Svetlana si sveglia con un sorriso idiota nell'esatto momento in cui mi lego i capelli in una coda alta. «Buongiorno.» mormora.
«'giorno.» biascico passandomi i capelli sulla nuca, assicurandomi che nessun capello sia sfuggito all'elastico. «Dormito bene?» chiedo girandomi verso di lei.
«Sì.» sospira e poi si volta, fissandomi con gli occhioni blu ancora pieni di sonno. Porta le ginocchia al petto e le circonda con le braccia, dalle sue labbra sfugge un sospiro triste e posa la guancia sinistra sulle ginocchia e mi fissa. «Non riesco a credere che domani arriveranno i miei e fra due giorni sarà in volo per New York.» mormora, triste. «Se ci penso Liam mi manca già.» dice.
Io vado verso di lei e l'abbraccio, forte.
«Mancherai anche a lui, lo sai?» sussurro e lei mi stringe, quasi mi stritola e io penso cosa farei se dovessi tornare di nuovo nella Grande Mela. Avrei Svetlana, ma non avrei più...
No, Lindsay. Non puoi pensare a lui. Non ci devi pensare. Non devi pensare a lui, che sta suonando la chitarra, in questo momento. Lo stesso giro di accordi che ha sempre fatto fin dalla prima domenica in cui ti ha svegliato.
Perché se lo facessi vorrebbe dire ammettere quella cosa, e io non sono pronta. Non sono pronta a donarmi, a darmi completamente a qualcuno come ho fatto con il mio ex, perché la delusione sarebbe non dietro l'angolo, ma proprio davanti a me.
E io non voglio più soffrire, piangere per un intera settimana fino a ridurmi a un esserino che non si regge in piedi e che ha consumato tutte le lacrime per uno stupido.
«E se lo invitassi alla cena di domani?» dice lei, «Così mamma e papà lo conoscerebbero...»
Guardo Svetlana e mi chiedo se l'amore renda cretini all'improvviso e mi dico di sì, basta guardare Melanie. O me. «Ehm... sai, credo che sarebbe in imbarazzo.» dico, «Passi per i miei, visto che li conosce... ma una cena mi sembra troppo,» mi fermo e la fisso «formale, ecco.» finisco e scosto una ciocca bionda dal viso della mia migliore amica. «E poi... povero Liam, sarebbe in imbarazzo!»
«Bhe, se tu invitassi Ryan... Liam non sarebbe in imbarazzo.»
Sì, l'amore rende scemi.
«Non ci penso neppure.» replico e mi alzo dal letto, sistemandomi la maglia che si è alzata. «E comunque lo vedrai anche dopo la cena, quindi...» alzo le spalle.
Lei allunga le gambe, quello stacco di coscia chilometrico che si ritrova e mi fissa. «Okay.» dice, «Che facciamo?» chiede.
Scrollo le spalle, «Non so.» rispondo, «Un giretto alla beauty farm?» chiedo, «Un paio di massaggi, fanghi, sauna...»
«Oh, sì!» cinguetta lei e batte le mani, «Così sarò ancora più bella per Liam!»
Che l'amore rende cretini l'ho già detto?
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Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP. | In revisone
ChickLit[In a world like this serie Parte I] "Lui mi ha messo le corna e mi ha piantato dicendomi che non mi amava più, che vedeva un'altra da sei mesi e che era meglio lasciarci. E io avrei voluto piantargli il coltello in mezzo agli occhi. E in più... il...