Capitolo 18

6.2K 333 128
                                    

Len's Pov
domenica

«GRAZIE DIO!» urla Kate, dall'altro lato del telefono.

«Kate, basta!» le dico, facendo una faccia imbronciata sebbene lei non possa vedermi.

«Eddai Len! Finalmente stavi per fare qualcosa con qualcuno e ti sei fatto sfuggire l'occasione!» mi rimprovera scherzosamente Kate. «E per di più con Jolyon Smith! Gran pezzo di figo» ride.

«Fino a due giorni fa mi prendeva in giro» le dico, con una nota di tristezza della voce.

«Sì, ma poi ti ha difeso da quelle mezze seghe del terzo anno!» mi dice lei. «È un gran figo: capitano della squadra di basket, e da quello che ho sentito dire è anche parecchio intelligente. E poi ieri mi hai detto che ti piace anche!».

«Beh... ecco...» balbetto. «Sto scoprendo molte cose su di lui, si sta rivelando una persona molto interessante. E questo pomeriggio, mentre studiavamo, mi sorrideva spesso ed è stato molto gentile. Sono anche convinto che ai miei genitori piaccia molto, specialmente a mia madre».

«Ma?» mi chiede Kate. Ha capito che c'è anche un ma.

«Ma non sono sicuro di piacergli. E non vorrei fare la figura dell'idiota chiedendoglielo, potrebbe ricominciare a prendermi in giro, anche perché è sicuramente etero» gli confido le mie insicurezze.
Non voglio fare la figura dello stupido gay che si innamora del ragazzo gentile, ma fottutamente etero, di turno.

Kate sta un po' in silenzio dall'altro lato del telefono. Poi mi dice «Tu devi stare tranquillo Len. Vivi le tue emozioni senza paura, sono sicura che se Jolyon si è innamorato di te lo dimostrerà senz'altro».

«Come fai ad esserne così sicura?» le chiedo, titubante.

«Fidati di me!» ridacchia, posso quasi vederla farmi l'occhiolino. «E poi, Jolyon ha già avuto delle esperienze, se non in fatto di amore ma in fatto di cose poco ortodosse sì, quindi non penso si vergogni a mostrare il proprio interesse per qualcuno o a fare battutine».
Quando sento che Jolyon ha avuto altre esperienze sento una rabbia salirmi dalla pancia.
Sì, sono innamorato di Jolyon Smith e mi da fastidio sapere che ci sono stati anche degli altri, o peggio, delle altre nella sua vita.

«Va bene Kate. Adesso ti saluto, vado a dormire» le dico, leggermente di cattivo umore.

«Va bene, Len, sogni d'oro!» mi augura.

Chiudo la chiamata e sorrido. Parlare con Kate mi rende felice, è proprio una buona amica.
Guardo l'orario dal cellulare: sono le 22:35.

Mi vado a fare una doccia veloce e poi mi infilo il pigiama, per poi andare a letto.
Posso quasi sentire l'odore di Jolyon nei cuscini.
Ripenso al fatto che, come mi ha detto Kate, cercherà di mostrare che è interessato a me se lo è. Devo stare molto attento a tutto ciò che dirà e farà, specialmente quando siamo da soli.

Chiudo gli occhi, con il volto di Jolyon nella mente. E mi addormento.

Suona la sveglia.
Uccidetemi! Uccidetela! Uccidete tutti gli esseri viventi esistenti in questo mondo!

La stacco e mi alzo lentamente dal letto.
I miei pensieri corrono subito ad una persona: Jolyon.
Quel ragazzo sta diventando la mia fissazione, non penso mi faccia così bene pensare sempre e soltanto a lui.

Mi alzo e vado verso il mio armadio.
Oggi ho voglia di cambiare stile. Di solito indosso sempre felpe larghe per uscire, non voglio che il mio corpo si veda molto.
Ma oggi voglio mettermi leggermente in risalto.

Così, dopo un paio di minuti e ricordando ciò che mi ha detto mia madre l'altro ieri, prendo una t-shirt nera con un disegno di una donna pop art in bianco e nero con solo il rossetto rosso e un paio di jeans neri.
Poi metto un paio di normalissime scarpe da ginnastica bianche e nere e un cappello rosso, così da riprendere il disegno della t-shirt.
Adesso che sto attento a come mi vesto sento tutta la mia essenza gay sprigionarsi.
Rido.

Scendo al piano di sotto e non appena mia madre mi vede mi sorride «Wow, ma questo è mio figlio?!» sorride, per poi darmi un bacio sulla fronte. «Stai benissimo Lenny».

«Grazie mamma» le sorrido, mangiando un pezzo di pancakes.
Adesso che ho fatto coming out mi sento leggero, come se mi fossi liberato da un enorme peso sulle spalle che tenevo da fin troppo tempo.

«Devi fare colpo su qualcuno?» mi chiede mia madre, mentre io la guardo con gli occhi sgranati. Fa una leggera risata «Tranquillo Lenny. Sappi che se il tuo intento è quello di fare colpo su di un ragazzo, ci riuscirai sicuramente!» e mi sorride.

Le sorrido anch'io in risposta.
Ringrazio il cielo che abbia detto 'fare colpo su di un ragazzo' e non 'su di Jolyon', sono sicuro che mi sarei strozzato con i pancakes.

E poi come ha fatto a capire che mi sono vestito così proprio per fare colpo, in un certo senso? Lo faceva anche lei quando aveva la mia età?

Quasi quasi gliela vedo mia madre, scegliere con cura un outfit per fare colpo su di un ragazzo, facendo colpo anche su tutte le persone della scuola.
Ho visto una foto di mia madre quando aveva la mia età ed era proprio una bella ragazza. Una di quelle classiche persone che starebbero bene anche coperte con della carta igienica sporca.
Beate loro!

Anche Jolyon starebbe bene anche con della carta igienica addosso.
Se fosse nato nello stesso anno di mia madre, sarebbero sicuramente diventati la coppia migliore di tutta la scuola, quella coppia che alla fine dell'anno viene eletta come re e regina del ballo.

MA CHE COSA MI RITROVO A PENSARE?
Se mia madre si fosse fidanzata con Jolyon io non sarei mai nato, e poi Jolyon è mio! SOLO MIO.

Esatto, Jolyon Smith, preparati.
Perché non ti renderò la vita facile finché non diventerai davvero mio.
Lo giuro.

I Was WrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora