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Vi ricordate quando stavo davanti alla torta e dovevo esprimere un desiderio?

Bene, non si è espresso.

Sono in aeroporto e tutto funziona al massimo. Speravo in qualche problema, ma non è la giornata adatta.

Abbiamo salutato la famiglia Gunnarsen e i duca e siamo andati diretti al check in, così che non penso più alla loro mancanza e alla voglia di tornare indietro.

Anche se c'erano i giornalisti, io e Tinus non abbiamo sciolto le nostre mani e ancora adesso sono legate l'una all'altra. Sinceramente non me ne frega assolutamente niente del fatto che ci abbiano fotografato, perché alla fine dei conti dovremo dirlo a tutti, no? Quindi possiamo iniziare da qui e lentamente espandere le voci. Comunque, anche se non lo dicessimo a nessuno, verrà fuori la nostra situazione da parte di qualche giornalista che ci fotografa quando meno ce lo aspettiamo, com'è successo dopo l'Australia del bacio. Mi domando ancora come abbiano fatto a vederci...

-Annina, so che sei in sovrapensiero, ma la mia mano si sente stretta troppo. A cosa stai pensando di così tanto preoccupante da torturarmi l'arto sinistro?-
-Scusa, stavo pensando ai giornalisti e al fatto che ora probabilmente sappiano della nostra storia e le voci si espanderanno. Quindi anche se fossimo entrati uno da una parte e l'altro dall'altra, un giorno o l'altro lo avrebbero scoperto.-
-Beh, sicuramente. Vedrai che adesso mi riconosceranno come "Il futuro re d'Irlanda"!-

Sorrido alla sua affermazione e appoggio la mia testa sulla sua spalla, per quanto riesco ad apporgiarcela sopra dato che in confronto a lui sono un nano da giardino, soprattutto senza tacchi.

Dobbiamo aspettare mezz'ora per salire sull'aereo, quindi mi siedo su una poltrona, apro un libro intrigante che non leggevo da anni e inizio a leggerlo, appunto.

-Di cosa parla quel libro, futura cognata?- interrompe una scena di morte Marcus. Ebbene sì, il mio protagonista preferito stava per morire assieme a ad altri componenti della sua squadra.
-Parla di morte. Persone che scappano per sopravvivere al peggio.-
-Ah.-

Riprendo a leggere finché non chiamano il nostro aereo e ci lasciano salire. Ovviamente all'inizio ci fanno spazio, ma come abbiamo fatto per l'Australia, seguiamo la fila.

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All'aeroporto di Dublino ci saranno circa milioni di persone ad accoglierci.

Vedo da lontano mio padre, mia madre, mio fratello, Ash, Michael e Harry venirmi incontro.

-Auguri tesoro! Oggi diventi maggiorenne!!!- e mi abbracciano tutti assieme, così da formare una palla di gente ed un caldo infernale attorno a me.
-Grazie, ma ho caldo... possiamo scioglierci?-
-Bella battuta!- ride Niall.
-Non era una battuta, io ho caldo davvero!- e si staccano piano piano, uno alla volta.
-Raccontaci tutto!- parla mia madre.
-Sì, possono venire anche loro due? Hanno anche loro molto da raccontare.-
-Certo! Ormai sono di casa!-

Salgo su una delle due carrozze appena fuori dall'edificio e inizia il viaggio fino al castello Horan.

-Vi faccio preparare una tazza del mio tè appena entriamo.- annuncia mia madre.
-Sì, ma non ti devi stressare. Fai pure con calma Cheyenne.- risponde Marcus.

Varchiamo il portone di casa e un inconfondibile odore di noci si fa sentire.

-Se ti chiedi il perché di questo invitante odore, è per il semplice fatto che i cuochi hanno preparato il gelato alle nocciole, il tuo preferito per il tuo compleanno!-
-Beh, allora grazie ai cuochi! Vado a portare le valigie in camera mia. Venite con me.-

Percorriamo i vari corridoi ed entriamo in camera mia.

Dalla finestra entrano dei pettirossi e iniziano a cinguettare. Ebbene, qualcuno non ha chiuso la mia finestra.

-Buona sera principessa! Buona sera signori!-
-Buona sera anche a voi! Cosa ci fate in giro a quest'ora? Si sta abbassando la notte e dovete tornare a casa vostra!-
-Che ora si è fatta?-
-Sono quasi le diciotto! Il sole è già calato da tempo ormai!-
-Ah. È stato un piacere incontrarla e a presto!- ed escono dalla finestra.

