6- Magical creatures.

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Hermione sbuffò, stizzita. Il primo giorno di prova per diventare un'auror, per lei, era andato uno schifo. Draco Malfoy non aveva scritto nulla su quel maledetto foglio, facendole fare una pessima figura dinanzi gli altri Auror. Jhonatan disse al biondo che avrebbe avuto due mesi di tempo per pensarci bene su riguardo i nomi dei Mangiamorte restanti.
In realtà Draco era in trappola: se non avesse detto i nomi agli Auror, sarebbe stato spedito ad Hazkaban, ma, se li avesse rivelati, avrebbe fatto la stessa fine. Aveva fatto qualcosa di estremamente fatale, qualcosa che i seguaci di Lord Voldemort sapevano, e, semplicemente, avrebbero spiattellato tutto se lui avesse parlato sui loro nascondigli. Cercando di non pensare che, molto più probabilmente, lo avrebbero ucciso. Due mesi per decidere la sua sorte. Doveva agire e infretta.

                              ***
《Quindi mi stai dicendo che i Troll di montagna stanno scendendo a valle?》Ronald era ancora nello studio di Lillian, intento a provare a capire il motivo dei comportamenti anomali delle Creature Magiche: doveva capire perché le sirene dei laghi passavano sempre più tempo fuori dall'acqua, perché i Centauri stavano man mano uscendo dai loro territori e il motivo per il quale i Troll di montagna stavano scendendo a valle.
《Riesci a vedere il nesso logico che c'è tra i tre comportamenti?》Chiese la ragazza guardandolo con i suoi occhioni dolci. 《Mh...Sono tutte Creature Magiche? 》Rispose ingenuamente Ron.
《No, Ronald. Se ci ragioni, puoi capire che tutti loro si stanno allontanando man mano il proprio habitat. Quindi non c'è qualcosa che non va nelle Creature, ma nel luogo in cui vivono, nella natura. Riesci a comprendere ora?》Chiese la bella Lillian. Ron la guardò negli occhi verdi, poi scese man mano al suo nasino delicato, le guance rosee e le labbra sottili. Pensò che sembrasse un fiore, uno di quelli belli e delicati che ti dispiace cogliere, che ti senti in colpa persino a guardarlo, troppo puro. Lillian si accorse di essere osservata e le sue guance acquistarono un colore rosato. Imbarazzata e impacciata, la ragazza abbassò lo sguardo e, un frenetico bussare alla porta lo distrasse dai suoi pensieri.
《Avanti》disse la giovane con un filo di voce. Harry entrò dalla porta e avvisò Ron di prendere tutte le sue cose, perché Kingsley aveva detto che potevano andare.
Così il rosso fece un cenno di saluto alla mora ed uscì dalla stanza.
《Com'è andata? Avete capito qualcosa in più?》Chiese Harry aggiustandosi gli occhiali sul naso.
《Lillian ha capito che, se le creature magiche si stanno allontanando dai loro habitat, probabilmente non c'è qualcosa che non va in loro, bensì nella natura. Che ne pensi?》Harry aveva assunto un'aria preoccupata.《C'è qualcosa che non quadra Ron. Le creature magiche non si allonontanano dal proprio territorio, mai. A meno che...》Ronald stava cominciando ad impensierirsi.《A meno che...?》
Harry esitò, poi parlò.《A meno che non ci sia un concentrato di magia oscura talmente potente da rendere invivibile il posto stesso.》Il rosso stava collegando il tutto.
《In questo momento sembri Hermione》
《A proposito di lei: dovremmo chiederle aiuto.》

Nel frattempo Hermione era ritornata al Ministero, nervosa per la mattinata andata in fumo. Kingsley l'aveva rassicurata, le aveva detto di non preoccuparsi, che era solo il primo giorno, ma lei la vedeva come una sconfitta contro sé stessa. Per l'ennesima volta Malfoy l'aveva fatta franca. Salutò educatamente il Ministro e il gruppo di Auror con cui aveva trascorso la mattinata e si allontanò in fretta dallo studio per raggiungere Ron ed Harry, con cui si era data appuntamento fuori il Ministero.
Quando la videro le andarono in contro, mentre gli occhi dei due innamorati si illuminarono alla vista l'uno dell'altra. Si diedero un dolce e casto bacio, per rispetto del loro amico, poi si raccontarono a vicenda la giornata trascorsa. Harry raccontò della scenata fatta da Jane Veen, ex fidanzata di Malcom Preece, che era a scuola con loro. Ron aveva raccontato di aver lavorato con un'ex Corvonero, mentre Hermione si era sfogata con loro per il gran buco nell'acqua e per il comportamento irritante di Malfoy.
《Ti ha fatto qualcosa? Ti ha toccata?》Ronald era già diventato paonazzo dal fastidio. La riccia non volle dirgli di quel momento abbastanza imbarazzante, ma preferì rispondergli con un semplice:《No》. In seguito decisero che sarebbero andati a pranzare insieme in un piccolo pub e s'incamminarono parlando del più e del meno.

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