Ora vi racconto una storia, cioè uno scritto, un parlato diviso in tre parti: l'inizio, lo svolgimento e la conclusione.
È iniziato tutto un venerdì di festa dove io corsi diretta al bagno perché... dovevo scaricare l'acqua in eccesso, ma non fu solo per quello.
Ritornai sul sofà dopo un paio di minuti e vidi Martinus leggermente preoccupato per via del troppo tempo passato in bagno.
-No, sto bene, ma se non mi credi vieni in camera che te lo spiego meglio.- dissi con fare tranquillo, niente di perverso o malizioso.
-Ok, allora andiamo in camera.- rispose lui alzandosi e tracinandomi dal polso fino al portone ormai tanto conosciuto per tutte le volte che siamo dovuti entrarci.
-Hey, sto bene davvero. Però entra, dato che mi hai portato qui.-Spalancò il portone e si posizionò già sulla poltrona posta sul terrazzo della mia stanza dove due passerotti cinguettavano allegramente sgranocchiando dei semi di girasole che durante le ore mattutine ho versato in una gabbietta porta cibo per uccellini.
-Bene, sai che mi fido di te e sarei uno stupido a non farlo. Io credo nel fatto che stai bene, ma allora cosa cazzo hai combinato in bagno per dieci minuti? Non dirmi che sei stata dentro col telefono.-
-Il mio cellulare era sul divano accanto a te. In realtà la cosa è un'altra. Hai fatto bene a scegliere l'opzione di venire qui in camera perché con te mi posso confidare e sinceramente questo argomento vorrei trattarlo prima in intimità e poi esporlo anche ai miei, a tuo fratello, a mio fratello e ai nostri amici ex animali.-
-Ok, ma ancora non ho capito di cosa vuoi parlare. Vuoi sputare fuori il rospo oppure no?-
-Vorrei prima riprendere le parole che tu mi dicesti alla giornata dell'incoronazione. "Sai, prima ho interrotto qualcosa di romantico e sto cercando di rimediare per ottenere qualcosa in cambio. So che forse non è il luogo o il momento adatto, o forse nessuno dei due, ma sono sicuro che sei pronta a fare questo passo. Io vorrei in cambio un futuro erede al trono." Furono queste le parole e adesso posso svelarti ciò che ancora non sai. Ebbene sì, che tu sia felice o meno, probabilmente sì, hai un futuro erede.-Notai un certo cambiamento di espressione sul volto di mio marito e quello mi preoccupava e non poco. Da un sorriso beffardo dei suoi soliti si fece spazio una bocca socchiusa e due occhi colmi di lacrime di gioia, o almeno presumevo fossero di quello. Poi le sue mani si spostarono lentamente sugli occhi ed il suo corpo venne percosso da alcuni singhiozzi: stava piangendo.
-Amore, ora sono io quella preoccupata. Stai bene?- domandai sorridendo lievemente.
-Annina, sogno da mesi di diventare padre e questa notizia non può che essere una delle più belle che le mie orecchie potessero sentire!-Si alzò improvvisamente in piedi e mi prese in braccio facendomi roteare per la felicità contagiandomi il pianto. Appena smise di farmi girare come su una giostra si abbassò verso la pancia ancora piatta e stampò un dolce bacio sulla pelle sussurrando frasi affettuose al futuro reale della nostra famiglia.
Il periodo più brutto è stato sicuramente l'arco di mesi che partì da settembre e finì ad ottobre. Una giornata dopo l'altra che passavo dal letto al bagno e dal bagno al letto e supplicando i camerieri a portarmi del cibo in stanza al posto che in sala pranzo.
Il dottore di corte mi ha confermò una nuova notizia, cioè che in realtà i reali fossero due, e non uno solo come credevamo. Infatti mi sembrava troppo strano che a tre mesi avessi già lo stomaco che usciva dalle magliette che di norma mi andavano gigantesche.
Comunque, molti di quei pomeriggi li passai a regurgitare l'anima mentre Tinus, sempre al mio fianco, mi teneva indietro i capelli per far sì che non si sporcassero ogni volta.
I successivi mesi li passai a camminare dal divano, o dal letto, alle cucine in cerca di cibo perché sentivo sempre fame e scarsa energia corporea dovuta anche al fatto che trasportavo in giro una palla da bowling sempre con me.
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Two Land In Two // M. G. //
FanfictionDue nobili che, dopo essersi conosciuti, scoprono di avere un qualcosa in comune e che li legherà particolarmente.