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Pov's Annina

Casa mia non è mai stata così... bagnata da mai.

Tutti che piangono di gioia per il ritorno di mia madre.

-Sono felicissimo che sei tornata da noi.- le dice mio padre.
-Devi ringraziare nostra figlia.-

La diretta interessata, cioè io, arrossisco e stringo più forte la mano di Tinus. Mio padre si gira nella mia direzione e fa una cosa che non ha più fatto da dieci anni; mi abbraccia forte facendomi mollare la presa dell'arto di Martinus.

-Sì, ciao anche a te papà.-
-Grazie a te abbiamo la famiglia al completo.-
-Ehm... ho qualcosa d'altro da dire.- si intromette mia madre.

Mio padre si stacca e osserva la donna con sguardo confuso.

-Dimmi.-
-Vorrei abolire un fatto successo a mia figlia.-
-Di cosa si tratta?-
-Del matrimonio combinato di cui mi ha raccontato Annina. Non trovo giusto obbligare un giovane nobile e soprattutto mia figlia a fare una cosa che non ha voglia.-
-Hai pienamente ragione.-
-Te lo avevo detto!- sussurro all'orecchio di Martinus.
-Già!- e dà qualcosa al fratello.
-Cosa vi siete scambiati?-
-Il cinque.-

Li osservo bene entrambi, poi sento mio padre prendermi per il polso.

-Annina. Sei autorizzata a sposare chi ti pare, a tempo debito.-
-Grazie papà. Ho bisogno del mio tempo per innamorarmi di una persona.- e fisso lui.
-Molto bene. Rimanete per cena voi due?-
-Oh. Beh, non saprei... che ne dici Tinus?- e gli tira una gomitata Mac.
-Auch! Cioè, volevo dire... se non disturbiamo!-
-Voi non disturbate mai! Soprattutto tu, Martinus. Ti ricordo che hai salvato la vita di mia figlia!-
-Salvato? Cosa hai combinato?- domanda Niall.
-Stavo per annegare.-
-Allora sei un ragazzo dal grande cuore. Grazie per aver salvato questa mia piccola svitata.- ed il re mi disordina i capelli.
-Papà, non sono piccola. Ho quasi diciotto anni!-
-Sì, ma rimarrai sempre la mia piccola!-

Entrano tutti nel salone mentre io mi dirigo di corsa verso camera mia, con Tinus, Michael e Mac alle calcagna. Devo vedere come sta Ashton.

Apro la porta e di primo impatto non vedo niente, ma appena muovo il piede sinistro in avanti, si sposta qualcosa, tipo una pallottola di pelo marrone sul mio letto.

-Ash! Sono tornata sana e salva!- parlo.
-Annina? C'è Michael?-
-Certo che ci sono!- e salta sul letto.

Si abbracciano e si coccolano, o almeno pare una cosa del genere.

-Mi sei mancato stupido scoiattolo!-
-Anche tu gatto idiota!-

Sento una testa sopra la mia, il mento che mi colpisce la nuca ed il respiro che fa da termosifone per i miei capelli.

-Stai comodo?- chiedo.
-Certo! Sei morbida come poggia-testa!- scherza lui.
-Però mi sento bassa!-
-Ma tu lo sei!-

Mi giro e lo fisso con uno sguardo atroce, da suicidio.

-Nel senso, sì, sei bassa, ma rispetto a me.-
-Sì, sì... come pararsi il culo by Martinus Gunnarsen?-
-Già...- e abbassa il capo.
-Oh! Sei in imbarazzo Gunnarsen?-
-Hey! Stai parlando con la persona meno imbarazzata a questo mondo!-
-Ne sei davvero sicuro? E se chiedessi qualcosa a tuo fratello e ne parlassi oggi a cena? Non ti imbarazzeresti?-
-Uffa... hai vinto! Hai ragione tu!-
-Lo so! Grazie per aver detto qualcosa di scontato!-

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Caso vuole che finalmente non abbiamo mangiato zuppa di cipolla o qualcosa di simile, ma bensì una bella bistecca impanata con verdure e patate per contorno.

-È delizioso! Non come quelle cose che mangiavamo prima!- commenta Niall.
-Concordo fra!- e ci battiamo il pugno.
-State insinuando che i cuochi non sanno cucinare?- ci riprende nostra madre
-No! Dico, anzi, diciamo che hanno cucinato meglio del solito!-
-Come salvarsi by Annina?- Si intromette Martinus ridendo.
-Ok, siamo pari.-

Scoppiano tutti in una clamorosa risata spontanea e coinvolgente, quella che per molti anni è stata assente.

-Se volete potete pure rimanere qua la notte. Che ne dite?- domanda ancora mio padre.
-Per la sistemazione ci pensiamo noi! Tanto tu, Martinus, hai già dormito con mia figlia. O dormivi sul pavimento?-

Il boccone che stavo mangiando mi scende di traverso, portandomi a tossire come una pirla. 

-Annina? Tutto bene?- chiede Mac. Io continuo a tossire.
-Mi sa di no.- risponde per me Tinus dandomi delle pacche sulla schiena, migliorando persino la mia situazione.

Mando giù 'sto stronzo di un pezzo di cibo che si è bloccato nel posto sbagliato e riprendo a respirare profondamente.

-Mamma, la prossima volta pensa a dove si trova il cibo: non deve essere in bocca o in gola, capito?-
-Sì, ma come ha fatto ad andarti giù di traverso?-

La fisso, sperando che comprenda cosa le stia mandando telepaticamente.

Appena intuisce cosa sto cercando di dirle, abbassa la testa e fa un cenno con essa, come per dire "Dopo parliamo della questione".

-Dunque? Rimarrete per la notte?- insiste mio padre.
-Non saprei, solo se non diamo fastidio!- risponde Mac dando una gomitata amichevole al fratello.
-Voi non sarete mai di intralcio! Siete i benvenuti in questo castello da oggi in poi!-

Esagera mica!!!

Sento il campanello suonare, quindi mi alzo e vado ad aprire il portone seguita da Harry.

Appena apro la porta mi spavento; cosa sarà mai successo per ricevere una visita da parte del decoratore?

-Signor Hood! Qual buon vento la porta sulla strada del nostro castello?-
-Purtroppo non si tratta di un buon vento, principessa. Si tratta di un certo Martinus Gunnarsen. Lui ha creato diversi disguidi nella mia famiglia.-
-Cosa le è mai successo di così grave da pronunciare il nome del signor Gunnarsen?-
-Oh, con lei fa il bravo ragazzo, il romantico, gli occhi dolci. In realtà nella mia famiglia ha fatto solo danno.-
-Me ne parli! Anzi, aspetti che esco.-

Afferro una giacca ed esco a fare compagnia a Calum.

-Narrami!-
-Come vi ho già detto prima, con lei fa la faccia d'angelo. Si è mostrato come il ragazzo perfetto con la vita perfetta e balle varie. Ma nella vita reale ha già commesso cose terribili, specialmente a mia figlia.-
-Cosa è successo alla sua fanciulla?-
-È stato lui... è tutta colpa sua... gliene volevo parlare perché è meglio presto che tardi, soprattutto in una relazione come la vostra.-
-Relazione? Quale relazione?-
-I giornali hanno mostrato una foto dove ci siete entrambi e siete al quanto vicini.-

Dalla tasca dei suoi skinny jeans estrae un articolo di giornale, più che altro una paginata intera, dove si vede chiaramente che ci stiamo baciando.

Quel bacio, l'unico che ci siamo mai scambiati. Ero sicura al dieci mila percento che nessuno ci avesse visto, e invece ci sono persino le foto scattate!

-Merda...- sussurro.
-Comunque, non sono arrivato ancora alla fase in cui le spiego cosa abbia fatto di male.-
-Giusto... sono tutto orecchie!-
-Lui ha preso mia figlia, l'ha portata lontana e ha fatto come se niente fosse. Dopo due giorni è stata ritrovata in una foresta poco distante dalla loro villa. La polizia ha perquisito sia il bosco, sia l'edificio, trovando un letto di foglie nel primo e della corda usata nel secondo. È stato incarcerato per pochi mesi, saranno stati due perché, essendo un nobile, gli avvocati sono riusciti ad abbassargli la pena.-
-Per cui mi sta dicendo...-
-Sì, faccia attenzione a lui, non è una persona di cui fidarsi!-

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Buon Giorgio!

So di essere nuovamente in ritardo,  ma sto scrivendo un nuovo libro (da capo oserei dire dato che lo sto riscrivendo) che uscirà non appena questa storia si porterà al termine.

Calum si è presentato davanti al castello e ha raccontato un briciolo della vicenda che ai svilupperà nei prossimi capitoli.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora