Len's Pov
Il giorno della partita«Vieni fuori bellezza, è ora di andare!» strilla Kate, spalancando la porta, per poi entrare velocemente nell'atrio. È venuta a casa mia per farsi accompagnare da me, a bordo della mia nuovissima macchina, alla partita.
Guarda come sono vestito e mi strizza l'occhio «Tesoro, sai che Jolyon dovrà essere impegnato su un altro tipo di palle, vero?».
Perché sono ancora suo amico?
«E quindi non dovrei mettermi in tiro?» rido. In realtà ho messo una semplice felpa grigia, una giacca verde militare e dei jeans strappati sulle ginocchia.
«Ho dimenticato il cellulare di sopra, salgo a prenderlo» e così salgo nella mia camera, seguito dalla mia migliore amica.Kate fissa il mio letto «Ah, se quel letto potesse parlare...».
«Kate!» faccio un grido acuto.
La guardo un po', per poi chiederle «E tu? Per chi ti sei messa in tiro?».
Ha un vestitino nero che le lascia le spalle scoperte e degli stivali neri che le arrivano fin sopra alle ginocchia.«Io? Per nessuno, te lo giuro» dice lei, ma arrossisce leggermente e abbassa lo sguardo.
Scoppio a ridere «Tu, Kate Paxton, sei appena arrossita?».
«Cosa? Certo che no! Semplicemente c'è molto caldo, mi sembra di stare nel Dasht-e Lut» dice, muovendo la mano come per farsi un po' di vento.
La sua fissazione per la geografia non passerà mai. E per me va bene, dato che le mie conoscenze in geografia si arricchiscono soltanto grazie a lei.La guardo intensamente negli occhi.
Kate sbuffa «Non lo so, ok? Hai presente Luke?». Le faccio di sì con la testa. «Ecco. L'altro giorno mi ha richiamata e mi ha chiesto se volessi uscire con lui. Ci siamo incontrati in un pub vicino casa sua, abbiamo bevuto qualcosa e poi siamo andati a casa sua. E abbiamo fatto sesso».
Le faccio segno di continuare a parlare, mentre ci sediamo sul mio letto.
«Il fatto è che non lo so. È quel tipo di ragazzo che mi fa impazzire: è completamente sicuro di sé, è anche un pizzico menefreghista ed il sesso con lui è fantastico. Ha tutte le potenzialità per poter essere la persona con cui vorrei stare, ma mi sento strana».«In che senso?» le chiedo io.
Questo Luke non è affatto il tipo che io vorrei come fidanzato, ma è il tipo con cui Kate vorrebbe stare.«Sento come se mancasse qualcosa, ma non a lui. A me. È come se fosse esattamente quello che cerco, ma non quello di cui ho bisogno».
Restiamo in silenzio per un paio di secondi.
«Cazzo come sono filosofica!» esclama Kate.
«Ecco, hai rovinato l'atmosfera» dico, agitando le mani in aria.
Ridiamo.Poi lei si alza e mi sorride «Comunque, al momento l'unica cosa importante è arrivare a scuola a vedere la partita!».
Scendiamo le scale, diretti in macchina.
Quando arriviamo davanti la scuola, il parcheggio è quasi pieno.
Non capisco nulla di sport, ma da quello che mi ha spiegato Kate questa è una partita molto importante, dato che nello scorso campionato la Solar HG e la Seele HG, la mia scuola, sono arrivate rispettivamente prima e seconda.«Secondo te Jolyon dov'è?» chiedo a Kate.
Ammetto di essere leggermente agitato. So quanto Jolyon tiene a questa partita, e quindi mi sento come se dovessi essere anch'io a giocarla.
Grazie a Dio però io non dovrò scendere in campo, altrimenti sarebbe una sconfitta assicurata.«Sarà sicuramente negli spogliatoi insieme ai suoi compagni di squadra» suppone Kate scendendo dalla macchina. «Quindi insieme a tantissimi ragazzi muscolosi, alti e atletici».
«Sono già abbastanza insicuro di mio, grazie Kate» le dico con un peso sullo stomaco.
Odio quando gioca con le mie paranoie. E odio ancora di più il fatto che non lo faccia per ferirmi.Io e Kate entriamo nel campo da basket della scuola e ci sediamo sugli spalti.
Jolyon's Pov
«Muovete quei culi e correte in campo!» ci urla il coach, mentre usciamo dagli spogliatoi.Mentre cammino verso il centro del campo, do una rapida occhiata agli spalti della palestra, completamente pieni, ma non riesco a vedere se Lenny è qui.
Concentro la mia attenzione sulla squadra avversaria, posizionata dall'altra parte del campo.
Al centro di tutti c'è il capitano. È alto quanto me, ha la pelle scura, gli occhi ancora più scuri e i capelli corti e ricci.
Non appena mi vede sorride, e cammina verso di me.«Elliot Riley» mi dice, stringendomi la mano.
«Jolyon Smith» rispondo, guardandolo negli occhi.
Ha una stretta di mano ferma e sembra incredibilmente sicuro di sé.L'arbitro arriva in campo, tenendo la palla sotto braccio.
«Allora, che vinca la squadra migliore» mi dice, sistemandosi davanti a me.
Gli faccio l'occhiolino.
«Tranquillo, vinceremo di sicuro».L'arbitro lancia la palla in aria e sia io che lui saltiamo per prenderla.
Si inizia.
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I Was Wrong
Teen Fiction{Capitoli pubblicati: 33} Questa è la storia di due diciassettenni, Len Green e Jolyon Smith. Entrambi con problemi. Il primo legati al secondo, il secondo legati a delle cose successe senza che potesse fare niente. Ma che cosa accadrebbe se, tutto...