Cinque | Bop Bop Baby | Parte 2/2

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Sono  le sette meno un quarto e sto gustando la mia focaccia ripiena di salsa  rosa, mozzarella, tonno, salmone affumicato, gamberetti, insalata e  fette di pomodoro

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Sono le sette meno un quarto e sto gustando la mia focaccia ripiena di salsa rosa, mozzarella, tonno, salmone affumicato, gamberetti, insalata e fette di pomodoro.

«Me ne dai un pezzo?»

Questo è Ryan.

«Lasciala in pace!»

Questo è Carl.

«No.» questa sono io che rispondo per poi staccare un grosso pezzo di focaccia da cui cade una foglia di insalata a cui segue un pezzetto di salmone affumicato.

Ryan si allunga per prenderlo ma io lo fisso, sperando che capisca, poi, visto che sembra non recepire il messaggio, prendo fra il pollice e l'indice destro la foglia e il salmone. «Ho detto no.» biascico con la bocca piena.

«Un pezzetto?» implora lui, mentre gli altri ridacchiano, «Linds-Linds... per favore!»
«No.»

«Ma sei stronza.»

Io ignoro l'insulto, «Potevi prenderla anche tu.» dico.

«Ma Carl non vuole!» borbotta lui.

Lo fisso e mi lecco le labbra sporche di salsa. «Ma non è tua madre!» ribatto.

«Però si comporta come lei.» dice lui. «Mi aspetto che da un momento all'altro mi chieda se mi sono lavato le orecchie.»

«Lo hai fatto?» chiede Carl e Ryan borbotta sottovoce. «Lascia stare Lindsay, che è una santa a sopportarti!»

Io sorrido e gongolo. Eh sì, sono proprio una santa!

Ryan sbuffa. «E che palle.» mormora.


Ma quanta gente c'è?

Fisso la sala del locale, strapiena di gente.

Una cosa nera vola per aria e atterra sul palco, sopra una delle casse. Purtroppo questo è uno dei miei compiti: raccattare le cose dal pavimento.

Avanzo sul palco e parte un urlo, che si spegne appena capiscono che non sono Ryan o Jake o Aaron o Liam o Chris. Qualcuna mi urla di "levarmi dalle palle", bhe, almeno non mi tirano addosso i pomodori. Raccolgo la cosa nera e la fisso.

È un tanga, di La Perla. Un tanga nero, con attaccato un cartellino. Trattenendo l'impulso di vomitare torno dietro le quinte, sventolando quel minuscolo pezzo di stoffa.

«È tutto vostro.» dico e lo lancio verso i ragazzi. Il tanga atterra in testa ad Aaron.

«Spero che sia pulito.» dice lui mentre se lo leva dalla testa, «Oh, è per te.» aggiunge leggendo il cartellino e lo lancia verso Jake che lo prende, lo fissa e lo posa sul tavolino.

«Ma leva quelle mutande da lì!» esclamo, «Che schifo!» dico. «Ti pare il caso?»

Lui ride, «Bhe, tanto sono pulite.»

Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP.  | In revisoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora