Tratto dal prologo:
"Probabilmente vi sarete chiesti innumerevoli volte che cosa sia la vita. Lo avrete cercato nei libri, lo avrete chiesto ai vostri genitori, avrete desiderato così tanto saperlo da non accorgervi che la risposta è proprio sotto...
"Just give me a reason, just a little bit's enough just a second we're not broken just bent, and we can learn to love again it's in the stars, it's been written in the scars on our hearts" -Just give me a reason, P!nk.
Traduzione: "Dammi solo un motivo, solo un po' è abbastanza solo un secondo non siamo spezzati, solo piegati e possiamo imparare ad amare di nuovo è nelle stelle, è stato scritto nelle cicatrici sui nostri cuori."
La nuova lettera finí immediatamente nella tasca del mantello della Grifondoro, la quale era determinata a mostrarla ai suoi amici. Dopo averla trovata ed essersi messi d'accordo sul prossimo appuntamento per esaminarla, Draco era andato via ed Hermione era rimasta lì per perlustrare la Stamberga Strillante, in cerca di qualcosa, come un oggetto personale, riconducibile a colui o colei che era stato lì dentro. Non trovando nulla, però, uscì con cautela dalla cavità che era ormai già sera, quasi ora di cena. In Sala Grande erano già tutti a tavola, così si accomodò affianco a Ron e davanti ad Harry e Ginny. Fece loro capire che aveva qualcosa da dirgli e le prestarono attenzione. «Sono andata avanti con le indagini.» Un' espressione esterrefatta e un po' ferita si fece largo sui volti dei tre giovani. «Perché da sola? Non ci volevi intorno?» Chiese Ron, che tra tutti sembrava quello più dispiaciuto. «Cosa? Ma che vai a pensare? Certo che no! È che oggi pomeriggio facevo un giro per le praterie e mi sono ritrovata nei pressi del Platano Picchiatore.» Disse Hermione, credendo che Harry e Ron avessero intuito subito a cosa stesse andando a parare, ma non aveva messo in conto il loro scarso intuito. «La Stamberga Strillante. Le foglie del Platano hanno creato un percorso che mi ha portata dove quattro anni fa Sirius si nascondeva.»Consapevolezza e tristezza si fecero largo sul viso del giovane Harry, che abbassò lo sguardo tremolante e deglutí la saliva, diventata improvvisamente amara. «Mi dispiace non avervi coinvolti, ma è successo per caso...» Continuò Hermione, bugiarda. «Dov'ero rimasta... Ah, si, la Stamberga. Allora, sono entrata e c'era qualcosa di strano. Ho la certezza che nessuno sia entrato in quella casa dopo di noi, quattro anni fa. Vi ricordate il caos? Le assi del pavimento mancanti, il letto distrutto, sporco ovunque e pezzi di muro crollati? Beh, non c'è niente di tutto questo, adesso. Era tutto in perfetto ordine e, se sono riuscita ad entrare e ad uscire viva da quella casa, so per certo che i fantasmi erano tenuti sotto controllo. Qualcuno è stato lì e quel qualcuno potrebbe essere il mittente delle lettere. A proposito, ne ho trovata un'altra.» Bisbigliò la riccia, mentre l'attenzione dei suoi amici era completamente concentrata sulle sue parole. «Fa' vedere.» Disse Harry, impaziente, ma la sua fidanzata gli poggiò una mano su braccio. «No. Non qui, Harry.» Sentenziò la rossa, guardandosi attorno con aria sospetta. «Dopo, in Sala Comune.» Continuò, facendo vagare gli occhi tra gli studenti, poi posandoli sulla sua migliore amica. «Hai detto che la casa era in ordine?» Chiese Ginny, che cominciava a connettere i fili. «Esatto, Gin. Siamo giunte alla stessa conclusione.» Rispose Hermione, sorridendo furbamente, mentre Ron e il bambino sopravvissuto le osservavano, senza capire a cosa si stessero riferendo, con le espressioni da pesci lessi. «Non credo di aver afferrato.» Commentò, infatti, il rosso. «E dai Ron, è facile.» lo esortò sua sorella. «Maniaci dell' ordine...» Iniziò Hermione. «Sanno controllare i fantasmi...» proseguì Ginny. «... Quindi sanno giocare con le parole...» Continuò l'altra. «Non può essere che un-» la Weasley venne interrotta dal suo fidanzato. «Serpeverde.» Si ritrovarono tutti ad annuire. Adesso la Granger doveva passare alla fase due. «Dobbiamo fargli domande.» Disse di punto in bianco, facendo sputare a Ron l'acqua che aveva in bocca. «Cosa? Hermione, sei impazzita? Quelli ci odiano, e noi odiamo loro.» «Lo so. Cercheremo di avvicinarci, li spingermo a fidarsi di noi. Possiamo riuscirci. Se vogliamo confonderci con loro, dobbiamo comportarci come loro. Io so già da chi iniziare. Ginny?» Le due si scambiarono