Posizioniamo le borse in modo che chi entri non cada di faccia sul pavimento e ritorniamo dov'eravamo prima.

-Allora, sorellina bella, hai tanto da raccontarci, quindi inizia pure!- comincia Niall.
-Va bene. Partiamo dal presupposto che sull'aereo di andata ho imparato qualche parolina in Norvegese che poi ho messo in pratica. Ma non è questo il punto. Arriviamo ad Oslo e c'erano meno giornalisti del solito, che però hanno iniziato a fare domande in Norvegese. Dopo aver superato quell'ammasso di cameraman saliamo su una limousine, cosa che qui non esiste, che ci porta subito alla villa del duca, depositammo le borse e passammo lì qualche giorno. A Natale siamo stati dai genitori...- Mi giro a guardare svelto i due e li vedo annuire, quindi continuo il discorso. -Dai genitori biologici dei due ragazzi e quello stesso giorno io e Martinus ci siamo messi assieme...-
-Awww!!! Finalmente vi siete messi assieme! Era da tempo che aspettavo il vostro fidanzamento, anche se sinceramente speravo in Lucas...-
-PAPÀ!-
-Scusa... vai pure avanti mio dolce angioletto!-
-Grazie. Passammo da loro anche il capodanno, così alla fine decidemmo di stare lì anche per l'ultima settimana di soggiorno in Norvegia. Tra l'altro ho messo in pratica la mia ricetta del tronco natalizio ed è uscito una squisitezza. Dolce a parte, al mio compleanno mi hanno fatto una sorpresa e mi hanno dato questa- Estraggo dalla borsa una corona e me la metto in testa, -e due biglietti per le Hawaii.-
-Che gesto carino da parte loro! Mi piace un sacco quella coroncina e con quei biglietti puoi andare a vedere l'isola di nascita di tua nonna!- parla mio padre.
-Già. Che ne dici di invitarla per il tuo cinquantesimo compleanno? Tanto è vicino!-
-Di chi state parlando?-

Ci voltiamo verso la direzione della voce; come dice il detto, parli del diavolo che spuntano le corna! Infatti si tratta della mia adorata nonna.

-Maile! Che sorpresa averti qui!- Va verso la donna mia madre.
-Ciao Cheyenne! L'ultima volta che sono venuta qui mi hanno detto che eri morta... ci scommettevo che non lo eri!- e si abbracciano.
-Lo credevano tutti.-

Appena si staccano, la nonna mi viene incontro e mi stringe forte.

-Ciao piccola della nonna!-
-Nonna! Ho diciotto anni ormai, non sono piccola!-
-Beh, in confronto a me sei piccola, inoltre sarai sempre la piccola della nonna, come tuo fratello che sarà sempre il piccolo della nonna!- e abbraccia anche lui.
-Sono felice che sei qui per il mio diciottesimo compleanno!-
-Lo sono anche io. Allora, raccontami, e il fidanzatino? Hai già trovato qualcuno?- e ci stacchiamo.
-Ciao mamma! Ce ne stava parlando proprio adesso. Lui è anche presente in questa sala.-
-Oh! Voglio conoscerlo! Fa parte di quale regno?-
-Calma nonna. Comunque credo che la Norvegia non sia un regno.-
-Uh! Mi hanno sempre detto che i norvegesi fossero molto fighi!- Quanto è strano sentire delle parole del genere dalla ex regina nonché mia nonna?
-A quanto pare hanno effetto su mia sorella!- risponde al posto mio Niall.
-Allora? Dov'è che lo voglio conoscere!-

Mi guardo in giro e noto che Ashton mi indica di guardare dietro il sofà.

-So che siete entrambi dietro al divano. Mia nonna non ha mai mangiato bambini in tutta la sua vita, non vi farà niente, forse un interrogatorio completo. Venite qua e presentatevi!- dico guardando il luogo dove sono nascosti.
-Nipotina, perché parli al plurale?-
-C'è anche il mio migliore amico, nonché suo fratello gemello.-

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Buon Giorgio!

Nuovo record battuto perché sto pubblicando questo capitolo con una settimana di ritardo!

The story of her holidays in Norway e l'arrivo della ex regina Maile Horan.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora