Svetlana fissa Liam senza sbattere le palpebre o muovere un solo muscolo. Probabilmente è in imbarazzo perché la stiamo fissando tutti quanti. Né io, né lei ci aspettavamo che Liam venisse questa mattina a casa mia.
«Volevo salutarti.» mormora Liam, le guance che si colorano di rosso.
Svetlana sorride e gli si butta addosso, abbracciandolo così forte che sembra debba spezzarlo in due.
«E lui chi è? Devo per caso preoccuparmi?»
I due piccioncini si staccano e arrossiscono entrambi mentre Leonard scoppia a ridere, seguito da mio padre e da Ryan. Che ci sarà di così buffo?
Svetlana si gira verso suo padre, «Papà!» strilla, «Tu... tu...» borbotta prima di girarsi verso di me con l'aria stizzita. «Uffa.» sbuffa, «Ha rovinato il momento romantico.» si lamenta.
«Siete in mezzo al giardino, Svetlana.» le dico cercando di non ridere, «Lo sapevi che i tuoi erano lì, eh.» aggiungo.
Lei incrocia le braccia e io guardo Liam, che se ne sta lì, immobile, senza sapere cosa fare.
«Uh, ma guarda.» dice Ryan avvicinandosi a Liam e mettendogli un braccio sulle spalle, «Guarda qui,» indica il suo orecchio destro «sei completamente rosso!» lo prende in giro.
Liam tiene lo sguardo basso e credo che voglia fuggire. «Io... io...» balbetta, «Io volevo solo salutare Svetlana...» pigola e noi scoppiamo a ridere — tranne Svetlana, che mormora un "Tesoro mio" prima di correre ad abbracciarlo, scatenando altre risate.
«Okay,» dice papà «facciamo così: noi accompagniamo voi due,» indica i genitori di Svetlana «mentre Lindsay accompagna Svetlana e Liam...»
Io mi limito a scrollare le spalle, «Va bene.» dico, «Vado a prendere le chiavi.» aggiungo e rientro in casa. Fortunatamente oggi papà c'è, quindi può guidare quel cavolo di SUV. L'altro giorno si è dimenticato che non so guidare con il cambio manuale. Esco di casa dopo due minuti e papà ha già messo le valige nel bagagliaio della mia auto.
«Aspetta!»
Rimango ferma con la mano sulla maniglia della portiera quando sento Ryan dire quella parola, «Che cosa?» squittisco, «Vieni anche tu?» domando.
«Bhe, sì.» risponde lui facendo il giro dell'auto e aprendo la portiera davanti, «Vengo anche io.» sorride.
Inspiro lentamente e apro la portiera. «Okay.» borbotto salendo in auto, seguita subito dopo da Svetlana e Liam. «Niente sesso, grazie.» li prendo in giro e infilo la chiave nel blocco dell'accensione.
«Stai andando troppo piano.» si lamenta Ryan.
«Che dovrei fare, secondo te?» sbotto, «Andare contro l'auto di papà?»
Ryan sbuffa e incrocia le braccia e no, non devo pensare a quanto possano essere sodi i suoi muscoli. Proprio no. Ho altro a cui pensare, qualcosa tipo guidare, ecco.
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Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP. | In revisone
ChickLit[In a world like this serie Parte I] "Lui mi ha messo le corna e mi ha piantato dicendomi che non mi amava più, che vedeva un'altra da sei mesi e che era meglio lasciarci. E io avrei voluto piantargli il coltello in mezzo agli occhi. E in più... il...