Lindsay dorme in una posizione così... così... strana! Se si gira rischia di cadere sul pavimento.
Vabbè, intanto io preparo la colazione e spero che non si svegli, altrimenti è capace di mangiarla tutta e lasciarmi a secco.
Verso la pastella dei waffle sulla piastra e attendo che siano pronti.
Ne ho appena messi due su un piatto, sto per cospargerli di Nutella quando sento dei rumori provenire dal divano.
«Waffle? Ne voglio un paio!»
Guardo Lindsay e vorrei ridere: i suoi capelli sono arruffati come un cespuglio e ha i segni del cuscino stampati sulla parte destra del viso. «Non potevi dormire ancora un po'?» le chiedo, verso la Nutella sui waffle e poso il piatto davanti a lei. Per fortuna ho preparato abbastanza pastella per una decina di waffle.
Lei prende le mie posate, il mio bicchiere, la mia tazza di caffè e inizia a fare colazione. «Quella roba era per me.» dico e la fisso mentre beve del succo d'arancia.
«Tu non vuoi che io guardi nei tuoi cassetti...» ribatte e scrolla le spalle, «Per cui...»
Cavolo, questa volta ha ragione! «Uhmf, okay, ma che non diventi un'abitudine!»
«Non lo diventerà, fidati.» dice e infila in bocca un pezzo di waffle ricoperto di Nutella, «Non ho intenzione di dormire un'altra volta sul tuo divano.»
«Lo spero.» esclamo e finalmente anche i miei waffle sono pronti. Prendo altre posate, un altro bicchiere, un'altra tazza che riempo di caffè e vado a sedermi davanti a lei.
«A che ora arriva Marisol?» chiedo.
«Alle nove e mezza.» risponde lei con la bocca piena.
«Fra dieci minuti.» dico guardando l'orologio, «Avresti potuto fare colazione a casa tua ed evitare di soffiarmi il caffè.»
Lei ride e si pulisce la bocca con un tovagliolino di carta, «E dai, per due waffle?» dice, «Ti offrirò la colazione.» aggiunge.
«Quando?» chiedo.
«Quando ci sarà l'occasione.» risponde Lindsay.
Vorrei chiederle "Quando?" ma non lo faccio perché so che andremmo avanti a dirci le solite cose.
In un quarto d'ora finiamo di fare colazione e nel frattempo anche Marisol è arrivata, così Lindsay indossa i jeans, le scarpe, e raccatta la sua roba. Forse dovrei dirle che ha un baffo di Nutella sulla guancia sinistra ma, prima che possa anche solo aprire la bocca, lei mi ringrazia, mi saluta e mi dice che mi farà riavere la maglietta lavata e stirata, poi esce dalla porta. La vedo attraversare lo spazio fra le due abitazioni ed entrare dalla porta finestra del suo salotto. Ormai è tardi per avvertirla...
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Straight Through My Heart |Storia Presente anche su EFP. | In revisone
ChickLit[In a world like this serie Parte I] "Lui mi ha messo le corna e mi ha piantato dicendomi che non mi amava più, che vedeva un'altra da sei mesi e che era meglio lasciarci. E io avrei voluto piantargli il coltello in mezzo agli occhi. E in più... il...