Nove | When I think of you | Parte 2/4

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Dopo  un'oretta — abbiamo perso tempo in un paio di negozio — arriviamo alla  gelateria, entriamo dentro e mi blocco, nel riconoscere la testa castana  di Jake e quella biondiccia di Liam

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Dopo un'oretta — abbiamo perso tempo in un paio di negozio — arriviamo alla gelateria, entriamo dentro e mi blocco, nel riconoscere la testa castana di Jake e quella biondiccia di Liam.
«Oh, guarda chi c'è...» commento.

«Uh, ma che coincidenza...» dice Svetlana mentre avanziamo verso il loro tavolo e mi accorgo che c'è anche Aaron, che ha una faccia più adatta a un funerale che a un pomeriggio fra amici. E comunque, no, non credo sia una coincidenza!

«Ciao!» li saluto, allegra, e mi siedo accanto a Jake, mentre Svetlana arrossisce e si siede accanto a Liam, guardandolo sbattendo la ciglia.

«Non capisco perché hai fatto venire anche noi.» borbotta Jake.

«Svetlana?» esclamo mentre prendo il menu, «"Ma che coincidenza" un corno!» sbotto, «Tu sapevi e non mi hai detto un cavolo!» dico.

Lei ha la decenza di arrossire, «Eh... non è mica grave.» esclama guardando Liam.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, «Come vuoi.» borbotto.

«Gli altri?» chiedo a Jake, «Chris e Ryan?»

«Vedi che lo pensi sempre?» dice Svetlana distogliendo lo sguardo da Liam.

«Ma che palle che sei.» borbotto, «È solo una domanda.» dico.

«Dovrebbero arrivare fra poco.» risponde Jake, che mi sembra l'unico sano di mente qua dentro: Liam e Svetlana si guardano, parlottano fra di loro e ridacchiano, Aaron ha lo sguardo come quello di un cucciolo che ha passato troppo tempo in un canile e io ho una voglia matta di prendere a sberle Melanie.

«Speriamo.» dico, «Che fra Mister Depressione e i due piccioncini...» scrollo le spalle.

Jake scrolla le spalle, «Intanto io vado a cambiare l'acqua al canarino.»

«Jake!» sbotta Liam, «Non parlare così davanti a loro!» dice, scordandosi forse delle due settimane passate sul camper e altro che "vado a cambiare l'acqua al canarino!"

«Non preoccuparti.» esclamo mentre Jake si allontana ma Liam è già tornato a fissare il viso di Svetlana. Sospiro e guardo Aaron. «Come va?» chiedo.

«Potrebbe andare meglio.» mugugna lui in risposta.

Alzo gli occhi al cielo e sfoglio le pagine del menu, indecisa su quale gelato prendere perché, nonostante abbia mangiato come un maiale, ho ancora fame. No, la verità è che per il gelato c'è sempre spazio nel mio stomaco.

«Sei sempre in mezzo.»

«Sono stata incastrata.» dico, «Quindi non è colpa mia, Ryan.»

«Certo, come no.» borbotta lui, «Spostai, stai occupando tutta la panca.» dice sedendosi accanto a me, mentre Chris si accomoda accanto a Svetlana, che lo saluta appena, per poi tornare a guardare Liam sbattendo le ciglia.

Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP.  | In revisoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora