«Io vado.» squittisce Melanie, «Linds, vuoi un passaggio?» chiede.
«No.» rispondo. Mai, per nessuna ragione al mondo salirei su quell'evidenziatore. «Torno in taxi, grazie.»
Lei annuisce e io decido di essere educata: alzo il culo dal divano e l'accompagno all'uscita sul retro. «Se dici a qualcuno dove vive Ryan...» le dico, «Giuro che... che... che ti rigo la macchina.» la minaccio, «Lo faccio sul serio.»
Lei annuisce, «Non dirò niente a nessuno, giuro.» dice, «Ciao!» trilla e sale in auto, poi parte.
Io torno dentro. «Ma sei un coglione?» sbraito, rivolgendomi a Ryan, «Ma cosa cazzo ti è saltato in mente di dirle che vivi a casa mia? Ma sei idiota?»
Lui mi fissa, «Oh, se tu inviti chi vuoi io posso dire a chi voglio dove vivo.» replica e mi accorgo che ha ragione.
Dio, sono proprio ubriaca.
«Ma vaffanculo.» sbotto. «Sei proprio stronzo.» dico e prendo la mia borsetta. «Io vado, ciao.»
«Dove vuoi andare che sei ubriaca?»
Fulmino Ryan ma lui sorride, «A casa.» rispondo, «Prendo un taxi, non preoccuparti.»
«Oh, io mi preoccupo, invece.» dice e mi fa sedere. «Ho promesso a tua madre che ti avrei riaccompagnato a casa, sana e salva.»
Cosa? Cosa? Cosa?
Mia madre ha fatto e detto cosa?
Oh, ho già detto che io odio tutti?
«Riesci ad arrivare alla porta senza vomitare?»
Giuro che lo picchierei. «Sì.» rispondo e scendo dall'auto, «Ce la faccio.» dico e ce la farei se solo il piazzale davanti ai garage non fosse pieno di minuscoli sassolini bianchi che non sono l'ideale se si indossano delle scarpe con il tacco a spillo.
«Linds, stai vacillando.»
Oh, ma non tace mai?
Mi levo le scarpe e proseguo verso la porta d'ingresso. «Adesso va meglio.» dico, «Erano le scarpe.» aggiungo.
Non è che va così bene, eh, i sassolini mi fanno male ai piedi. Fortunatamente supero i tre metri ed entro in casa, passando dalla porta sul retro, schiaccio il tasto dell'allarme, chiudo la porta e vado in camera mia.
Ho bevuto troppo.
Dieci minuti dopo, mentre gemo nel mio letto, qualcuno bussa alla mia porta finestra.
«Che vuoi?» borbotto.
«Ehi, Linds, stai bene?»
Ma è Ryan? Scendo dal letto e scosto la tendina rosa cipria, «Ma sei scemo?» ribatto.
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Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP. | In revisone
ChickLit[In a world like this serie Parte I] "Lui mi ha messo le corna e mi ha piantato dicendomi che non mi amava più, che vedeva un'altra da sei mesi e che era meglio lasciarci. E io avrei voluto piantargli il coltello in mezzo agli occhi. E in più... il...