un'occhiata d'intesa. «Si, anch' io.» Rispose, guardando Blaise, che era tranquillamente seduto al tavolo delle Serpi. «Ron?» Il ragazzo osservò bene i ragazzi verde - argento, fino a che il suo occhio cadde su una ragazza dai capelli castani, che era sicuramente del settimo anno, come loro. Poi la riconobbe: era Tracy King, a suo parere una viziata vanitosa. «Si, anch'io.» Rispose, storcendo il naso. «Harry?» Il ragazzo dagli occhi smeraldo voleva parlare con Malfoy e ed Hermione, seguendo il suo sguardo, lo capí. Un allarme violento suonò nella sua testa. Harry non poteva assolutamente parlare con il patinato per due ragioni precise: primo perché, così facendo, lo avrebbe rallentato e secondo perché sapeva che Malfoy poteva essere molto vendicativo e non voleva che qualcosa gli sfuggisse accidentalmente, provocando qualche sospetto da parte del suo migliore amico. Doveva trovare una scusa e subito. «No Harry. Non puoi.»Disse di getto. «Cosa? Perché no?» Chiese confuso. «Beh, è ovvio. Perché...»ebbe un attimo di esitazione. «Perché Malfoy ti odia, non crederebbe mai e poi mai che tu voglia diventare suo amico, non ti direbbe mai nulla. Devi farti amico qualcuno con cui non hai mai avuto contatti diretti. Una volta ottenuta la sua fiducia, devi spingerlo a parlare. E, mi raccomando, usate tutti l'incantesimo Obvitius-Sentio*, così che un qualsiasi vostro oggetto possa registrare ciò che dicono e ciò che vedete. Chiaro? Harry, penso che dovresti avvicinarti a Millicent Bulstrode. Ha litigato con la sua migliore amica e sta attraversando un periodo difficile. Penso che potresti essere una buona spalla.» Non era da loro, non era da lei comportarsi come delle Serpi. Perché loro non erano Serpi. Ognuno di loro, da Ginny a Ron, da Hermione ad Harry, si sentiva in colpa ad approfittare così delle debolezze altrui. Ma dovevano farlo. Hermione prese ad osservare Millicent. Da piccola era stata una ragazzina grassottella, dai capelli biondi tagliati corti e dagli occhi piccoli, spensierati. Negli anni era cambiata drasticamente. Il suo corpo si era slanciato verso l'alto, i suoi fianchi erano rimasti pronunciati, ma affascinanti, il seno era di una taglia abbondante e le gambe erano come quelle di una modella di una rivista babbana. I suoi capelli biondi erano cresciuti molto, fino ad arrivare mossi a metà schiena. I suoi occhi erano restati piccoli, ma si erano fatti tristi, pesanti, sofferenti. L'osservatrice ebbe una morsa al petto. I sensi di colpa stavano già affiorando, e non avevano neanche iniziato con la missione. Spostò lo sguardo alla migliore amica di Millicent, con la quale aveva litigato: Kasey Juliard. A differenza della bionda, che se ne stava in disparte, con lo sguardo spento, probabilmente molto ferita dal litigio, Kasey rideva e chiacchierava con un gruppo di ragazze, come se non gliene importasse nulla. Circa un anno prima avrebbe subito pensato che era una gran bella serpe a comportarsi in quel modo e che, probabilmente, neanche voleva bene a Millicent. Ma Hermione era cambiata. Percepí qualcosa di falso nel sorriso della Serpeverde, appariva assente, anche se fisicamente era lì. Ogni tanto gettava uno sguardo alla Bulstrode, poi, per non essere colta in fragrante, lo spostava, superba, sul gruppo di ragazze. E andava avanti cosí. I Serpeverde non erano come lei pensava, come tutti pensavano. Bisognava solo capirli. Non erano certo un libro aperto, si doveva faticare tanto, forse troppo, ma la riccia sentiva che ne valeva la pena.
Obvitius-Sentio: è un incantesimo di mia invenzione, che, se lanciato su un qualsiasi oggetto, anche un indumento, funge da videocamera.
Tracy King (Joe King)
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Millicent Bulstrode (Sabrina Carpenter)
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Kasey Juliard (Maggie Lindemann)
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Millicent & Kasey
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Angolo Autrice: Buon pomeriggio, lettori! Come ve la state passando? Io non male. Secondo voi il piano di Hermione e Draco è folle o geniale? Attenzione, però, perché il confine tra genialità e follia è più sottile di quando pensiate. Comunque, le foto qui sopra sono solo indicative, è solo come immagino io Tracy e Kasey (che sono personaggi di mia invenzione, come Cheryl) e Millicent. Vi auguro buona lettura, Baci, -M💕