Life.||Dramione

38.2- Smarter than a snake.

"I'm tired of being what you want me to be
feeling so faithless, lost under the surface
I don't know what you're expecting of me."
-Numb, Linkin Park.

Traduzione:
"Sono stanco di essere quello che vuoi che io sia
mi sento così infedele, perso sotto la superficie
non so cosa ti aspetti da me."

Piccola parentesi, Numb è una delle mie canzoni preferite e ho scritto questo capitolo sulle sue note, perciò vi consiglio di leggerlo ascoltandola💕

«Bene, hai idea di cosa significhi?» Chiese Harry incerto, osservando la sua migliore amica che, dubbiosa e confusa, aveva lo sguardo abbassato sull'oggetto che aveva tra le sue mani.
Era quasi ora di pranzo della prima domenica di ottobre e i quattro ragazzi Grifondoro avevano le teste strabordanti di gorgosprizzi. Se fosse stata con loro, sicuramente Luna glielo avrebbe fatto notare.
«È una Mappa del Ministero, cos'altro c'è da capire? » Replicò Ron, un po' innervosito. La situazione vischiosa in cui si trovavano, in verità, era parecchio complicata e fastidiosa, ma almeno sapevano che chiunque stesse lasciando loro quegli indizi, non voleva minacciarli o far loro del male. Questo li tranquillizzava parecchio, certo, eppure un velo di preoccupazione pizzicava ancora le membra sottili dei loro cervelli.
« Sembra un manufatto complicato, al di là delle capacità di qualsiasi studente del settimo anno. Hermione?» Ginny prese parola, iniziando a camminare avanti e indietro davanti il caminetto spento, ragionando e passandosi, frustrata, le mani tra i capelli lisci. Hermione stava zitta, concentrata. Non aveva ascoltato una sola parola di quello che avevano detto i suoi amici, sapeva bene anche lei che quello che avevano tra le mani era magia avanzata.
«Sapete, sembra la stessa situazione di quando, da piccolo, cercavo di capire come funzionassero i manufatti di Fred e  George. Volevo a tutti i costi manometterli per-» Iniziò Ron, ma fu interrotto bruscamente dalla sua fidanzata.
«Ma certo, è ovvio! Ron, sei un genio. Ci serve George, adesso. Ginny, Harry, chiamatelo attraverso il fuoco. Ron, accendi il camino. Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima...» Borbottò la riccia. I suoi amici, che si fidavano ciecamente di lei, eseguirono gli ordini, ma, subito dopo, vollero spiegazioni.
«Fred e George hanno sempre creato manufatti infantili, all'apparenza stupidi, ma nessuno è mai riuscito a capire come funzionassero e come li avessero costruiti. I loro aggeggi erano diffusi in tutta la scuola, anche tra le Serpi.» Disse la Strega più brillante della sua età.
«Herm, i Serpeverde odiavano gli scherzi di Fred e George.» Affermò Harry.
«Era quello che volevano far credere. Oh, rimarresti stupito dalla quantità di aggeggi requisita alle serpi, caro Harry.» Appena la riccia finí di parlare, dal fuoco comparve la testa di George.
«Ragazzi? C'è qualcosa che non va?» Frettolosamente, Hermione si avvicinò al fuoco.«George, i manufatti che tu e Fred creavate... Nessuno sa come li abbiate realizzati. È possibile, per uno studente del settimo anno, scoprirlo e crearne di uno nuovo?» Chiese la Grifondoro. L'ex studente parve sorpreso, ma rispose con sicurezza.
«No, assolutamente no. Impossibile.» Hermione fremette. Aveva già la domanda pronta, ma esitò a porla.
«E-... E con la Magia Oscura? » Gli altri quattro sobbalzarono, guardando spaventati George, che si rabbuiò.
«La Magia Oscura apre le porte a mondi a cui la Magia Bianca non può neanche avvicinarsi. Si, con la Magia Oscura qualcuno potrebbe aver capito il meccanismo di un manufatto Weasley e potrebbe averne creato di uno nuovo.»
Hermione deglutí, sentendo il cuore accelerare.
«Grazie, George, ci sei stato di grande aiuto. Ti invieremo il manufatto via gufo. » Sussurrò Ginny, prima di veder suo fratello scomparire.
«Quindi c'è ancora qualcuno che utilizza la Magia Oscura. Ma gli Auror non l'avrebbero rintracciata?» Chiese Harry, terrorizzato dall'idea che qualcuno potesse di nuovo mettere in pericolo il Mondo Magico.
«Non se l'ha utilizzata in un Maniero di qualche Mangiamorte ancora non catturato.»