Capitolo 3

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Jolyon's Pov

Entro nella classe di storia e subito vedo Len.

«Ehi, frocio!» gli dico, andando verso di lui.
Insieme a me ci sono i miei migliori amici Abel Jones, Luke Brown, Arkell Davis e Sid Lopez.

Lui alza la testa e mi fissa. Un ciuffo dei suoi capelli biondi gli cade davanti ad un occhio.
Saranno morbidissimi.

«Ehi frocio, come va?» gli chiedo di nuovo.

«Adesso che ci sei tu, male» mi risponde, mandandomi uno sguardo tagliente.

«Uh!» sento a malapena fare i miei amici.

Odio quando Len mi tratta male.
Okay, va bene, da che pulpito, no? Il fatto è che non vorrei provocargli odio, ma vorrei che lui provasse qualcosa per me.
Quello che io provo per lui da ben sette anni.

«Il frocetto ha deciso di essere acido oggi, eh?» sorrido, tutta la rabbia prende possesso del mio corpo.

Prendo il suo libro di storia americana dal banco, strappo delle pagine e le accartoccio.

«No!» esclama Len, alzandosi per prenderle.

Alzo il braccio in cui tengo le pagine ed il libro «Le vuoi?» rido.
È più basso di me e si mette a saltellare per prenderle. È adorabile.

Mi giro e le lancio nel cestino, facendo canestro.
Sono capitano della squadra di basket per un motivo, no?

«Jolyon! Sei bravissimo!» dice Stacy. Per tutti è la mia ragazza, anche per lei. In realtà ci limitiamo a scopare quando uno dei due ne ha voglia, ma non penso voglia metterselo in testa.
Non la calcolo neanche.

Prendo Len dal colletto e lo avvicino a me. Il primo impulso è quello di baciarlo, ma mi trattengo.

«Prova a trattarmi così un'altra volta, e ti giuro che a rompersi non saranno delle stupide pagine, ma le tue gambe.» o il tuo culo.

Lo lascio e lancio a terra il suo libro, per poi andare a sedermi dietro di lui.

Sono sicuro che lui pensi che mi sono seduto dietro di lui perché così posso dargli fastidio durante la lezione.
La verità è che ho una bellissima vista di quel suo meraviglioso sedere sodo che si ritrova.

Peccato che la maggior parte del tempo resta accucciato su se stesso. Se solo si sporgesse a parlare con il ragazzo davanti qualche volta...

La prof entra in classe e tutti si zittiscono.
È la più severa di tutte, ma è comunque molto brava e preparata.

Se solo non dovessi fare la parte del figo urlerei ai quattro venti quando la adoro.
E se solo non dovessi fare la parte dell'etero urlerei ai quattro venti quando penso che Len sia sexy.

«Ragazzi» dice la prof, sedendosi alla cattedra. «Visto che abbiamo finito il capitolo dovremmo fare il test. Ma per questa volta sarò gentile...».
Tutti fanno un sospiro di sollievo.
«...dovrete preparare una presentazione orale».
Il mondo ci crolla addosso.

«Sarà una presentazione orale in coppie che sceglierò io a caso» continua la prof.
Prende il registro e comincia a puntare il dito tra i vari nomi, scegliendo a caso le coppie.

«Smith, e...» dice il mio nome.
Ti prego Dio, fa che io sia insieme a... «Green».

Porca puttana! Ho una fortuna sfacciata. Neanche fossi il personaggio di una teenfiction!

Vedo Len agitarsi sulla sedia.
Ti farei agitare io, Len, e non sai su che cosa...

Mi sporgo verso di lui e gli metto una mano sulla spalla «Guarda un po' che fortuna, frocetto, siamo insieme».

Lo sento tremare sotto la mia mano.

La sposto subito e mi metto a sedere composto, allontanandomi il più possibile da lui.

Odio tantissimo l'effetto che gli faccio.
Odio me stesso per avergli fatto tanto male.
Odio la società che mi impone di non essere gay.
Odio tutto e tutti.
Tranne Len.

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