.

-Ecco i nostri figlioli! E lei deve essere l'amica di cui ci ha parlato molto Martinus, non è così?-
-Sì, è lei.- risponde al mio posto Marcus.
-Vediamo se conosci un po' della nostra lingua. Hva heter du?-

Vai Annina! So che la sai!

-Jeg heter Annina, Annina Horan.-
-Wow. E cos'è lei nella vita?-
-Ehm... sono principessa a tempo pieno.-

Appena sentono le mie parole, si inchinano. L'ultimo inchino che qualcuno mi ha fatto e che io mi ricordi è stato Luke Hemnings di Scozia per chiedermi di ballare un lento.

-Ohm, che stanno facendo?- sussurro all'orecchio di Martinus.
-Ti stanno facendo l'inchino. Lo fanno con qualsiasi nobile incontrano, è normale.-
-Ah, ma non si devono scomodare, infondo sono una turista qui!-

Si alzano e ci fanno passare.

-Christof! Potresti aiutare la principessa a portare le valigie in camera degli ospiti?-
-Oh, ma non c'è bisogno! Al massimo mi possono aiutare i suoi figli!-
-Già! Tra l'altro andiamo a festeggiare il Natale con la nostra famiglia di sangue.-
-Va bene. Tra poco si fa cena, vi faccio chiamare da Christof.-
-Sì, a dopo papà!-
-Ha det!- dico salendo le scale. Non so bene il perché, o forse sì, ma questa lingua mi piace un sacco!

Saliamo fino ad una porta chiusa. Marcus la apre mostrandomi una stanza abbastanza spaziosa con un letto matrimoniale.

-Questa è la tua stanza, la mia è qui a sinistra e quella di mio fratello è a destra.- annuncia Marcus.
-Sì, grazie.-

Prendo la valigia della prima settimana e la svuoto nell'armadio, poi esco e busso nella stanza di Tinus a destra.

-Aspetta che mi devo mettere i pantaloni.- avvisa.
-Hai fatto la doccia in così poco tempo?-
-No, non sopportavo più i jeans.-

La porta si apre di scatto e io, con la stessa velocità, entro nella stanza.

-Allora? Come ti trovi nella stanza affianco?- domanda.
-Non è male, solo che è troppo silenziosa e io il silenzio non lo sopporto come tu non sopporti i jeans in casa.-
-Che ne dici se dormi da me questa notte?-
-Questa sarebbe una bella idea.-

Rimaniamo a parlare finché non ci viene a chiamare Christof per la cena.

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Buon Giorgio!

Sono in anticipo, lo so, ma devo, altrimenti che monotonia sarebbe?!?

I gemelli partono per la Norvegia assieme ad Annina che si scandalizza per via del comportamento dei duchi.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora